"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...
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L’episodio del<strong>la</strong> mano tesa può <strong>in</strong>dicare<br />
<strong>in</strong>fatti un passaggio di consegne ideale tra<br />
chi prefigura già nel<strong>la</strong> sua descrizione il ruolo<br />
del martire antifascista (il Gramsci morente)<br />
e chi <strong>in</strong>vece sarà chiamato a non far morire<br />
l’idea rappresentata dall’est<strong>in</strong>to non solo<br />
<strong>in</strong>carnando<strong>la</strong> egli stesso (Moscatelli) ma<br />
riuscendo <strong>per</strong>s<strong>in</strong>o - guidando <strong>la</strong> riscossa<br />
antifascista poi attuatasi nel<strong>la</strong> <strong>Resistenza</strong> -<br />
a sconfiggere lo stesso nemico che aveva<br />
dato <strong>la</strong> morte a Gramsci. Dunque <strong>in</strong> questo<br />
caso Moscatelli appare, <strong>in</strong> quanto partigiano,<br />
il cont<strong>in</strong>uatore dell’o<strong>per</strong>a di Gramsci e<br />
<strong>in</strong>sieme il vendicatore del<strong>la</strong> sua morte 21 . La<br />
stessa funzione rivive nelle parole «ai nostri<br />
morti l’abbiam giurato: dobbiamo v<strong>in</strong>cere o<br />
morir» del canto “Valsesia, Valsesia” 22 , uno<br />
dei più popo<strong>la</strong>ri delle formazioni partigiane<br />
di Moscatelli, dove evidentemente “i nostri<br />
morti” sono da <strong>in</strong>tendere <strong>in</strong> senso <strong>la</strong>rgo,<br />
senza limitarsi ai propri compagni d’arme.<br />
Questa più netta collocazione <strong>in</strong> campo<br />
partitico del leggendario Moscatelli favorì<br />
una nuova <strong>per</strong>cezione del<strong>la</strong> sua figura: cessarono<br />
le voci, che pure non erano mancate<br />
soprattutto nel <strong>per</strong>iodo <strong>in</strong>iziale del<strong>la</strong> lotta<br />
armata, sul<strong>la</strong> sua presunta “<strong>in</strong>dipendenza”<br />
dalle direttive comuniste. È lo stesso<br />
Secchia che, nel volume scritto a quattro<br />
mani con Moscatelli, <strong>in</strong>forma di come «nei<br />
primi mesi del<strong>la</strong> guerra partigiana correvano<br />
voci strane sul conto delle formazioni di<br />
Moscatelli: si diceva che si trattava di formazioni<br />
“<strong>in</strong>dipendenti”, che Moscatelli non<br />
accettava le direttive del Comando generale<br />
garibald<strong>in</strong>o e tanto meno quelle dei co-<br />
Stefano Sa<strong>la</strong><br />
munisti. Probabilmente quelle voci erano<br />
messe <strong>in</strong> giro dal nemico, forse anche da<br />
amici poco <strong>in</strong>formati. Vi era pure qualche<br />
compagno che ci credeva. Taluni, a volte,<br />
mi venivano a raccontare le prodezze di Moscatelli,<br />
ma nello stesso tempo commentavano<br />
“Peccato che un uomo simile non sia<br />
completamente con noi”, e mi snoccio<strong>la</strong>vano<br />
fatti e episodi, certamente <strong>in</strong> gran parte<br />
frutto di fantasia, che avrebbero dovuto<br />
provare che Moscatelli era un “<strong>in</strong>dipendente”.<br />
Io e Moscatelli ridevamo di gusto di<br />
queste storie e trovavamo il tempo di divertirci<br />
alle spalle di chi credeva al suo <strong>in</strong>dividualismo<br />
e al<strong>la</strong> sua “<strong>in</strong>dipendenza”, di chi<br />
lo considerava una specie di “eretico” o di<br />
“dissidente”» 23 .<br />
Queste strane “voci” che circo<strong>la</strong>vano sul<br />
conto di Moscatelli possono essere variamente<br />
spiegate: probabilmente un certo peso<br />
ebbero le già ricordate difficoltà di collegamento<br />
tra le formazioni valsesiane e il<br />
Comando garibald<strong>in</strong>o da un <strong>la</strong>to, e il Partito<br />
comunista dall’altro; <strong>in</strong>oltre, se ci si riferisce<br />
ai primi mesi, Moscatelli dovette scontare<br />
diffidenze maturate nel <strong>per</strong>iodo del<strong>la</strong> cospirazione;<br />
più <strong>in</strong> generale è possibile <strong>per</strong>ò<br />
dire che Moscatelli, se da un <strong>la</strong>to era <strong>per</strong>cepito<br />
come comunista, dall’altro comb<strong>in</strong>ava<br />
a questa caratterizzazione molto marcata<br />
anche una prassi politico-militare schiettamente<br />
unitaria e non settaria: questa contam<strong>in</strong>azione<br />
di elementi solo apparentemente<br />
contraddittori poteva effettivamente favorire<br />
una certa “universalità” del mito di<br />
Moscatelli im<strong>per</strong>niata sull’“ambiguità dei<br />
21 Per altri riferimenti a notizie false riguardanti Gramsci - <strong>in</strong>teso <strong>per</strong>ò più nel<strong>la</strong> sua funzione<br />
di mitico fondatore del partito - si veda A. PORTELLI, art. cit.<br />
22 Il testo si trova <strong>in</strong> A. VIRGILIO SAVONA - MICHELE L. STRANIERO, Canti del<strong>la</strong> <strong>Resistenza</strong><br />
italiana, Mi<strong>la</strong>no, Rizzoli, 1985, pp. 465-467. È cantata sull’aria del<strong>la</strong> canzone irredentista<br />
Dalmazia, Dalmazia.<br />
23 P. SECCHIA - C. MOSCATELLI, op. cit., p. 69.<br />
14 l’impegno