17 Sulla barca del Concilio. Un un vescovo - Parrocchia di santa ...
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sé. Ciò non <strong>di</strong>spensa dal fare quanto è dovuto e possibile perché “ogn<strong>un</strong>o si<br />
trovi a suo agio” la com<strong>un</strong>ione questo lo esige. Sarà perciò necessario che<br />
ricerchiamo tutti quei mezzi che possono promuoverla e conservarla; così<br />
come è necessario che tutti ed ogn<strong>un</strong>o si prenda coscienza, con coraggio e<br />
verità, <strong>del</strong>le nostre attitu<strong>di</strong>ni e dei nostri limiti, ben sapendo che nella Chiesa<br />
e per il regno ciò che vale non è occupare <strong>un</strong> posto o <strong>un</strong> altro ma essere<br />
“trovati fe<strong>del</strong>i”.<br />
B. - Al fine <strong>di</strong> accrescere la COMUNIONE o <strong>di</strong> rigenerarla è necessario<br />
avere <strong>un</strong> vero RISPETTO DELL’UNO E DELL’ALTRO. Non è cosa da poco. Rispetto è<br />
innanzi tutto accettazione <strong>del</strong>l’altro, che è <strong>di</strong>verso da noi , con <strong>un</strong>a sua sensibilità<br />
e propri doni. È <strong>un</strong>’accoglienza <strong>del</strong>l’altro come <strong>di</strong> <strong>un</strong> “amico” che cammina<br />
con noi; per i sacerdoti , <strong>di</strong> <strong>un</strong> confratello nel ministero al quale si è <strong>un</strong>iti per<br />
<strong>un</strong>a “intima e sacramentale fraternità”. La fede ci <strong>di</strong>ce che ogni persona è amata<br />
da Dio: ogni uomo è Figlio <strong>di</strong> Dio. E sappiamo che la verifi ca <strong>del</strong>l’amore a<br />
Dio è l’amore ai fratelli. I testi <strong>del</strong> Vangelo e <strong>del</strong>le lettere degli apostoli, <strong>di</strong> S.<br />
Giovanni in particolare, non potrebbero essere più espliciti e chiari. E’ Parola<br />
<strong>di</strong> Dio che ci provoca ad <strong>un</strong> continuo esame <strong>di</strong> coscienza. Il rispetto reciproco<br />
trova conferma in quella DISPONIBILITÀ AL DIALOGO, che consente non solo <strong>un</strong><br />
confronto ma la ricerca <strong>di</strong> p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong> convergenza. Il <strong>di</strong>alogo non è<br />
infatti fi ne a se stesso ma, come l’etimologia ricorda, <strong>un</strong> procedere insieme in<br />
<strong>un</strong> confronto rispettoso e sincero verso la ricerca <strong>di</strong> <strong>un</strong>a verità più piena e più<br />
grande. Non è <strong>un</strong>’arte facile il <strong>di</strong>alogo, ma non deve restare <strong>un</strong> genere letterario.<br />
Nel <strong>di</strong>alogo si com<strong>un</strong>ica il proprio pensiero e si ascolta quello <strong>del</strong>l’altro, <strong>di</strong>sposti<br />
a rivedere le nostre convinzioni e ad aiutare altri a rivedere le proprie. Anche<br />
quando non si raggi<strong>un</strong>ge subito <strong>un</strong>’intesa, occorre non per questo interrompere<br />
il <strong>di</strong>alogo, e in ogni caso dobbiamo evitare che il rapporto interpersonale o <strong>di</strong><br />
gruppo sia turbato sino al limite <strong>di</strong> ferire il reciproco rispetto e la carità.<br />
Superfl uo ricordare che il <strong>di</strong>alogo richiede alc<strong>un</strong>e con<strong>di</strong>zioni e l’esercizio<br />
<strong>del</strong>le virtù, altrimenti degenera in forme <strong>di</strong>alettiche o peggio polemiche<br />
destinate a rendere più <strong>di</strong>ffi cile il rapporto interpersonale e la collaborazione.<br />
C - Mi sembra giusto che anche fra i criteri <strong>di</strong> merito si<br />
introduca la “lettura dei segni dei tempi”. L’espressione è nota e noto è il suo<br />
signifi cato, non mi soffermo su questo; voglio invece richiamare l’attenzione<br />
su due atteggiamenti interiori dai quali occorre guardarsi per essere in grado<br />
<strong>di</strong> leggere, interpretare, <strong>di</strong>scernere e d’accettare “i segni dei tempi”.<br />
Il primo è quello <strong>di</strong> chi sod<strong>di</strong>sfatto <strong>del</strong> presente e <strong>di</strong> come vanno le cose<br />
non è <strong>di</strong>sponibile ad <strong>un</strong> impegno volto a migliorarle. Pago <strong>di</strong> sé e <strong>del</strong>la<br />
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