reale e/o virtuale nelle scene pittoriche del pintoricchio
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ANALISI GRAFICO-VISUALI DELLE TRASFORMAZIONI URBANISTICHE<br />
DELL'AREA DI PORTA NAPOLI A TARANTO<br />
di GABRIELE ROSSI, MASSIMO LESERRI<br />
Coniugare quanto c’è di storiografico, di grafico e di metrico può produrre interessanti<br />
risultati soprattutto se ci si avvale di strumenti efficaci quali le tecniche di<br />
analisi grafica, di ricostruzione grafica, di mo<strong>del</strong>lazione architettonica, o come in questo<br />
caso, urbana. Si sperimenta qui una metodologia di indagine che integra documenti<br />
scritti, iconografici e dei dati desunti dal rilievo; gli strumenti di indagine propri <strong>del</strong>lo<br />
storico <strong>del</strong>la città integrati a quelli di analisi e di rappresentazione <strong>del</strong>l’architetto.<br />
Oggetto <strong>del</strong>la ricerca è l’area urbana sviluppatasi a oltre<br />
il ponte di Porta Napoli a Taranto di forma triangolare<br />
<strong>del</strong>imitata a nord dalla linea ferroviaria, ad est da Mar<br />
Piccolo e a sud da Mar Grande1 .<br />
La città antica di Taranto sorge infatti su una lingua di<br />
terra tra due mari, quello esterno Mar Grande è <strong>del</strong>imitato<br />
dalle Isole Cheradi e si congiunge con quello interno<br />
Mar Piccolo mediante due canali, uno naturale ad<br />
occidente e uno artificiale ad oriente in direzione di Lecce.<br />
Il primo è attraversato dal ponte di Porta Napoli, l’altro<br />
è solcato dal ponte girevole.<br />
Una porzione di terra, quella <strong>del</strong> nucleo antico, attualmente<br />
isolata dalla terraferma ma originariamente ad essa<br />
congiunta. La città moderna si è sviluppata sulle due<br />
porzioni di terra ferma a ridosso <strong>del</strong>l’isola; sono così sorti<br />
il borgo orientale fuori Porta Lecce e quello occidentale<br />
fuori Porta Napoli.<br />
Il primo si è sviluppato in maniera sproporzionata contribuendo<br />
a spostare il baricentro <strong>del</strong>la città ed in esso hanno<br />
trovato collocazione le principali istituzioni cittadine.<br />
Il secondo è stato invece a lungo trascurato dagli strumenti<br />
pianificatori divenendo, a causa <strong>del</strong>la sua marginalità, luogo<br />
in cui insediare le principali attività industriali e produttive<br />
che hanno contribuito a degradarla ulteriormente.<br />
1 Foto area <strong>del</strong>l'area di studio.<br />
2 "Piano Generale <strong>del</strong>la città. Rilevato<br />
nel periodo decorso tra il<br />
1806 e il 1820".<br />
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