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Epistola di Paolo ai Filippesi Introduzione - CRISTIANI EVANGELICI

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preparazione per compiere quelle opere gra<strong>di</strong>te a Dio (2Ti 3:16). Per cui non bisogna ignorare<br />

nessun brano <strong>di</strong> Scrittura e nessun versetto. Anche queste esortazioni, come avevano lo<br />

scopo <strong>di</strong> produrre del bene spirituale verso i destinatari specifici, così è anche per noi.<br />

• 2. Il motivo dell’esortazione (v.2b). Come è già stato detto, l’esortazione biblica è sempre<br />

caratterizzata da un motivo. Nel caso specifico presentato dall’apostolo, si può osservare che<br />

lo scopo dell’esortazione <strong>di</strong> <strong>Paolo</strong> era identificata in una maggiore concor<strong>di</strong>a nel Signore tra<br />

Evodìa e Sintiche.<br />

Il termine concor<strong>di</strong>a ha nel greco la parola πηρονεο (phroneo) caratterizzata da <strong>di</strong>versi significati.<br />

Può essere tradotto in<strong>di</strong>fferentemente con concor<strong>di</strong>a, pensiero e sentimento. Quin<strong>di</strong>, si<br />

può osservare che l’esortazione <strong>di</strong> <strong>Paolo</strong> è ricondotta ad alcuni punti da lui citati nel cap.2 dei<br />

<strong>Filippesi</strong> sulla comunione fraterna. Infatti in Fl 2:2 viene sottolineato, oltre all’importanza <strong>di</strong><br />

essere <strong>di</strong> un unico amore, un unico pensiero, un unico sentimento e un unico animo. Se <strong>Paolo</strong>,<br />

ispirato dallo Spirito, si è sentito <strong>di</strong> rivolgere questa specifica esortazione, significa che tra<br />

queste donne, probabilmente, erano sorte delle <strong>di</strong>vergenze o dei contrasti . Ed è proprio da<br />

questo atteggiamento che il credente si deve guardare.<br />

Quando non vi è la concor<strong>di</strong>a, manca la stabilità nella comunità.<br />

Per cui non si può ignorare questa esortazione per il semplice fatto che è specifica, ma dobbiamo<br />

farla nostra affinchè il nostro atteggiamento, comportamento e pensiero siano sempre<br />

secondo il pensiero <strong>di</strong> Dio e non caratterizzati dalla nostra carne, poiché si correrebbe il rischio<br />

<strong>di</strong> mancare <strong>di</strong> concor<strong>di</strong>a, ponendo quin<strong>di</strong> un freno alla comunione fraterna.<br />

Come <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong>sse alla chiesa <strong>di</strong> Corinto “vi esorto ... ad avere tutti un medesimo parlare ... a<br />

stare perfettamente uniti nel medesimo modo <strong>di</strong> pensare e <strong>di</strong> sentire” (1Co 1:10).<br />

1.2 - Un personaggio fedele - (Fl 4:3).<br />

Le parole dell’apostolo non sono soltanto in<strong>di</strong>rizzate a Evodìa e Sintiche, ma altresì ad un ulteriore<br />

personaggio che <strong>Paolo</strong> definisce suo collaboratore “Sì, prego pure te, mio fedele collaboratore,<br />

vieni in <strong>ai</strong>uto a queste donne, che hanno lottato per il vangelo insieme a me, a Clemente<br />

e agli altri miei collaboratori i cui nomi sono scritti nel libro della vita” (v.3). Dall’analisi <strong>di</strong><br />

questo versetto si può notare che:<br />

• 1. <strong>Paolo</strong> desidera rivolgersi a questa persona (v.3a). Alcuni commentatori hanno cercato <strong>di</strong><br />

capire l’identità <strong>di</strong> questo personaggio, ma mancano gli in<strong>di</strong>zi. Tuttavia si può osservare che<br />

l’apostolo, in virtù delle parole che lui stesso utilizza, esprime un desiderio ben preciso nel<br />

rivolgersi a questo personaggio. Quest’ultimo viene definito da <strong>Paolo</strong>, un “fedele collaboratore”<br />

e questo è davvero incoraggiante. Si sta vivendo un tempo in cui persino gli stessi<br />

membri delle varie comunità sono orientati solo sui propri interessi, senza donare la benché<br />

minima collaborazione. Invece, questo personaggio si è comportato in tutt’altro modo e le parole<br />

dell’apostolo ne sono una <strong>di</strong>mostrazione. Egli non viene definito un semplice collaboratore,<br />

ma un collaboratore fedele, termine che rivela l’affetto e l’amore che <strong>Paolo</strong> aveva verso<br />

questo personaggio. E queste parole rappresentano un incoraggiamento anche per noi, per<br />

collaborare a quelle opere gra<strong>di</strong>te a Dio.<br />

• 2. <strong>Paolo</strong> affida un compito a questa persona (v.3b). Naturalmente <strong>Paolo</strong> non obbliga nessuno,<br />

tuttavia il fatto che lui affermi “prego pure te” significa che l’apostolo desiderava ardentemente<br />

non soltanto rivolgersi a questa persona, ma anche ad esortarlo affinchè lui potesse<br />

venire in <strong>ai</strong>uto <strong>di</strong> quelle due donne, la cui concor<strong>di</strong>a mancava cioè Evodìa e Sintiche. Questo<br />

compito potrebbe sembrare semplicistico oppure banale, ma non bisogna <strong>di</strong>menticare (e<br />

questo è già stato riba<strong>di</strong>to) che nella comunità, quando esistono dei problemi e opportuno che<br />

dei fratelli maturi intervengano affinchè questi si possano risolvere. Poco prima <strong>Paolo</strong> aveva<br />

esortato specificamente queste donne verso una maggiore concor<strong>di</strong>a, e questo personaggio<br />

doveva <strong>ai</strong>utarle per raggiungere e per sperimentare il vero significato della comunione fraterna.<br />

Tutto questo perché Evodìa e Sintiche erano care a <strong>Paolo</strong> e quest’ultimo da una <strong>di</strong>mostrazione<br />

<strong>di</strong> questo fatto.<br />

• 3. <strong>Paolo</strong> sottolinea alcune caratteristiche <strong>di</strong> queste donne (v.3c). Chi afferma che il ruolo<br />

della donna è nascosto nell’ambito della Parola <strong>di</strong> Dio sbaglia totalmente. Infatti, l’apostolo<br />

desidera evidenziare il fatto che queste donne non erano capricciose oppure oziose, ma esse si<br />

erano ben pro<strong>di</strong>gate nella lotta per il vangelo, argomento che è già stato affrontato in Fl 1:27.<br />

Quali credenti non si deve cadere nella pigrizia e nel torpore spirituale e queste donne rappresentano<br />

un esempio <strong>di</strong> questo. Lottare per il progresso del vangelo e per l’avanzamento della<br />

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