reale e/o virtuale nelle scene pittoriche del pintoricchio

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L’Università nel Centro Storico di Napoli
Nido. L’importanza di tale seggio, come si è detto, concentrava in questa zona le famiglie
patrizie del tempo e i rispettivi “palazzi nobiliari con ampi cortili e giardini”.
Avevano qui la loro residenza la famiglia Januario, antichissima in Napoli, il barone
Colonna, il conte di Golisano, la famiglia Manco e, infine, Giovanni de Haya, reggente
della G. Corte della Vicaria 41 .
Nella vicina piazza San Domenico Maggiore, tra la fine del XIV secolo e l’inizio del
seguente, fu edificato il palazzo della famiglia Del Balzo.
Nel 1427, il canonico D. Domenico Manco, appartenente alla famiglia omonima di
cui sopra, donò la propria casa con giardino ad alcune monache perché vi costruissero
un convento del terz’ordine di San Francesco ed una chiesa “a San Girolamo dedicata”.
L’area in tale periodo si arricchisce notevolmente anche di edifici religiosi:
viene fondato, nel 1314, per volere di Bartolomeo di Capua, il complesso di Santa
Maria Monteverginella, così denominato perché donato ai Benedettini di Montevergine;
il complesso di Santa Maria de Pereceo di Romania (o di Donnaròmita), già
esistente, viene ampliato; fu fondata, nel 1384, per volere del cardinale Rinaldo Brancaccio,
nobile del Seggio di Nido, la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo con
annesso ospedale, laddove, un tempo, avevano sede i locali universitari.
Nell’attuale piazza di San
Domenico Maggiore, tra il
1283 e il 1324, venne
eretta , accanto alla preesistente
chiesa di Sant’Arcangelo
a Morfisa, con il
contributo di Carlo II
d’Angiò, la chiesa di San
Domenico Maggiore 42 . Nel
luogo dove sorgevano le
chiese di Sant’Agata a Ficariola
e Santa Eufemia, fu
fondato, nel 1313, su iniziativa
del cavaliere Gio-
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L’Università nell’area di Santa
Maria di Costantinopoli nel Centro
Storico di Napoli: lettura sincronica
e diacronica.