"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...
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sua attività e qu<strong>in</strong>di anche trasformando a<br />
questo scopo <strong>la</strong> sua organizzazione» 41 .<br />
Il vecchio partito di rivoluzionari di professione<br />
dovrà cedere il passo a un partito<br />
di massa, a<strong>per</strong>to ai <strong>la</strong>voratori, ai giovani e<br />
<strong>in</strong> generale a tutto il popolo: queste le trasformazioni<br />
che Togliatti prospettò aff<strong>in</strong>ché<br />
il nuovo Partito comunista cogliesse appieno<br />
anche dal punto di vista organizzativo<br />
<strong>la</strong> nuova fase rappresentata dal<strong>la</strong> possibilità<br />
a<strong>per</strong>ta a un <strong>in</strong>gresso a pieno titolo del<strong>la</strong><br />
c<strong>la</strong>sse o<strong>per</strong>aia - non più elemento estraneo<br />
allo Stato che voleva abbattere - nel processo<br />
di costruzione di una nuova Italia, di un<br />
nuovo assetto dello Stato, attuato a com<strong>in</strong>ciare<br />
dal<strong>la</strong> partecipazione <strong>in</strong> prima l<strong>in</strong>ea nel<strong>la</strong><br />
lotta <strong>per</strong> <strong>la</strong> liberazione dal nazifascismo.<br />
Come si può <strong>in</strong>tuire dalle parole di Togliatti,<br />
risultava chiaro che all’adeguamento del<strong>la</strong><br />
forma partito soggiaceva un radicale cambio<br />
degli obiettivi <strong>per</strong>seguiti dai comunisti<br />
italiani, quantomeno <strong>per</strong> l’immediato futuro;<br />
non più <strong>la</strong> rivoluzione socialista - al cui<br />
scopo serviva un partito di stampo len<strong>in</strong>ista<br />
- ma <strong>la</strong> “democrazia progressiva”, cioè<br />
una democrazia matura, contrassegnata<br />
dall’<strong>in</strong>gresso a pieno titolo dei <strong>la</strong>voratori e<br />
delle fasce sociali rappresentate dai comunisti<br />
nel<strong>la</strong> costruzione e nel<strong>la</strong> gestione dello<br />
Stato, e al <strong>per</strong>seguimento di questo obiettivo<br />
doveva appunto servire un partito di<br />
massa, il “partito nuovo”.<br />
In controluce, <strong>in</strong> queste affermazioni di Togliatti,<br />
si coglie già una lucida lettura politica<br />
che comprenderà anche il dopoguerra: <strong>in</strong><br />
partico<strong>la</strong>re si prefigura già <strong>in</strong> questa strate-<br />
Stefano Sa<strong>la</strong><br />
gia <strong>la</strong> prosecuzione del<strong>la</strong> stagione del<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />
antifascista, che effettivamente<br />
durò f<strong>in</strong>o al 1947 e che, oltre al<strong>la</strong> direzione<br />
unitaria del<strong>la</strong> guerra di liberazione, registrò<br />
altri importanti successi come <strong>la</strong> fondazione<br />
del<strong>la</strong> Repubblica e l’approvazione<br />
del<strong>la</strong> nuova carta costituzionale, riuscendo<br />
effettivamente a dare allo Stato un nuovo<br />
assetto. Benché il nuovo scenario mondiale<br />
im<strong>per</strong>niato sul<strong>la</strong> contrapposizione dei blocchi<br />
Est-Ovest approfondisse le contraddizioni<br />
di una coalizione eterogenea come<br />
quel<strong>la</strong> antifascista italiana f<strong>in</strong>o a mandar<strong>la</strong><br />
<strong>in</strong> frantumi, il Partito comunista ottenne<br />
l’“accreditamento nazionale” desiderato 42 :<br />
anch’esso figlio del<strong>la</strong> stagione del<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />
antifascista, il concetto di “arco<br />
costituzionale” avrebbe segnato <strong>in</strong>fatti a<br />
lungo <strong>la</strong> vita politica italiana.<br />
Tutto questo nuovo scenario, questa<br />
nuova fase <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>storia</strong> dei comunisti italiani,<br />
fu a<strong>per</strong>to dall’impegno profuso dal partito<br />
nel<strong>la</strong> <strong>Resistenza</strong>, dallo sforzo nel mobilitare<br />
i militanti nel<strong>la</strong> lotta armata contro i nazifascisti,<br />
tanto da fare del Partito comunista<br />
<strong>la</strong> forza anche numericamente più importante<br />
all’<strong>in</strong>terno del<strong>la</strong> <strong>Resistenza</strong>: effettivamente<br />
nel dopoguerra «il Pci ha proseguito<br />
nel suo camm<strong>in</strong>o di <strong>in</strong>sediamento nel<strong>la</strong> società<br />
italiana, è diventato parte <strong>in</strong>tegrante<br />
del<strong>la</strong> realtà nazionale e al<strong>la</strong> base del processo<br />
sta il ruolo di primo piano, di avanguardia,<br />
che il partito ha saputo conquistarsi nell’antifascismo<br />
e nel<strong>la</strong> <strong>Resistenza</strong>. La collocazione<br />
acquisita attraverso <strong>la</strong> <strong>Resistenza</strong><br />
diventa <strong>per</strong>ciò <strong>la</strong> sanzione del<strong>la</strong> funzione del<br />
41 Avanti verso <strong>la</strong> democrazia, <strong>in</strong> P. TOGLIATTI, Politica comunista, cit., pp. 95-96.<br />
42 Idem, p. 96: «In pari tempo, il partito nuovo che abbiamo <strong>in</strong> mente deve essere un partito<br />
nazionale italiano, cioè un partito che ponga e risolva il problema dell’emancipazione del<br />
<strong>la</strong>voro nel quadro del<strong>la</strong> nostra vita e libertà nazionale, facendo proprie tutte le tradizioni<br />
progressive del<strong>la</strong> nazione».<br />
20 l’impegno