"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...
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<strong>per</strong>venire un progetto e uno schema di contratto.<br />
Ma ripresero le discussioni; si proposero<br />
varianti e il costo salì a 3.300 lire. Tutti i<br />
consiglieri furono co<strong>in</strong>volti nel<strong>la</strong> decisione;<br />
Adriano Tournon (ispettore onorario dei<br />
monumenti del Vercellese e futuro podestà<br />
di Vercelli dal 1927 al 1935) ragionò sull’estetica<br />
dell’o<strong>per</strong>a. «Marmo o pietra?», «Meglio<br />
<strong>la</strong> pietra, da <strong>in</strong>stal<strong>la</strong>re sull’antica Torre civica<br />
del XIV secolo». In seguito, l’<strong>in</strong>carico fu<br />
assegnato all’architetto Luigi Gariboldi e al<strong>la</strong><br />
Coo<strong>per</strong>ativa dei marmisti e scalpell<strong>in</strong>i di Vercelli<br />
50 .<br />
Al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e, si giunse ad un compromesso:<br />
<strong>la</strong>pide-edico<strong>la</strong> di pietra che <strong>in</strong>cornicia un<br />
cuore di marmo con epigrafe ed elenco dei<br />
soldati. Su sollecitazione del Comitato locale<br />
delle madri e vedove dei caduti, che aveva<br />
richiesto da tempo un’area su cui collocare<br />
un proprio monumento, il Consiglio stanziò<br />
un concorso pecuniario e scelse di sistemarlo<br />
al centro del cimitero, <strong>in</strong> memoria dei «valorosi<br />
militari crescent<strong>in</strong>esi morti <strong>in</strong> guerra<br />
oppure morti <strong>in</strong> seguito a ferite o da ma<strong>la</strong>t-<br />
Marilena Vittone<br />
tie causate <strong>in</strong> guerra» e <strong>in</strong>caricò il professor<br />
Teodoro Ferraris di compi<strong>la</strong>re l’epigrafe 51 .<br />
Contemporaneamente al piccolo obelisco<br />
privato del cimitero, si <strong>in</strong>augurò <strong>la</strong> <strong>la</strong>pide<br />
ufficiale, il 4 novembre 1920 52 .<br />
È significativo riflettere sull’azione dei<br />
vari comitati spontanei che <strong>in</strong>tesero dare un<br />
significato al<strong>la</strong> strage, appena conclusa. La<br />
loro o<strong>per</strong>a risultò efficace sia nell’ambito<br />
del<strong>la</strong> sfera privata delle s<strong>in</strong>gole famiglie, che<br />
potevano così essere aiutate a rie<strong>la</strong>borare il<br />
lutto, sia sotto il profilo del<strong>la</strong> dimensione<br />
pubblica, facendo nascere un nuovo culto<br />
<strong>la</strong>ico. Nel<strong>la</strong> costruzione del monumento venivano<br />
a confluire il desiderio degli ex combattenti<br />
di vedere riconosciuto il proprio<br />
ruolo e <strong>la</strong> volontà del<strong>la</strong> comunità di ricordare<br />
chi non era tornato.<br />
Dopo le elezioni politiche di novembre, il<br />
M<strong>in</strong>istero dell’assistenza militare e delle<br />
pensioni di guerra fu soppresso. Le competenze<br />
passarono al Tesoro; <strong>per</strong> Maffi fu il<br />
tentativo di affossare <strong>la</strong> riforma del sistema<br />
pensionistico e di non ricompensare i reduci.<br />
Egli polemizzò, denunciando «le miserie<br />
50 ASC, Verbali del Consiglio comunale, 16 febbraio 1920 e 5 agosto 1920. Costo totale dei<br />
due ricordi: 5.000 lire.<br />
51 ASC, Verbali del Consiglio comunale, 20 settembre 1920.<br />
52 Proliferazione di delibere sulle <strong>la</strong>pidi da parte del<strong>la</strong> Giunta. 14 maggio 1922: <strong>la</strong>pide da<br />
r<strong>in</strong>frescare <strong>per</strong>ché i nomi dei «prodi caduti nell’ultima guerra» risultano illeggibili. Sarebbero<br />
stati r<strong>in</strong>frescati <strong>per</strong> San Crescent<strong>in</strong>o (1 giugno); 9 novembre 1922: <strong>in</strong>augurazione del<strong>la</strong> <strong>la</strong>pide<br />
commemorativa dei morti del<strong>la</strong> frazione Mezzi «posta sul<strong>la</strong> facciata chiesa di Porzioni»; 15<br />
gennaio 1923: <strong>la</strong>pide ai caduti del<strong>la</strong> frazione Santa Maria che ricorda «i valorosi figli del<strong>la</strong><br />
frazione stessa che <strong>per</strong> <strong>la</strong> grandezza e unità del<strong>la</strong> patria sacrificarono <strong>la</strong> vita» e concorso<br />
pecuniario al locale comitato; 15 febbraio 1923: concorso <strong>per</strong> un ricordo ai caduti di Vische.<br />
«Ritenuto che da quattro secoli vige e venne sempre osservato un patto di alleanza tra quel<br />
comune e questa città <strong>per</strong> aver di comune accordo ottenuti liberi i comuni stessi, ritenuto<br />
che l’Amm<strong>in</strong>istrazione comunale di Vische e senza eccezione tutta quel<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione non<br />
vennero mai meno verso i crescent<strong>in</strong>esi <strong>in</strong> tutte le ricorrenze religiose, civili e patriottiche<br />
a quelle dimostrazioni di affetto che resero il patto di alleanza <strong>in</strong>vio<strong>la</strong>bile da parte dei rispettivi<br />
abitanti, ritenuto che tale esempio di vera e seco<strong>la</strong>re concordia più unico che raro viene<br />
apprezzato da tutto il mondo civile <strong>per</strong> cui anche <strong>in</strong> questa circostanza sì altamente patriottica<br />
Crescent<strong>in</strong>o non deve venire meno, delibera 100 lire».<br />
44 l’impegno