"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...
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modello” 3 garibald<strong>in</strong>e. Al loro <strong>in</strong>terno rifulgeva<br />
- più nel<strong>la</strong> propaganda di partito che<br />
non <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> prodotta <strong>in</strong> proprio dalle formazioni<br />
valsesiane - il loro comandante, che<br />
divenne ben presto <strong>per</strong> estensione il “comandante<br />
modello garibald<strong>in</strong>o”.<br />
Le esigenze di una maggiore organizzazione<br />
del movimento partigiano - che a livello<br />
nazionale furono conseguenza del<strong>la</strong> nuova<br />
situazione politico-militare emersa dopo <strong>la</strong><br />
liberazione di Roma, ma che nel Novarese<br />
furono più precoci e possono essere esemplificate<br />
dalle vicende del<strong>la</strong> formazione di<br />
Beltrami e del suo annientamento a Megolo,<br />
quando non fatte risalire, nel caso di Moscatelli,<br />
a una volontà che emerse s<strong>in</strong> dalle<br />
prime fasi del<strong>la</strong> lotta armata - si fecero sentire<br />
comunque anche sul piano più squisitamente<br />
“mitologico”.<br />
Nel caso valsesiano fu soprattutto il Partito<br />
comunista che, col rapporto sempre più<br />
organico <strong>in</strong>tessuto con le formazioni partigiane<br />
locali <strong>in</strong> seguito al<strong>la</strong> loro “istituzionalizzazione”<br />
sempre più compiuta, mediò le<br />
forme “primitive” del mito di Moscatelli con<br />
il bagaglio ideologico - e mitologico - del<br />
partito. Ci fu dunque anche un adeguamento<br />
“mitologico”, cioè dei contenuti del mito di<br />
Moscatelli, <strong>in</strong> ossequio alle nuove funzioni<br />
che esso doveva assolvere <strong>in</strong> questa nuova<br />
fase del<strong>la</strong> lotta partigiana.<br />
Il mito di Moscatelli uscì da questo confronto<br />
mutato e <strong>in</strong>sieme rafforzato, e <strong>la</strong> sua<br />
nuova veste venne senza dubbio aggiornata<br />
Stefano Sa<strong>la</strong><br />
alle nuove necessità del<strong>la</strong> lotta. Il carisma<br />
di Moscatelli, che si è visto o<strong>per</strong>ante nel<strong>la</strong><br />
prima fase del<strong>la</strong> <strong>Resistenza</strong>, subì una trasformazione<br />
analoga: anch’esso venne “istituzionalizzato”.<br />
Da qualità <strong>per</strong>sonale esso si<br />
trasformò più <strong>in</strong> qualcosa che veniva a lui<br />
attribuito proprio dal fatto di far parte di<br />
un’organizzazione. Tra le “fonti” del carisma<br />
di Moscatelli troviamo ora non più solo una<br />
generica comunità <strong>in</strong> lotta che crea sul piano<br />
mitico un prodotto a suo uso e consumo:<br />
nel mito di Moscatelli ora è più visibile<br />
l’impronta del partito.<br />
Anche nelle figurazioni eroiche del comandante<br />
valsesiano che comparvero a cura<br />
degli organi del<strong>la</strong> propaganda comunista<br />
si fecero comunque sentire sia le esigenze<br />
di organizzazione <strong>in</strong>terne al movimento partigiano,<br />
sia <strong>la</strong> presenza del Pci.<br />
Uno dei documenti più celebri che testimoniano<br />
l’<strong>in</strong>vestimento del Partito comunista<br />
nel<strong>la</strong> costruzione del mito di Moscatelli<br />
è un piccolo libello di una trent<strong>in</strong>a di pag<strong>in</strong>e<br />
uscito nell’ottobre del ’44 ed edito dall’organo<br />
del Comando garibald<strong>in</strong>o “Il Combattente”:<br />
si tratta di “Nell’Osso<strong>la</strong> e <strong>in</strong> Valsesia<br />
coi garibald<strong>in</strong>i di Moscatelli”, redatto<br />
<strong>in</strong> Osso<strong>la</strong> durante <strong>la</strong> Repubblica partigiana<br />
dall’allora ispettore generale delle brigate<br />
“Garibaldi” Gian Carlo Pajetta ce<strong>la</strong>to sotto<br />
lo pseudonimo di “Mare”, col quale era conosciuto<br />
a quei tempi 4 . Lo stesso opuscolo<br />
ebbe diverse edizioni 5 ed alcuni dei suoi capitoli<br />
furono trasformati <strong>in</strong> articoli diffusi da<br />
3<br />
PIETRO SECCHIA - CINO MOSCATELLI, Il Monte Rosa è sceso a Mi<strong>la</strong>no, Tor<strong>in</strong>o, E<strong>in</strong>audi, 1958,<br />
p. 69.<br />
4<br />
MARE [pseudonimo di Gian Carlo Pajetta], Nell’Osso<strong>la</strong> e <strong>in</strong> Valsesia coi garibald<strong>in</strong>i di<br />
Moscatelli, edizione a cura de “Il Combattente”, 1 ottobre 1944. Sul<strong>la</strong> redazione dell’opuscolo<br />
si veda anche GIAN CARLO PAJETTA, Il ragazzo rosso va al<strong>la</strong> guerra, Mi<strong>la</strong>no, Mondadori,<br />
1986, p. 80.<br />
5 Dell’opuscolo vennero pubblicate quattro edizioni <strong>in</strong> diverso <strong>formato</strong> e con m<strong>in</strong>ime<br />
varianti nel testo: <strong>la</strong> prima (pp. 30, cm 18) datata 1 ottobre 1944 a cura de “Il Combattente”,<br />
8 l’impegno