reale e/o virtuale nelle scene pittoriche del pintoricchio
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2 Su Cunventu: schema planimetrico.<br />
Architettura catalana nel centro di Busachi<br />
ancora oggi vi si trovano. All’interno di questa forte identità territoriale si sono innestati<br />
stilemi d’arte d’oltre mare, in particolare provenienti dalle coste occidentali<br />
<strong>del</strong>la Spagna, dominatrice <strong>del</strong>l’isola per circa quattrocento anni. Le ibridazioni prodotte<br />
dai diversi dominatori hanno dato luogo ad una architettura assolutamente originale<br />
e affascinante ancora visibile solo in queste zone più interne <strong>del</strong>l’isola. Vi sono<br />
due interessanti esempi, entrambi edificati a cura di Gerolamo Torresani, conte di Sedilo<br />
e marchese di Busachi 2 : il chiostro-cenobio <strong>del</strong> XVI secolo, denominato Collegiu,<br />
oggi quasi completamente ristrutturato con annessa la chiesa intitolata a Santa<br />
Maria <strong>del</strong>le Grazie, in buona parte crollata, affidato ai Gesuiti che l’abbandonarono<br />
dopo sette anni, e la struttura denominata Cunventu, posta nella piazza principale <strong>del</strong><br />
paese, affidata ai Domenicani e poi anch’essa inspiegabilmente abbandonata. Quest’ultima,<br />
edificata nel 1571, comprendeva un grande complesso di cui oggi rimane<br />
solo la chiesa, che nel suo piccolo è un gioiello di arte sardo-spagnola. Sconsacrato e<br />
lasciato decadere, dopo accurati restauri è ora sede di una raccolta di oggetti etnografici<br />
e <strong>del</strong> Museo <strong>del</strong> costume e <strong>del</strong> lino. L’edificio è un interessante esempio <strong>del</strong>l’architettura<br />
di influenza catalana e pur essendo di modeste dimensioni conserva al<br />
suo interno tutte le caratteristiche <strong>del</strong> repertorio architettonico e decorativo di questo<br />
filone culturale. A pianta rettangolare, ad unica navata, presenta una cappella laterale<br />
con volta a crociera costolonata ricca di motivi ornamentali scolpiti direttamente<br />
sulla trachite degli elementi portanti quali colonne angolari e archi, cornicioni<br />
dentellati, nicchie con colonnine rudentate sormontate da timpano. La facciata è semplice<br />
e lineare con terminale piatto, rosone, di cui oggi rimane solo la ghiera, e lo<br />
stemma dei Torresani in trachite locale sopra il portone d’ingresso. Sul lato sinistro<br />
si trova il campanile a pianta quadrata terminante in una cornice, con monofore su<br />
due lati e una bifora e una trifora sugli altri due. L’aula è coperta con tetto a capanna<br />
sorretto da quattro arconi a tutto sesto in pietra. Direttamente dall’aula, attraverso<br />
una ripida scala in pietra ad<br />
una rampa, si può accedere<br />
al campanile.<br />
Questo è uno dei casi piut-