Epistola di Paolo ai Filippesi Introduzione - CRISTIANI EVANGELICI
Epistola di Paolo ai Filippesi Introduzione - CRISTIANI EVANGELICI
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o e limpido che la continua e perseverante orazione non deve soltanto occupare un posto<br />
relativo <strong>ai</strong> nostri bisogni, ma anche a quelle che sono le preoccupazioni, i dolori, le ansietà, i<br />
problemi, le vicissitu<strong>di</strong>ni dei nostri cari nella fede. Facciamo noi questo? Anche <strong>Paolo</strong>, più <strong>di</strong><br />
una volta, precisò nelle sue lettere <strong>di</strong> aver sempre e del continuo bisogno, insieme <strong>ai</strong> suoi<br />
collaboratori, delle preghiere dei santi “Pregate, nello stesso tempo, anche per noi, affinchè<br />
Dio ci apra una porta per la Parola, perché possiamo annunziare il mistero <strong>di</strong><br />
Cristo” (Cl 4:3), “Fratelli, pregate per noi” (1 Te 5:25), “Per il resto, fratelli, pregate<br />
per noi perché la Parola del Signore si spanda e sia glorificata come lo è tra <strong>di</strong> voi” (2<br />
Te 3:1).<br />
Tutto questo <strong>di</strong>mostra che l’apostolo <strong>Paolo</strong> non era un uomo al <strong>di</strong> sopra delle passioni, delle<br />
tentazioni, un uomo che era sufficiente a se stesso, ma bisognoso della potenza e<br />
dell’efficacia della preghiera da parte dei credenti.<br />
La supplica che ha come soggetto la famiglia dei santi, risulta essere una grande <strong>di</strong>mostrazione<br />
d’amore “Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i<br />
fratelli”. Inoltre, l’apostolo <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong>chiara a chiare lettere che ringraziare il Signore per i<br />
santi, è giusto “Noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli, com’è giusto” (2<br />
Te 1:3).<br />
Da quanto detto, l’argomento del ringraziamento che <strong>Paolo</strong> sottolinea all’inizio del corpo<br />
della sua lettera, riveste un’importanza rilevante che si espanderà in tutta l’epistola, come si<br />
vedrà in seguito.<br />
Che la nostra supplica, si possa anche trasformare in azione in favore <strong>di</strong> tutti i credenti, come<br />
fece il fedele G<strong>ai</strong>o, il quale fu il destinatario della terza lettera <strong>di</strong> Giovanni e delle parole<br />
<strong>di</strong> gioia che l’apostolo gli rivolse “Carissimo, tu agisci fedelmente, in tutto ciò che f<strong>ai</strong> in<br />
favore dei fratelli” (3 Gi v.5).<br />
2. La gioia nella preghiera (Fl 1:4-5).<br />
<strong>Paolo</strong> continua il suo <strong>di</strong>scorso, approfondendo, con più ragguagli, quale era il suo vero stato<br />
d’animo in questa circostanza. Bisogna osservare che l’argomento <strong>di</strong> questi due versetti è<br />
già stato introdotto nel paragrafo precedente e viene messo particolarmente in evidenza la<br />
preghiera. Nell’introduzione generale è stato detto che una delle caratteristiche dell’epistola<br />
<strong>ai</strong> <strong>Filippesi</strong> è la sua scioltezza <strong>di</strong> linguaggio che <strong>Paolo</strong> stesso ha utilizzato per esternare tutto<br />
quello che vi era nel suo cuore e questi due versetti ne sono una testimonianza. Invece <strong>di</strong><br />
guardare a se stesso, nella dolorosa circostanza in cui egli si trovava ( prigioniero a Roma ),<br />
egli rinfranca gli stessi filippesi, informandoli intorno al fatto che tutti loro erano nella sua<br />
mente e nel suo cuore.<br />
Da osservare che in questi due versetti vi sono almeno due lezioni.<br />
2.1 - La costanza e la gioia devono essere parte integrante del credente nella preghiera<br />
- (Fl 1:4)<br />
L’apostolo <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong>chiara che in ogni sua preghiera per i filippesi, egli prega con gioia. E’<br />
ovvio che la continua e perseverante orazione non deve soltanto occupare i nostri bisogni,<br />
ma anche quelli dei credenti. Infatti l’apostolo pregava sempre per i <strong>Filippesi</strong> in ogni sua orazione.<br />
Diverse volte si prega in maniera universale basandosi sull’Onniscienza <strong>di</strong> Dio presentando<br />
tutti i membri <strong>di</strong> tutte le assemblee, ma la preghiera specifica ha una grande efficacia.<br />
La chiesa <strong>di</strong> Filippi rappresentava sempre un argomento <strong>di</strong> preghiera per <strong>Paolo</strong> e m<strong>ai</strong> i<br />
filippesi sono stati <strong>di</strong>menticati da lui. Proviamo soltanto ad immaginare la gioia dei credenti<br />
<strong>di</strong> Filippi, nel ricevere queste parole: quale sarebbe il nostro stato d’animo nel sapere che un<br />
fratello o una sorella lontana prega per ciascuno <strong>di</strong> noi in modo specifico, con costanza e<br />
perseveranza? Sicuramente anche colui che è contrito, non può che essere rallegrato da una<br />
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