reale e/o virtuale nelle scene pittoriche del pintoricchio
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Nicola Pisacane<br />
completamente rifatta in veste barocca da Dionisio Lazzari 57 ; la chiesa di San Girolamo<br />
<strong>del</strong>le Monache modificò completamente il suo aspetto a seguito degli interventi,<br />
iniziati nel XVII secolo, necessari per il notevole aumento <strong>del</strong>le monache. Il nuovo<br />
impianto planimetrico, opera di Francesco Antonio Picchiatti, prevedeva una navata<br />
unica con cappelle laterali 58 .<br />
Presso il decumano maggiore, la chiesa <strong>del</strong>la Pietrasanta, su incarico dei Chierici Regolari<br />
Minori che allora la gestivano, viene completamente ristrutturata tra il 1653 e<br />
il 1678 da Cosimo Fanzago.<br />
Non molto distante, nel 1534, Andrea Sbarra con la consorte Cremona Spinelli, entrambi<br />
lucchesi, fondarono un monastero carmelitano e una chiesa denominata “Croce<br />
di Lucca” 59 perché dedicato alla santa croce “sotto la forma com’è venerata a Lucca”.<br />
La chiesa attuale, sostituendosi alla primitiva che era interna al monastero, fu costruita<br />
tre il 1643 e il 1649 su disegno <strong>del</strong>l’architetto Francesco Antonio Picchiatti. Tale riedificazione<br />
fu dovuta al principe di Cellammare, Nicola Giudice, in occasione <strong>del</strong><br />
“monacarsi di cinque sue figlie in quel monastero”. A monte di tale complesso, sorse,<br />
agli inizi <strong>del</strong> XVI secolo, presso la strada Marmorata, oggi via <strong>del</strong>la Sapienza, un edificio<br />
presso il quale il cardinale Oliviero Carafa offriva ricovero agli studenti poveri e<br />
dove “loro insegnate si fossero le scienze e i buoni costumi” 60 . L’opera benefica, a somiglianza<br />
di quella già esistente in Roma, fu detta “la Sapienza”. Nel 1511, alla morte<br />
<strong>del</strong> cardinale, tale istituzione cessò di prestare questi servizi: gli eredi fondarono, in<br />
quel luogo, il monastero di clarisse nominato Santa Maria <strong>del</strong>la Sapienza. Ancora più<br />
a nord, presso l’altura di Sant’Aniello a Caponapoli, fu fondato, tra il 1580 e il 1587,<br />
per volontà di quattro nobildonne, aspiranti suore, figlie <strong>del</strong> notaio Leonardo Parascandolo,<br />
un convento <strong>del</strong>l’ordine di Sant’Agostino dedicato a Sant’Andrea e da allora<br />
chiamato <strong>del</strong>le Dame o <strong>del</strong>le Monache a memoria <strong>del</strong>le loro fondatrici 61 .<br />
Sebbene siano scarsi, in questa zona, gli interventi durante le dominazioni austriaca,<br />
borbonica e francese, il nucleo fondativi <strong>del</strong>la città di Napoli iniziò a subire proprio<br />
in questo secolo e mezzo alcune trasformazioni che ne hanno influenzato la sua successiva<br />
storia fino ai giorni nostri. Infatti, incominciano ad insediarsi, sin dal 1777,<br />
alcune facoltà universitarie 62 . E’ proprio in questo anno che l’Università si trasferisce<br />
dal Palazzo degli Studi (attuale Museo Archeologico Nazionale) nei locali <strong>del</strong> Salva-<br />
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