Epistola di Paolo ai Filippesi Introduzione - CRISTIANI EVANGELICI
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3.2 - L’unità della lettera - .<br />
Tralasciando ora l’autenticità della lettera, come detto certamente paolina, nascono più controversie<br />
per quanto riguarda l’unità della lettera e la sua integrità. Sono state sollevate soprattutto<br />
a causa dell’inizio del capitolo terzo, poiché al v.1 l’apostolo afferma “Del resto,<br />
fratelli miei, rallegratevi nel Signore”, viene introdotto quin<strong>di</strong> il tema ricorrente della<br />
gioia.<br />
Ma al v.2 vi è un completo cambiamento <strong>di</strong> argomento “Guardatevi d<strong>ai</strong> cani, guardatevi<br />
d<strong>ai</strong> cattivi oper<strong>ai</strong>, guardatevi da quelli che si fanno circoncidere”. Già nel secolo <strong>di</strong>ciassettesimo,<br />
Stefano Monaco traeva argomento da questa brusca transizione per ritenere che<br />
Fl 3:1-4:20 derivava da un’altra lettera dell’apostolo. L’ipotesi <strong>di</strong> una giustapposizione è stata<br />
ripresa da alcuni autori sotto forme <strong>di</strong>verse: J.Weiss pensava che Fl 3:2-4:1, poteva provenire<br />
da una lettera anteriore scritta da <strong>Paolo</strong> <strong>ai</strong> filippesi in occasione delle <strong>di</strong>spute suscitate<br />
nella chiesa <strong>di</strong> Corinto d<strong>ai</strong> giud<strong>ai</strong>zzanti.<br />
Anche Schweitzer propose un’ipotesi dello stesso genere: Fl 3:2-4:9 potrebbe essere il<br />
frammento d’una lettera scritta da <strong>Paolo</strong> in un momento in cui doveva combattere<br />
l’influenza giud<strong>ai</strong>zzante nelle chiese della Macedonia, verosimilmente durante il soggiorno<br />
<strong>di</strong> Efeso.<br />
Loisy è più ra<strong>di</strong>cale e considera la lettera <strong>ai</strong> <strong>Filippesi</strong> una compilazione, molti brani non caratterizzati<br />
dall’autenticità paolina, cioè “essa risulterebbe da due piccole lettere autentiche invertite<br />
nella compilazione, la prima delle quali (Fl 4:10-22) si riferirebbe al 59, la seconda (Fl 1; 2;<br />
4:12-19, 23; 3:1; 4:4-7) al 60 e alle quali sarebbero stati aggiunti, verso il principio del secondo secolo,<br />
certi elementi <strong>di</strong> gnosi cristiana, cioè conoscenza cristiana (dal greco gnosis= conoscenza) e <strong>di</strong><br />
polemica antigiud<strong>ai</strong>zzante”.<br />
L’ipotesi <strong>di</strong> un’interpolazione <strong>di</strong> brani gnostici poggia solo sulla volontà <strong>di</strong> togliere a <strong>Paolo</strong><br />
un passo cristologico <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ssima importanza (Fl 2:6-11).<br />
La transizione <strong>di</strong> Fl 2:5 che Loisy giu<strong>di</strong>ca artificiale, è al contrario, importantissima: avendo<br />
raccomandato <strong>ai</strong> filippesi la carità e l’umiltà, è naturale che l’apostolo presenti Cristo come il<br />
modello esemplare <strong>di</strong> queste virtù.<br />
Coloro che pretendono <strong>di</strong> <strong>di</strong>videre questa epistola in frammenti <strong>di</strong> data <strong>di</strong>versa, benché autenticamente<br />
paolini, non tengono conto del fatto che una lettera non è un’esposizione meto<strong>di</strong>ca,<br />
lineare o <strong>di</strong>dattica. <strong>Paolo</strong> è passato da un soggetto ad un altro, anche in modo abbastanza<br />
repentino ed improvviso, come ad esempio Fl 3:1-3:2; perché questo non era soltanto<br />
un libro, ma anche una lettera.<br />
In conclusione si può certamente affermare che l’unità dell’epistola <strong>ai</strong> <strong>Filippesi</strong> non presenta<br />
alcuna <strong>di</strong>fficoltà che non possa essere spiegata semplicemente dal fatto che la composizione<br />
<strong>di</strong> una lettera è caratterizzata dalla libertà. Nei commenti esegetici dei capitoli che formano<br />
tale epistola non si potrà fare altro che avvallare l’autenticità e l’unità <strong>di</strong> questa lettera.<br />
I. Un saluto speciale<br />
<strong>Filippesi</strong> 1:1-2<br />
L’apostolo <strong>Paolo</strong> apre la sua epistola con un saluto, ma nei primi due versetti non ve<strong>di</strong>amo<br />
soltanto parole affettuose e speranzose verso i membri della chiesa <strong>di</strong> Filippi, ma anche e so-<br />
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