reale e/o virtuale nelle scene pittoriche del pintoricchio

Manuela Piscitelli
conformazione territoriale, è stata consapevolmente utilizzata nell'opera di alcuni architetti
contemporanei di fama mondiale, come Frank O. Gehry, Daniel Libeskind,
Zahad Hadid.
La teoria del caos e le geometrie frattali portano ad una visione unificata della natura.
Grazie a questi nuovi approcci alla complessità, si riesce a spiegare l’emergere di
strutture, funzioni, reti e sistemi, che caratterizzano il nostro ambiente. Il caos di cui
oggi si parla è un ordine nuovo, imprevedibile perché influenzato da fattori troppo
complessi per essere analizzati, ma determinato ed esplorabile nella sua intrinseca armonia.
La scoperta che ordine e forma sono sempre presenti accende la speranza in
un rapporto tra uomo e natura meno conflittuale, meno distante, “una nuova alleanza”,
secondo la definizione di Prigogine. 5
Le teorie scientifiche ci riportano inoltre, ancora una volta, ad una lettura dell’architettura
come materializzazione
del pensiero, come si
evince dal discorso di
Bohm: “Il pensiero è un
processo materiale il cui
contenuto è la risposta
complessiva della memoria,
che include emozioni, reazioni
muscolari e sensazioni
fisiche che sgorgano
da tale risposta e si fondono
in essa. Di fatto, tutte le caratteristiche
del nostro ambiente
che sono opera
umana sono, in questo
senso, estensioni del pensiero,
in quanto la loro
forma e l’ordine del loro
movimento hanno origine
5 Un cristallo di pirite.
6 Daniel Libeskind, ampliamento
del Victoria and Albert
museum, Londra, 1996-2001.
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