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Genova

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Tale indirizzo si tradurrà in azioni che vedranno come protagonisti innanzitutto gli edifici pubblici, che<br />

dovranno indicare la strada di una sempre maggiore diffusione degli impianti fotovoltaico.<br />

Le azioni proposte nel SEAP porteranno ad un risparmio energetico complessivo pari a 12.012 MWh<br />

anno, corrispondente ad una riduzione di emissioni di CO2 pari a 5.486 t anno.<br />

6.7.3 Solare termodinamico<br />

6.7.4 Eolico<br />

6.7.5 Biogas<br />

L a tecnologia solare termodinamica ha, all’interno del territorio comunale della città di <strong>Genova</strong>, una<br />

particolare importanza legata alla tradizione. Negli anni ’60, infatti, fu realizzato nella zona di Sant’Ilario<br />

il primo impianto solare termodinamico dimostrativo a concentrazione puntuale (o a torre) con specchi<br />

piani. Al fine di proseguire questa tradizione tecnologica e, ulteriormente, per dare la possibilità<br />

attraverso di esso di avvicinare la popolazione e soprattutto i giovani alle nuove tecnologie energetiche,<br />

all’interno del SEAP viene proposta, nello stesso luogo, la realizzazione di un impianto solare<br />

termodinamico dimostrativo per la generazione di energia elettrica.<br />

Tale azione corrisponde ad una riduzione del consumo energetico pari a 175 MWh anno e di 90 tCO2<br />

anno.<br />

L’atlante eolico nazionale (www.ricercadisistema.it e http://www.ambienteinliguria.it/eco3/<br />

TS_GENERALE/20090519/aree_non_idonee_1.pdf) mostra come le aree del territorio del Comune di<br />

<strong>Genova</strong> caratterizzate da una intensità e regolarità di vento utili all’installazione di impianti eolici non<br />

siano molte. A ciò si aggiungono i vincoli di natura paesaggistica ed ambientale, che limitano<br />

ulteriormente la fattibilità di tali impianti. Resta privilegiata le zona costiera, in quelle porzioni già<br />

destinate ad uso industriale, e l’off-shore, ovvero la realizzazione di parchi eolici marini, favoriti anche<br />

da migliori condizioni di ventosità. L’area marina antistante il territorio del Comune di <strong>Genova</strong> è, infatti,<br />

caratterizzata da condizioni di ventosità particolarmente favorevoli alla messa in opera di<br />

aerogeneratori, soprattutto se confrontati con quelle in generale peggiori tipiche della terraferma.<br />

Pertanto appare particolarmente significativa nell’ambito del territorio genovese un’apertura dell’eolico<br />

in direzione degli impianti offshore.<br />

Le azioni nel settore eolico posso portare ad una riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali<br />

pari a 31.632 MWh anno. Si può stimare un risparmio di emissioni di gas serra conseguente a tali<br />

azioni di circa 16.322 t CO2 equivalente.<br />

Da discarica<br />

Il biogas di provenienza da rifiuti di discarica viene prodotto in condizioni aerobiche e anaerobiche. Le<br />

condizioni aerobiche si hanno immediatamente dopo lo smaltimento, e si verificano a causa dell’aria che<br />

rimane intrappolata fra i rifiuti stessi. La fase aerobica iniziale è di breve durata e produce gas composti<br />

per la maggior parte da anidride carbonica. Non appena l’ossigeno presente viene totalmente<br />

consumato, ha inizio una fase di maggiore durata, durante la quale la degradazione dei materiali<br />

continua sotto condizioni anaerobiche, generando un gas ad alto potere calorifico, composto<br />

tipicamente da 55% di metano e 45% di anidride carbonica, con tracce di composti organici volatili.<br />

Da acque reflue<br />

Comune di <strong>Genova</strong> - Piano d’azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) Pagina 72

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