reale e/o virtuale nelle scene pittoriche del pintoricchio
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Analisi grafico-visuali <strong>del</strong>le trasformazioni urbanistiche <strong>del</strong>l'area di Porta Napoli a Taranto<br />
edificante tanto per quanto riguarda la sicurezza <strong>del</strong> traffico quanto per ciò che si riferisce<br />
all’estetica ed al decoro <strong>del</strong>la città” 19 .<br />
Per l’attuazione complessiva <strong>del</strong>l’intervento si giunge alla fine degli anni ‘30 quando,<br />
con una serie di interventi si giunge alla configurazione attuale di questo importante<br />
asse di percorrenza <strong>del</strong> borgo occidentale 20 .<br />
Nel frattempo, nel 1921, si incarica l’urbanista Giulio Tian <strong>del</strong>la redazione <strong>del</strong> nuovo<br />
piano regolatore che, anche se non adottato, influenza le scelte pianificatorie successive.<br />
Anche nel piano Tian il borgo occidentale è messo in secondo piano e trascurato 21 .<br />
Per soddisfare l’esigenza di nuovi alloggi e porre fine alla crisi edilizia <strong>del</strong> primo dopoguerra<br />
si istituisce l’Ente consortile autonomo per la costruzione e l’amministrazione di<br />
case popolari; questo redige un programma di sviluppo di edilizia popolare che si configura<br />
come intervento di sventramento e di risanamento <strong>del</strong> centro storico 22 .<br />
Tale intervento prende avvio nel 1934 23 ; sono invece successivi di alcuni anni gli interventi<br />
sempre di edilizia popolare con la realizzazione di enormi volumi residenziali<br />
in prossimità <strong>del</strong> ponte di Porta Napoli. Questi edifici sono demoliti negli anni ottanti<br />
per volontà <strong>del</strong>l’Amministrazione Comunale a causa <strong>del</strong>le pessime condizioni<br />
igienica e strutturale.<br />
La realizzazione <strong>del</strong>la strada sopraelevata che oltrepassa la ferrovia è in qualche modo<br />
collegata alla Variante <strong>del</strong> Piano Regolatore Generale redatta dall’arch. Barbin e l’ing.<br />
Vinciguerra. Detta pianificazione prevedeva la realizzazione di una strada che, attraverso<br />
un secondo ponte vicino a quello di Porta Napoli, consenta alla viabilità proveniente<br />
dalla città vecchia di evitare l’attraversamento <strong>del</strong> borgo.