reale e/o virtuale nelle scene pittoriche del pintoricchio

Franca Restuccia, Mariateresa Galizia, Cettina Santagati
dievale e linee e volumi puri del contemporaneo razionalismo, in una sovrapposizione
e reinterpretazione di stilemi il Caronia assurge a perfetto mediatore tra identità e innovazione,
modificazione e trasformazione, classicismo e razionalismo. Egli progetta
un moderno centro-città nei pressi della centrale via Roma, in cui non media gli
spazi storicizzati al nuovo intervento ma li collega, li raccorda, secondo un percorso
logico-intuitivo, utilizzando e reinterpretando gli elementi storico-architettonici simbolici
del luogo, che costituiscono il patrimonio di appartenenza culturale dei cittadini.
Il progettista predispone un intervento urbanistico-ambientale nell’ampia area settentrionale
in cui sorgeva il vecchio Ospedale Civico, uno spazio occupato da orti e
vecchie case rurali, fortemente vincolato alle esigenze ambientali della zona.
L’impianto compositivo planimetrico è affidato al rigore geometrico, un grande vuoto
urbano che non cancella e non devasta la memoria dei luoghi sventrando parti di storia
della città, come spesso si verifica all’epoca in altre parti d’Italia 2 , ma che di contro
recupera, con la svettante torre del palazzo del Governo, lo storico profilo altimetrico
della parata di architetture monumentali prospicienti il versante settentrionale
della rupe da cui domina l’intera città di Enna.
L’area interessata è infatti una vasta superficie che si affaccia
sul ripido versante a nord un tempo controllato
dalle compatte architetture difensive e dalle turrite emergenze
del castello di Lombardia, dell’impianto del
Duomo, del fortificato palazzo Pollicarini e della torre
campanile della chiesa di S. Francesco con l’adiacente
palazzo Chiaramonte.
Traendo spunto quindi dalle memorie passate il Caronia
studia lo spazio urbano come una scatola architettonica
che rappresenta e si rappresenta allo stesso tempo,
all’interno della quale sono messe in scena le imponenti
e squadrate architetture al contorno, che ritagliano all’esterno
lo spazio del progetto con una quinta scenica
che mantiene intatto il dialogo con la monumentalità
2 Decodificazione della matrice
geometrico-visuale del progetto
della piazza del Governo.
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