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17 Sulla barca del Concilio. Un un vescovo - Parrocchia di santa ...

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crocifisso, per alc<strong>un</strong>i scandalo e per altri debolezza, ma per chi crede salvezza.<br />

Non a caso mi sono riferito a questa pagina. Ritengo infatti che oggi l’ann<strong>un</strong>cio<br />

<strong>del</strong> messaggio debba essere, per così <strong>di</strong>re, concentrato su tre p<strong>un</strong>ti fondamentali:<br />

Cristo, figlio <strong>di</strong> Dio, Salvatore e Signore; l’uomo nella sua vocazione e partecipe<br />

<strong>del</strong>la famiglia <strong>di</strong> Dio; il futuro <strong>del</strong>l’uomo, il Regno presente ed atteso. Ritengo<br />

cioè che l’evangelizzazione debba, oggi, sottolineare tre <strong>di</strong>mensioni: quella<br />

cristologica, quella antropologica e quella escatologica.<br />

Ci sono, è vero, altri problemi: quelli <strong>di</strong> metodo e <strong>di</strong> linguaggio, per<br />

ricordarne alc<strong>un</strong>i. Ma il primo, quello <strong>di</strong> metodo, è a mio avviso, malgrado<br />

ciò che si scrive, secondario. Penso anzi che l’averlo posto in primo piano,<br />

quasi fosse il principale o l’<strong>un</strong>ico abbia ritardato anzichè favorito l’opport<strong>un</strong>o<br />

rinnovamento anche sul piano <strong>del</strong>l’Evangelizzazione. Il <strong>Concilio</strong> ha seguito<br />

altra strada. La stessa cosa è da <strong>di</strong>re, con ovvie varianti, per il problema <strong>del</strong><br />

linguaggio. Si parla <strong>di</strong> linguaggio e spesso si fa solo <strong>un</strong>a questione <strong>di</strong> lessico.<br />

Al riguardo credo debba essere ricordato, con il <strong>Concilio</strong>, che «l’economia<br />

<strong>del</strong>la Rivelazione è avvenuta con eventi e parole intimamente connessi tra<br />

loro, in modo che le opere, compiute da Dio nella storia <strong>del</strong>la salvezza,<br />

manifestano e rafforzano la dottrina e le realtà significate dalle parole, e le<br />

parole <strong>di</strong>chiarano le opere e chiariscono il mistero in esse contenute” (D.V.,<br />

2). Ebbene, sembra a me che anche la trasmissione <strong>del</strong> messaggio debba<br />

seguire lo stesso metodo: debba cioè essere ann<strong>un</strong>ciato e testimoniato. In<br />

tal modo molte questioni sollevate dalle moderne teorie sul linguaggio e in<br />

particolare sul linguaggio religioso sarebbero, se non risolte, almeno chiarite.<br />

Non si tratta, infatti, solo <strong>di</strong> proclamare <strong>un</strong> messaggio, ma <strong>di</strong> renderlo anche,<br />

per così <strong>di</strong>re, visibile, nella vita. Questo sempre, ma più ancora oggi.<br />

Per l’uomo moderno il p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ato riferimento prima ancora<br />

<strong>del</strong>l’ann<strong>un</strong>cio e <strong>del</strong>la liturgia è la vita <strong>del</strong> cristiano. L’invito a “fare la verità”-<br />

l’espressione è ignota al mondo <strong>del</strong>la cultura classica - ha <strong>un</strong> suo carattere<br />

<strong>di</strong> novità ed orienta in questo senso. Per non ripetere il comando <strong>di</strong> Gesù<br />

ad essere suoi testimoni. In verità <strong>di</strong> testimonianza si parla molto, oggi; ma<br />

speso la si risolve in <strong>un</strong>o o in <strong>un</strong> altro gesto, mentre essa nasce dalla coerenza<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong>a vita <strong>di</strong> fede.<br />

In breve, la vita cristiana, oltre che le parole, deve essere «professione <strong>di</strong><br />

fede»; deve celebrare e così ann<strong>un</strong>ciare la fede. Potrei al riguardo ripetere alc<strong>un</strong>e<br />

osservazioni con le quali iniziai la relazione al Convegno romano, ma è superfluo.<br />

Quali sono i pericoli e le più gravi <strong>di</strong>fficoltà <strong>del</strong>la evangelizzazione in<br />

Italia? E quali i fattori più favorevoli?<br />

Pericoli, <strong>di</strong>fficoltà, fattori favorevoli: tre tipi <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong>versi.<br />

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