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reale e/o virtuale nelle scene pittoriche del pintoricchio

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814<br />

Conoscenza è creatività<br />

cui l’immaginazione e la fantasia producono innovazione senza trasformare, rigenerando<br />

senza stravolgimenti.<br />

È la metafora che rimanda alla qualità <strong>del</strong> progetto <strong>del</strong> nuovo o di interventi che nasce<br />

dal patrimonio di conoscenze, unitamente alla coerenza di azioni volte ad attività<br />

creative che consolidano in continuità i luoghi, che determinano nuove dinamiche urbane.<br />

Che stimola le idee adeguandole ai tempi che cambiano. A immaginare il futuro<br />

attraverso rinnovati strumenti che perseguono processi di trasformazione verso nuovi<br />

valori e multi identità urbane sempre in evoluzione, utilizzando il valore <strong>del</strong>le differenze,<br />

attenzionando quello <strong>del</strong>le preesistenze. Di “varietà senza perdere l’identità”, di “innovazione<br />

che non trasformi ma modifichi”. Verso cioè la declinazione di una nuova creatività<br />

capace di produrre effetti sostantivi sulla struttura urbana e sul progetto.<br />

Creatività, paradigma <strong>del</strong>la contemporaneità, generatrice di forme e relazioni nuove<br />

che, coniugate con lo sviluppo economico e il potenziamento <strong>del</strong>le attività culturali<br />

(moda design arte), diventa elemento propulsore per la rigenerazione <strong>del</strong>la città rendendola<br />

attrattiva e competitiva, contribuendo al benessere dei suoi cittadini rilanciando<br />

“economie creative”. Trasformando le risorse immateriali legate alla creatività<br />

in “risultati materiali nel dominio <strong>del</strong>la economia e <strong>del</strong>la qualità urbana”.<br />

Sono questi i termini <strong>del</strong>la “città creativa” e la conoscenza, quale acquisizione di consapevolezza<br />

che stimola processi di innovazione progettuale, è anch’essa un’azione creativa,<br />

con valenza di attrattore urbano e di sviluppo, di innesco per nuove economie.<br />

In questo scenario evolutivo, in questa dinamica di mutamento, di fatto, si è convinti<br />

come sia necessario il riconoscimento <strong>del</strong> ruolo primario <strong>del</strong>la conoscenza. Conoscenza<br />

che genera valore a partire dalle risorse tangibili e intangibili esistenti -fisiche,<br />

spaziali, architettoniche, sociali e relazionali- reinventandole e rimettendole in<br />

gioco creativamente, coniugando i valori <strong>del</strong>la storia e “le sorti progressive”.<br />

Creatività è infatti -l’andare oltre- di un processo di conoscenza per costruire il processo<br />

<strong>del</strong> mutamento, in riferimento allo spazio fisico, agli interventi alla scala architettonica,<br />

urbana e ambientale. Nel contempo è guardare -più indietro- nel radicato<br />

<strong>del</strong>l’identità per rintracciarne le matrici, per rendere operativa la regola e rinnovare<br />

con continuità. Valorizzare la tradizione vuol dire essere creativi nel presente.

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