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Genova

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3.4.3 Aspetti energetici del parco edile<br />

Qualità termica<br />

Dal punto di vista energetico un’indagine condotta da ARE su un campione di 50 certificati energetici<br />

relativi ad immobili di vario genere nel Comune di <strong>Genova</strong> costituiti da appartamenti singoli, condomini,<br />

edifici adibiti ad uffici, scuole, capannoni industriali ed impianti sportivi, ha evidenziato un consumo<br />

termico specifico nelle reali condizioni di utilizzo degli impianti (calcolato tenendo conto degli intervalli di<br />

accensione e spegnimento) pari a 151 kWh/m 2 anno a fronte di un valore medio previsto dal D.Lgs.<br />

192/2005 e relativi aggiornamenti paria a 40 kWh/m 2 anno. Ciò rende il settore civile terziario rilevante<br />

dal punto di vista energetico soprattutto perché consente ampi i margini di riduzione dei consumi.<br />

Tale situazione è dovuta al fatto che la maggior parte degli edifici è stata realizzata in epoca antecedente<br />

alla prima normativa sul contenimento nei consumi energetici nel settore civile terziario, (Legge 373/76),<br />

cui si aggiunge l’elevata presenza di edifici in muratura portante che, contrariamente al pensiero<br />

comune, sono particolarmente inefficienti dal punto di vista delle dispersioni termiche invernali. Inoltre,<br />

il ventennio 1970÷1990 ha visto una larga diffusione dei sistemi di riscaldamento autonomi con abbinata<br />

produzione istantanea di acqua calda sanitaria che comporta un forte sovradimensionamento della<br />

caldaia rispetto ai carichi per riscaldamento, predominanti in termini energetici, e che è causa di bassa<br />

efficienza ed elevati consumi a parità di servizio reso. Anche gli impianti centralizzati sono generalmente<br />

sovradimensionati, ivi comprese le centrali termiche rinnovate dopo l’entrata in vigore del D.P.R. 412/91.<br />

Qualità elettrica<br />

Ad oggi non si dispone di dati sulla qualità del parco edilizio dal punto di vista dell’efficienza energetica in<br />

ambito elettrico, né esistono norme di riferimento contenenti indici con i quali confrontare le<br />

caratteristiche degli edifici genovesi.<br />

Si può affermare che in linea di principio la situazione è simile ad altri comuni dell’Italia settentrionale.<br />

Si registra in particolare una crescente domanda di raffrescamento estivo mediante climatizzatori singoli<br />

(portatili o tipo monosplit) a basso costo e ridotta efficienza energetica. L’ingresso massiccio nel mercato<br />

di rivenditori non specializzati, quali supermercati e grandi magazzini che puntano sull’economicità del<br />

prodotto piuttosto che sulla qualità, ha infatti favorito l’uso di tali sistemi diventati accessibili a<br />

consumatori appartenenti a tutte le classi di reddito. Tale processo è stato inoltre favorito dalla<br />

mancanza di una normativa, equivalente a quella sugli impianti di riscaldamento, che regolamenti la<br />

progettazione, l’installazione e l’uso di sistemi di raffrescamento.<br />

3.5 DESCRIZIONE SISTEMA DELLA MOBILITÀ/INQUADRAMENTO INFRASTRUTTURALE<br />

Il territorio della città di <strong>Genova</strong>, caratterizzato da un’orografia assai particolare di cui solo 30% è<br />

urbanizzato, influenza profondamente le caratteristiche della mobilità urbana. I vincoli geografici, la<br />

densità demografica e produttiva, e alcune “accelerazioni” storiche nello sviluppo urbanistico hanno<br />

prodotto un sistema infrastrutturale (strade e aree di sosta) in parte inadeguato e soprattutto<br />

disomogeneo. L'espansione urbanistica, avvenuta negli ultimi 40 anni nelle zone collinari, è stata<br />

imponente ed ha provocato infatti esiti negativi sul sistema della mobilità urbana a causa<br />

dell'insufficiente dotazione di infrastrutture viarie e dei connessi problemi di accessibilità.<br />

Ad oggi, da punto di vista dei macro poli attrattori e degli spostamenti conseguenti, si evidenziano come<br />

area turistica quella del Porto Antico, le zone collinari come luoghi di residenza, i bacini portuali di<br />

Sampierdarena e Voltri e la presenza industriale nella zona di Ponente della città.<br />

Comune di <strong>Genova</strong> - Piano d’azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) Pagina 22

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