"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...
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Corso di formazione/aggiornamento “I sentieri del<strong>la</strong> libertà <strong>in</strong> Valsesia”<br />
trata sull’esemplificazione di alcuni <strong>per</strong>corsi<br />
didattici re<strong>la</strong>tivi al contesto urbano tor<strong>in</strong>ese,<br />
<strong>in</strong> partico<strong>la</strong>re sui temi del<strong>la</strong> <strong>per</strong>secuzione<br />
razziale, del<strong>la</strong> guerra e del<strong>la</strong> <strong>Resistenza</strong>,<br />
illustrati con una ricca galleria fotografica.<br />
Nel<strong>la</strong> sua bril<strong>la</strong>nte re<strong>la</strong>zione <strong>la</strong> re<strong>la</strong>trice ha<br />
offerto numerosi spunti di riflessione sul<strong>la</strong><br />
traducibilità <strong>in</strong> contesti locali delle <strong>in</strong>iziative<br />
attivate dal Museo diffuso del<strong>la</strong> <strong>Resistenza</strong>,<br />
del<strong>la</strong> deportazione, del<strong>la</strong> guerra, dei<br />
diritti e del<strong>la</strong> libertà di Tor<strong>in</strong>o.<br />
La seconda parte del<strong>la</strong> lezione è stata <strong>in</strong>centrata<br />
sul<strong>la</strong> proiezione di un video a cura<br />
di Alberto Lovatto sul<strong>la</strong> <strong>Resistenza</strong> a Postua,<br />
realizzato dall’<strong>Istituto</strong> nel 1998, <strong>in</strong> cui sono<br />
riportate ampie e significative <strong>in</strong>terviste a<br />
protagonisti di quegli eventi, molti dei quali<br />
scomparsi nel frattempo. Nel<strong>la</strong> presentazione,<br />
svolta da Enrico Pagano, si è sottol<strong>in</strong>eata<br />
<strong>la</strong> duplice funzione documentaria dei<br />
materiali audiovisivi, che sono fonte <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />
ricostruzione storica degli eventi del <strong>per</strong>iodo<br />
bellico e nello stesso tempo memoria di<br />
una generazione che di quegli eventi è stata<br />
protagonista e testimone, e che ora, <strong>per</strong><br />
ragioni anagrafiche, sopravvive nelle testimonianze<br />
raccolte.<br />
Domenica 17 novembre si è svolto il penultimo<br />
appuntamento del corso, sull’it<strong>in</strong>erario<br />
che dal<strong>la</strong> frazione Roncole di Postua<br />
conduce alle <strong>la</strong>pidi che ricordano l’eccidio<br />
di Morcei, <strong>in</strong> cui furono uccisi dai nazifascisti<br />
i boscaioli Elisio e Idelmo Vigna, padre e figlio.<br />
Alessandro Orsi ed Enrico Pagano lungo<br />
il <strong>per</strong>corso hanno rievocato gli episodi<br />
salienti del<strong>la</strong> <strong>Resistenza</strong> nel<strong>la</strong> valle Strona<br />
di Postua, mentre C<strong>la</strong>udio Martignon ha <strong>in</strong>tegrato<br />
i loro <strong>in</strong>terventi con ampi riferimenti<br />
al<strong>la</strong> <strong>storia</strong> socioeconomica del territorio. La<br />
comunicazione storica è proseguita nel<strong>la</strong><br />
sosta al<strong>la</strong> baita partigiana dell’alpe Cravoso,<br />
ristrutturata nell’ambito del progetto “La<br />
memoria delle Alpi” e arredata con un’<strong>in</strong>teressante<br />
galleria fotografica, prima di trasferirsi<br />
nel Centro comunale polivalente, già<br />
Casa Betania, dove è stata presentata <strong>la</strong> mostra<br />
“L’alba che segnò d’iride i biancosp<strong>in</strong>i.<br />
La <strong>storia</strong> e i luoghi dei partigiani del<strong>la</strong> XII<br />
divisione Nedo”, realizzata dall’<strong>Istituto</strong> <strong>in</strong><br />
occasione del 65 o anniversario del<strong>la</strong> Liberazione<br />
ed esposta <strong>per</strong>manentemente a Postua,<br />
ad arricchire l’offerta didattica complessiva<br />
sui temi resistenziali che il piccolo<br />
centro valsesser<strong>in</strong>o propone.<br />
L’ultimo appuntamento del corso si è tenuto<br />
sabato 23 ottobre lungo i sentieri delle<br />
frazioni alte di Borgosesia. Dopo il raduno<br />
presso <strong>la</strong> chiesa di Rozzo, il folto gruppo<br />
di partecipanti, guidati da Bruno R<strong>in</strong>aldi,<br />
si è avviato verso il luogo del<strong>la</strong> frazione<br />
ove sorge un monumento a ricordo dei caduti<br />
civili che il 19 luglio 1944 furono uccisi<br />
da reparti delle Ss tedesche e italiane. La lezione<br />
è proseguita poi con <strong>la</strong> salita agli abitati<br />
di Bastia e Lovario, dove si registrarono<br />
altre uccisioni nello stesso giorno, e le<br />
soste ad Orlongo, patria del canonico don<br />
Ravelli, detto il “Paribel”, alp<strong>in</strong>ista ed autore<br />
di una guida del<strong>la</strong> Valsesia che costituisce<br />
ancora oggi una sorta di bibbia dell’escursionismo,<br />
e a Carega, prima di scendere<br />
a Marasco, dove cadde <strong>la</strong> sedicesima<br />
vittima del<strong>la</strong> strage, e tornare a Rozzo, al<br />
punto di partenza.<br />
La buona partecipazione al corso, che nel<br />
complesso è stato frequentato da sessantaquattro<br />
<strong>per</strong>sone, concentrate soprattutto<br />
nelle lezioni it<strong>in</strong>eranti, <strong>in</strong>duce a ritenere che<br />
vi siano presupposti <strong>per</strong> mantenere l’<strong>in</strong>iziativa<br />
nel novero delle offerte culturali dell’<strong>Istituto</strong>,<br />
estendendo l’attività anche oltre<br />
i limiti territoriali di questa edizione.<br />
e. p.<br />
a. XXX, n. s., n. 2, dicembre 2010 109