Epistola di Paolo ai Filippesi Introduzione - CRISTIANI EVANGELICI
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ano le sue caratteristiche prima <strong>di</strong> conoscere Cristo affermando “benché io avessi motivo <strong>di</strong><br />
confidarmi anche nella carne”. Il fine ultimo sarà quello <strong>di</strong> esaltare la Persona <strong>di</strong> Cristo.<br />
3. I rapporti <strong>di</strong> <strong>Paolo</strong> con la legge (Fl 3:4b-6).<br />
Verso quelle persone che desideravano confidarsi nella carne e nell’esteriorità, <strong>Paolo</strong> informa i<br />
filippesi circa il suo rapporto che aveva avuto con la legge, prima <strong>di</strong> conoscere Cristo. Egli sottolinea<br />
questo con un certo dettaglio non perché vuole essere elogiato, ma al contrario per <strong>di</strong>mostrare<br />
che al <strong>di</strong> fuori della Persona <strong>di</strong> Cristo non vi è giustizia.<br />
3.1 - Un paragone necessario - (Fl 3:4b).<br />
L’apostolo afferma “Se qualcun altro pensa <strong>di</strong> aver motivo <strong>di</strong> confidarsi nella carne, io posso<br />
farlo molto <strong>di</strong> più” (v.4b). Rare volte, <strong>Paolo</strong> utilizza dei termini <strong>di</strong> paragone con altri uomini.<br />
Invece, questa volta, egli utilizza delle parole molto forti, sottolineando il fatto che se in lui vi<br />
fosse il desiderio <strong>di</strong> porre la sua fiducia sull’esteriorità e sulla carne, questo potrebbe farlo a<br />
maggior ragione nei confronti <strong>di</strong> tutti gli altri. L’apostolo, ora, enumera le sue caratteristiche <strong>di</strong><br />
nobiltà autenticamente ebr<strong>ai</strong>ca.<br />
3.2 - La carta d’identità <strong>di</strong> <strong>Paolo</strong> - (Fl 3:5-6).<br />
Ecco l’elenco che <strong>Paolo</strong> elabora sul suo conto “io, circonciso l’ottavo giorno, della razza<br />
d’Israele, della tribù <strong>di</strong> Beniamino, ebreo figlio d’Ebrei; quanto alla legge fariseo; quanto allo<br />
zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile” (vv.5-6).<br />
Per un Giudeo questa è una carta <strong>di</strong> presentazione veramente notevole, infatti si può notare che:<br />
• 1. e’ stato circonciso l’ottavo giorno, dopo la nascita, come prescriveva la Legge “L’ottavo<br />
giorno il bambino sarà circonciso” (Le 12:3; vd. Ge 17:12).<br />
• 2. Appartiene ad Israele per <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> nascita e non per aggregazione dal <strong>di</strong> fuori, come i<br />
proseliti.<br />
• 3. Nel seno <strong>di</strong> Israele è membro della tribù <strong>di</strong> Beniamino. <strong>Paolo</strong> conosceva la sua genealogia.<br />
• 4. E’ Ebreo nato da Ebrei. Cioè al cento per cento. L’uso che qui <strong>Paolo</strong> fa del termine “ebreo”,<br />
non ha lo scopo <strong>di</strong> sottolineare una <strong>di</strong>fferenza linguistica tra Ebrei parlanti aram<strong>ai</strong>co<br />
ed Ebrei parlanti greco. Quest’espressione si riferisce alla purezza della razza: <strong>Paolo</strong> appartiene<br />
ad una famiglia che si è conservata pura da ogni tipo <strong>di</strong> mescolanza.<br />
• 5. Per quello che riguarda la Legge, <strong>Paolo</strong> è fariseo. A quei vantaggi che l’apostolo ha per<br />
ere<strong>di</strong>tà, si sono aggiunti quelli che s’è acquistato con il suo sforzo personale e che, prima della<br />
conversione, gli valevano agli occhi degli altri Israeliti, onore e considerazione. Egli apparteneva<br />
a quel gruppo religioso rigoroso, cioè i farisei.<br />
• 6. Quanto allo zelo era un persecutore della chiesa. Basti ricordare il cap.9 del libro degli<br />
Atti, dove è scritto “Saulo, sempre spirante minacce e stragi contro i <strong>di</strong>scepoli del Signore”<br />
(At 9:1).<br />
• 7. Quanto alla giustizia della legge, era irreprensibile. La giustizia che qui viene descritta<br />
rappresenta l’esatta osservanza dei precetti della Legge e da questo punto <strong>di</strong> vista <strong>Paolo</strong> era<br />
irreprensibile. Nessuno poteva <strong>di</strong>rgli nulla.<br />
4. Il rapporto <strong>di</strong> <strong>Paolo</strong> con Cristo (Fl 3:7-9).<br />
Dopo aver elencato le sue caratteristiche da autentico ebreo, <strong>Paolo</strong> ora descrive quale sia il rapporto<br />
che egli ha con il Signore Gesù e le conseguenze che ne derivano. Nel leggere questi versetti<br />
si può osservare con quanta forza <strong>Paolo</strong> esalti la Persona del Signore Gesù, tutto il resto<br />
scompare.<br />
4.1 - Un completo cambiamento - (Fl 3:7-8).<br />
L’apostolo <strong>Paolo</strong> afferma “Ma ciò che per me era un guadagno, l’ho considerato come un<br />
danno, a causa <strong>di</strong> Cristo. Anzi, a <strong>di</strong>re il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno <strong>di</strong> fronte<br />
all’eccellenza della conoscenza <strong>di</strong> Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto;<br />
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