09.06.2013 Views

Epistola di Paolo ai Filippesi Introduzione - CRISTIANI EVANGELICI

Epistola di Paolo ai Filippesi Introduzione - CRISTIANI EVANGELICI

Epistola di Paolo ai Filippesi Introduzione - CRISTIANI EVANGELICI

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

• 3. Un medesimo animo (v.2). Nel libro degli Atti si può osservare una circostanza veramente meravigliosa<br />

nella quale intervengono <strong>Paolo</strong> e Barnaba “dopo aver evangelizzato quella città e fatto molti<br />

<strong>di</strong>scepoli, se ne tornarono a Listra, a Iconio e ad Antiochia, fortificando gli animi dei <strong>di</strong>scepoli ed<br />

esortandoli a perseverare nella fede” (At 14:21-22). Come sono gli animi nelle nostre assemblee? Ci<br />

sono membri de<strong>di</strong>ti alla comune crescita, oppure vi sono credenti in<strong>di</strong>vidualisti?<br />

• 4. Un unico sentimento (v.2). Questo non significa abbandonarsi <strong>ai</strong> sentimentalismi, ma “sentire una<br />

stessa cosa”. Quando tra i credenti esiste questa unione spirituale, centrata sulla Persona del Signore,<br />

allora si può sperimentare la comunione fraterna.<br />

Sperimentiamo nelle nostre chiese le caratteristiche <strong>di</strong> questo prezioso elenco? Non dobbiamo m<strong>ai</strong><br />

<strong>di</strong>menticarci che la Scrittura non è soltanto teorica, ma anche pratica, perciò <strong>Paolo</strong> prosegue seguendo<br />

questo percorso.<br />

1.2 - Alcune esortazioni pratiche - (Fl 2:3-5).<br />

Ora <strong>Paolo</strong> sottolinea delle importanti esortazioni che non possono essere ignorati. Egli afferma “Non<br />

fate nulla per spirito <strong>di</strong> parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a<br />

se stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi lo<br />

stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù”. Da un’attenta lettura <strong>di</strong> questo passo si possono<br />

osservare <strong>di</strong>versi insegnamenti.<br />

• 1. Non bisogna essere parziali e orgogliosi (v.3). La parzialità e l’orgoglio sono due caratteristiche<br />

che devono essere assolutamente evitati. Bisogna sempre ricordare che il Signore Gesù ragionava e si<br />

comportava nella più completa imparzialità. Non si deve scadere nel favoritismo, bisogna essere obiettivi.<br />

Inoltre l’apostolo mette in guar<strong>di</strong>a anche sulla vanagloria che in greco è kenodoxia cioè avere<br />

stima <strong>di</strong> sé. Ora si parla <strong>di</strong> autostima. Ma <strong>Paolo</strong> scrivendo alla lettera <strong>ai</strong> Galati afferma “Non siamo<br />

vanagloriosi, provocandoci e invi<strong>di</strong>andoci gli uni gli altri” (Ga 5:26). Può la comunione vivere su<br />

basi come invi<strong>di</strong>a, orgoglio, autostima, parzialità? Certamente no!<br />

Eppure talvolta succede questo! Il credente deve rimanere nell’umiltà!<br />

• 2. Deve esistere la stima reciproca (v.3-4). Dopo aver elencato degli stati d’animo, in cui <strong>Paolo</strong><br />

esorta i filippesi <strong>di</strong> non procacciare, l’apostolo sottolinea una caratteristica molto importante rientrante<br />

nell’argomento della comunione fraterna “ma ciascuno con umiltà stimi gli altri superiori a sé<br />

stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri”. E’ doveroso osservare<br />

come, per questa speciale caratteristica, venga ad essere sottolineata l’umiltà quale mezzo per<br />

stimare i propri fratelli e sorelle. Da un lato potrebbe risultare semplicistica questa frase <strong>di</strong> <strong>Paolo</strong>,<br />

quasi sentimentale, ma non bisogna <strong>di</strong>menticare che niente nella Scrittura è lasciato al caso. Infatti da<br />

un attento esame del versetto si possono cogliere, nell’interno, tre insegnamenti :<br />

• a. la stima verso gli altri deve passare davanti alla propria persona, in quanto l’apostolo tiene a<br />

precisare che gli altri membri della comunità, devono essere considerati superiori . Certamente <strong>Paolo</strong><br />

non esorta i filippesi alla autocommiserazione, o ad una sorta do masochismo, ma perché si instauri<br />

un buon rapporto <strong>di</strong> comunione è necessario annullare il proprio orgoglio ed innalzare il proprio fratello<br />

in quanto dono del Signore. Dal momento della conversione, si fa parte della meravigliosa famiglia<br />

<strong>di</strong> Dio e Dio stesso ci ha posti in una assemblea locale con determinate e precise persone che<br />

hanno sperimentato anche loro la conversione, in cui vengono ad essere svolte riunioni, culti <strong>di</strong> adorazione,<br />

momenti <strong>di</strong> preghiera ed incontri <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione. I fratelli e le sorelle che ci accompagnano in questo<br />

pellegrinaggio terrestre, sono un dono <strong>di</strong> Dio, per questo siamo chiamati a stimarli ad<strong>di</strong>rittura più <strong>di</strong><br />

noi stessi. Se si osservasse questo testo <strong>di</strong> <strong>Paolo</strong> e lo si mettesse in pratica non vi sarebbero determinati<br />

problemi che purtroppo esistono in alcune assemblee. Il nostro fratello, la nostra sorella sono un<br />

dono <strong>di</strong> Dio ! Dopo questa prima osservazione vengono citate due conseguenze logiche derivanti<br />

dall’atteggiamento umile <strong>di</strong> cui sopra.<br />

• b. Bisogna guardare agli interessi altrui, e non soltanto <strong>ai</strong> propri.<br />

Fin troppe volte si cade nell’in<strong>di</strong>vidualismo, <strong>di</strong>sinteressandosi <strong>di</strong> quello che succede al fratello che ci<br />

sta vicino. Bisogna ricercare l’equilibrio.<br />

4. Bisogna avere lo stesso sentimento che era in Cristo Gesù (v.5). Quando si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> avere uno stesso<br />

sentimento, non bisogna certo ricercare quelle che sono le caratteristiche umane o le proprie capaci-<br />

27

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!