"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...
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“Per il fronte mi toccherà partir”<br />
moriali, ossari e sepolcri (def<strong>in</strong>iti “sacrari”)<br />
e furono organizzati pellegr<strong>in</strong>aggi, co<strong>in</strong>volgendo<br />
subito le scuole.<br />
Il primo cimitero degli Invitti sul colle Sant’Elia<br />
(30.000 caduti del<strong>la</strong> III armata, <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia<br />
di Gorizia) fu <strong>in</strong>augurato dal capo del<br />
governo il 24 maggio 1923.<br />
Purtroppo, esaltando il mito del<strong>la</strong> guerra<br />
patriottica, si separò l’idea di nazione da<br />
quel<strong>la</strong> di libertà. L’idea del<strong>la</strong> patria unita e<br />
solidale, nata nel corso del Risorgimento, si<br />
<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ò con il militarismo, l’aggressività e i<br />
rituali bellici.<br />
Questo saggio, che ha raccolto e comparato<br />
varie fonti, <strong>in</strong>tende offrire uno spaccato<br />
di vita <strong>in</strong> una comunità del basso Vercellese,<br />
<strong>in</strong>serita a pieno titolo nel<strong>la</strong> Storia, e una<br />
microanalisi utile a comprendere le ri<strong>per</strong>cussioni<br />
di eventi accaduti quasi un secolo fa,<br />
senza il filtro del<strong>la</strong> retorica.<br />
In conclusione, «tornare al<strong>la</strong> Grande Guerra<br />
può avere un senso <strong>per</strong> una riflessione<br />
sul nostro essere italiani» 72 ?<br />
La risposta è affermativa <strong>per</strong>ché certamente<br />
ne arricchisce il valore e l’identità,<br />
sottraendo<strong>la</strong> agli egoismi e alle chiusure,<br />
purtroppo attuali. Mette <strong>in</strong> luce il sacrificio<br />
delle truppe e le responsabilità degli alti comandi;<br />
<strong>la</strong> passione civile, <strong>la</strong> nobiltà d’animo<br />
e l’<strong>in</strong>adeguatezza del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse dirigente.<br />
Un’<strong>in</strong>novativa tesi sul ruolo del<strong>la</strong> memoria<br />
di un passato, oramai sbiadito, strumento<br />
di conoscenza, antidoto dell’ignoranza,<br />
che si fonda sul<strong>la</strong> “r<strong>in</strong>arrazione” dell’evento,<br />
è stata proposta da Antonel<strong>la</strong> Tarp<strong>in</strong>o:<br />
«Nel gioco dei paradossi <strong>la</strong> memoria risulta<br />
progressivamente erosa dall’<strong>in</strong>terno, occupata<br />
da parole, affastel<strong>la</strong>te e sovrapposte<br />
che si elidono reciprocamente. Alimentata<br />
com’è dall’oblio e dalle cavità di un tempo<br />
<strong>in</strong>capace di comunicare tra le diverse durate,<br />
è una memoria che si fa silenzio, documento<br />
dell’<strong>in</strong>testimoniabilità del tempo <strong>in</strong><br />
paro<strong>la</strong>. In che modo ricordare allora il ricordo<br />
sottraendosi al<strong>la</strong> sfera, ormai muta, del<br />
dire? Condividendo sempre meno un’es<strong>per</strong>ienza,<br />
<strong>per</strong>duta negli abissi del tempo - ciò<br />
che segna un forte scarto nelle modalità<br />
stesse dell’o<strong>per</strong>azione di memoria - e sempre<br />
più un’emozione» 73 .<br />
del monumento alle sedici medaglie d’oro del circondario di Vercelli. Nel capoluogo, il 21<br />
settembre 1924, il re Vittorio Emanuele III <strong>in</strong>augurò solennemente il monumento ai caduti,<br />
o<strong>per</strong>a dello scultore vercellese Attilio Gartmann. A Crescent<strong>in</strong>o, di nuovo <strong>la</strong> Giunta stanziò<br />
200 lire <strong>per</strong> il monumento <strong>in</strong> Bolzano a Cesare Battisti, «grande patriota» (17 dicembre 1924);<br />
poi, ancora contributo <strong>per</strong> <strong>la</strong> Casa delle medaglie d’oro a Vercelli (261,75 lire; 23 novembre<br />
1925). In città, si contarono 439 morti e molti muti<strong>la</strong>ti e <strong>in</strong>validi; nei vari comuni del<strong>la</strong> Bassa<br />
si ebbe <strong>in</strong> media un caduto ogni 15-20 abitanti. Ricompense al valore: 16 medaglie d’oro;<br />
202 d’argento e 243 di bronzo; Vercelli fu una delle città più decorate d’Italia. Ancora un dato:<br />
«Sessanta contad<strong>in</strong>i e trenta o<strong>per</strong>ai ogni cento caduti dell’antica prov<strong>in</strong>cia [Novara]: 11.859<br />
caduti di cui 6.787 fanti e 1.466 alp<strong>in</strong>i», <strong>in</strong> P. DONGILLI (a cura di), op. cit., p. 59.<br />
72 A. GIBELLI, op. cit., p. 14.<br />
73 ANTONELLA TARPINO, Geografie del<strong>la</strong> memoria, Tor<strong>in</strong>o, E<strong>in</strong>audi, 2008, p. 17.<br />
a. XXX, n. s., n. 2, dicembre 2010 51