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Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PRoVE nEWS <strong>Moto</strong>GP DAKAR SPoRt<br />
Dakar 2012, 1a tappa: lopez (aprilia)<br />
primo a Santa Rosa de la Pampa<br />
di Piero Batini | Dakar 2012, 1a tappa: Via da Mar Del Plata. Rumbo<br />
al oeste. Francisco Lopez (Aprilia) è primo a Santa Rosa de la Pampa.<br />
Muore il pilota argentino Jorge Martinez Boero<br />
Santa Rosa de la Pampa,<br />
1 gennaio 2012<br />
Si comincia male, con<br />
un episodio funesto che taglia<br />
le gambe alla Dakar appena<br />
part<strong>it</strong>a. il Pilota argentino Jorge<br />
Martinez Boero è morto durante<br />
l’effettuazione dell’unica, corta<br />
speciale della prima giornata<br />
di gara, a due chilometri dal traguardo.<br />
Jorge Andrés Martinez<br />
Boero, figlio dell’omonimo ex<br />
campione argentino turismo<br />
Strada del 1982, alla sua seconda<br />
partecipazione alla Dakar ed<br />
in sella ad una Beta 450, è deceduto<br />
per un arresto cardiaco,<br />
fatale, conseguenza di un forte<br />
traumatismo toracico. inutile il<br />
seppur rapidissimo intervento<br />
dei medici dell’organizzazione<br />
ed trasporto in elicottero verso<br />
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il vicino ospedale di Mar Del Plata. Jorge Martinez Boero, sposato<br />
e padre di una bambina di due anni, è il secondo pilota che perde<br />
la v<strong>it</strong>a durante una delle edizioni della Dakar Sudamericana. nel<br />
2009 scomparve Pascal terry, e nel 2010 e 2011 altri due tragici<br />
eventi segnarono la corsa organizzata da ASo: la morte di natalia<br />
Sonia Gallardo e di Marcelo Reales, civili invest<strong>it</strong>i durante una prova<br />
speciale e nel corso di un trasferimento. La Dakar riprende e,<br />
naturalmente, andrà avanti. non si è mai fermata, neanche quando<br />
il 14 gennaio 1986 morì il suo inventore, thierry Sabine, caduto<br />
con il suo elicottero insieme a Daniel Balavoine, François-Xavier<br />
Bagnoud, nathalie odent e Jean-Paul Lefur. E così via da Mar del<br />
Plata, in fretta, con una mèta lontana, Santa Rosa della Pampa.<br />
Dopo lunghi giorni di compressione, 178 motociclisti hanno scaricato<br />
fiumi di adrenalina sulla pista e sui lunghi, primi chilometri di<br />
trasferimento.<br />
La dakar 2012 è part<strong>it</strong>a, e con essa l’avventura<br />
della 33ma edizione<br />
La prima tappa è, sulla carta, facile. Un primo trasferimento da Mar<br />
del Plata a necochea, da dove prende il via la prima prova speciale<br />
fino a Energia, cortissima per gli “standard” del Raid per definizione,<br />
quindi un interminabile collegamento finale alla volta di Santa<br />
Rosa de la Pampa. 800 chilometri di trasferimenti, meno di 60 per<br />
il primo test cronometrato, facili. Ma la Dakar non è mai facile, e<br />
bisogna impararlo (o ricordarlo) sub<strong>it</strong>o. Le prime tappe devono<br />
essere obbligatoriamente prese “con mucha calma”. Quello che<br />
è facile può esserlo solo apparentemente, ed il fiume di adrenalina<br />
che scorre nelle vene dei partecipanti deve essere rilasciato<br />
lentamente, perchè non si trasformi in una trappola. Cento chilometri<br />
da Mar del Plata, ed ecco necochea. Da qui parte la prima<br />
Speciale, solo 57 chilometri. Pista di terra, un passaggio centrale di<br />
23 Gennaio<br />
2012<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
02<br />
numero<br />
45<br />
<strong>Sport</strong><br />
una quindicina di chilometri di<br />
terreno sabbioso, sullo sfondo<br />
l’Atlantico, e ancora terra fino al<br />
traguardo. Francisco “Chaleco”<br />
Lopez è part<strong>it</strong>o per la sua sesta<br />
Dakar con qualche apprensione.<br />
non ha avuto molto tempo<br />
per verificare le sue reali condizioni<br />
di forma dopo l’incidente<br />
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