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"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...

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vivere felice/ devi vivere quassù!) è costruita<br />

attraverso analogie e corrispondenze sia<br />

che si tratti di magnificare le bellezze femm<strong>in</strong>ili<br />

(rispettivamente “ogni figlio<strong>la</strong> è un fiore”<br />

e “campagno<strong>la</strong> bel<strong>la</strong>”) o di localizzazioni<br />

temporali (l’alba, “Svegliati con il gallo!”<br />

e “All’alba, quando spunta il sole”): l’omogeneità<br />

di trattamento unifica i diversi autori»<br />

19 .<br />

Sport<br />

Più uom<strong>in</strong>i, più sani e più forti, dunque;<br />

questo era un altro dei punti toccati nel celebre<br />

“discorso dell’Ascensione”: «Qualcuno,<br />

<strong>in</strong> altri tempi, ha affermato che lo stato<br />

non doveva preoccuparsi del<strong>la</strong> salute fisica<br />

del popolo. Anche qui doveva valere il<br />

manchesteriano “<strong>la</strong>scia fare, <strong>la</strong>scia correre”.<br />

Questa è una teoria suicida. È evidente che,<br />

<strong>in</strong> uno stato bene ord<strong>in</strong>ato, <strong>la</strong> cura del<strong>la</strong> salute<br />

fisica del popolo deve essere al primo<br />

posto» 20 .<br />

L’enorme <strong>in</strong>teresse <strong>per</strong> il popolo - <strong>in</strong>teso<br />

come patrimonio - che traspare da quell’orazione<br />

pronunciata al<strong>la</strong> Camera dei deputati<br />

il 26 maggio 1927 21 , prendeva le mosse anche<br />

da una d<strong>in</strong>amica demografico-economica<br />

com<strong>in</strong>ciata immediatamente dopo l’unificazione<br />

e diventata uno dei fenomeni più<br />

vistosi dell’Italia di f<strong>in</strong>e secolo: l’emigrazione.<br />

Nel 1927 il flusso migratorio aveva raggiunto<br />

ormai cifre vertig<strong>in</strong>ose; <strong>in</strong>fatti, si<br />

calco<strong>la</strong> che <strong>in</strong> quel momento più di nove milioni<br />

di italiani fossero residenti all’estero.<br />

Gioach<strong>in</strong>o Lanotte<br />

A questo punto, <strong>la</strong> politica del governo italiano,<br />

che f<strong>in</strong>o a quel momento era stata sostanzialmente<br />

quel<strong>la</strong> del <strong>la</strong>issez-faire, aveva<br />

com<strong>in</strong>ciato a cambiare. Ciò unitamente<br />

all’affermarsi dell’orientamento negativo del<br />

fascismo nei confronti di tale fenomeno; <strong>in</strong>fatti<br />

<strong>per</strong> il regime ogni emigrante (o “italiano<br />

all’estero” come amava dire Mussol<strong>in</strong>i)<br />

era considerato «un elemento produttivo<br />

<strong>per</strong>duto <strong>per</strong> il paese» 22 . La tute<strong>la</strong> del “capitale<br />

umano” e il suo sviluppo quantitativo<br />

<strong>per</strong>seguito con <strong>la</strong> serrata campagna demografica,<br />

si accompagnavano anche ad una<br />

<strong>in</strong>cisiva azione sul versante qualitativo: salute,<br />

qu<strong>in</strong>di, ma soprattutto, sport.<br />

I campioni sportivi (come Carnera, Nuvo<strong>la</strong>ri,<br />

B<strong>in</strong>da, ecc.) erano un modello, una vera<br />

manna <strong>per</strong> il regime fascista, che com<strong>in</strong>ciava<br />

a mitizzare e strumentalizzare il mondo<br />

dello sport. L’obiettivo era <strong>la</strong> costruzione di<br />

un’unità sociale di cospicuo valore: il “dopo<strong>la</strong>vorista<br />

sportivo”, un dilettante che uscito<br />

dall’offic<strong>in</strong>a o dall’ufficio si dedicasse<br />

al<strong>la</strong> cura del<strong>la</strong> propria forma fisica e agli<br />

esercizi g<strong>in</strong>nici, non tanto <strong>per</strong> fare gare o<br />

<strong>in</strong>contri quanto <strong>per</strong> diventare un camerata<br />

forte e buono. Un uomo tutto d’un pezzo.<br />

Mussol<strong>in</strong>i era talmente <strong>in</strong>teressato a questa<br />

tematica che nel ’25 aveva deciso di affidare<br />

<strong>la</strong> nom<strong>in</strong>a del presidente del Coni<br />

(Comitato olimpico nazionale italiano nato<br />

nel 1914) al<strong>la</strong> Segreteria generale del partito.<br />

«Porre lo sport italiano sotto il controllo<br />

del Pnf [...] non ha assolutamente il carattere<br />

di costrizione da esercitare né sulle Fe-<br />

19 PAQUITO DEL BOSCO, nel cd: Carlo Buti. Il cantante preferito, Fonografo Italiano, 1996<br />

(Note di co<strong>per</strong>t<strong>in</strong>a), pp. 6-7.<br />

20 B. MUSSOLINI, op. cit., (sez. “Sul<strong>la</strong> salute del popolo italiano”).<br />

21 Nel lungo discorso <strong>in</strong>fatti, oltre a prendere <strong>in</strong> esame <strong>la</strong> situazione del popolo italiano<br />

e l’assetto amm<strong>in</strong>istrativo del<strong>la</strong> nazione, il capo del governo tracciava le «direttive politiche,<br />

generali, attuali e future dello Stato».<br />

22 DENIS MACK SMITH, Storia d’Italia 1861-1969, vol. II, Bari, Laterza, 1972, p. 376.<br />

60 l’impegno

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