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Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PRoVE nEWS <strong>Moto</strong>GP DAKAR SPoRt<br />
Dakar 2012, 10a tappa: Peterhansel<br />
investe Ciotti, è polemica<br />
di Piero Batini | Le storie di Despres e di Peterhansel, entrambi con il<br />
successo di questa edizione della Dakar in gioco, hanno fatto un giro del<br />
mondo e mezzo, scatenando ondate di sdegno e crociate di assoluzione<br />
Cyril Despres si è fatto<br />
aiutare da Paulo<br />
Gonçalves per uscire<br />
dal fango, e una volta fuori,<br />
ciao! Stephane Peterhansel ha<br />
toccato Filippo Ciotti durante<br />
il contemporaneo attraversamento<br />
di un guado, e l’<strong>it</strong>aliano è<br />
rotolato nell’acqua insieme alla<br />
sua Rieju. Le storie di Cyril Despres<br />
e di Stephane Peterhansel,<br />
entrambi con il successo di<br />
questa edizione della Dakar in<br />
gioco, hanno fatto un giro del<br />
mondo e mezzo, scatenando<br />
ondate di sdegno e crociate di<br />
assoluzione. Questo dimostra,<br />
sul piano oggettivo, soltanto<br />
una cosa... che tra l’atto e la<br />
sua spiegazione può succedere<br />
di tutto. Questione di riflessi, di<br />
tempo e di spazio, e chiunque ci<br />
può mettere dentro la sua. i due<br />
episodi hanno in comune soltanto<br />
la loro fase reale, per così<br />
dire dimostrabile, filmati e foto,<br />
di gran lunga più “realistica” di<br />
qualsiasi interpretazione. Mi<br />
sono soffermato a lungo sulle<br />
dinamiche, molti hanno saltato<br />
analisi e retorica e sono andati<br />
direttamente al giudizio... universale,<br />
ed alla fine dico la mia.<br />
innanz<strong>it</strong>utto si tratta di due<br />
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episodi di natura profondamente diversa. L’affaire Despres matura<br />
dopo vari minuti di “azione”, mentre il fatto “Peter” è questione<br />
di un attimo. il primo è riconducibile ad una att<strong>it</strong>udine comportamentale,<br />
conseguenza di una s<strong>it</strong>uazione cr<strong>it</strong>ica, il secondo, seccamente,<br />
ad un’esecuzione sbagliata. il primo porta via tempo, da<br />
tempo, per riflettere, e lascia tutto il tempo che si vuole per offrire,<br />
se non una mano, almeno un segno di grat<strong>it</strong>udine. il secondo<br />
è come un’istantanea, si risolve maldestramente in un momento<br />
e, conoscendo bene Peterhansel, ci puoi mettere la mano sul fuoco<br />
che non ha pensato male neanche per un attimo. Condanna<br />
e assoluzione? non sta a me, non sono ne dio ne organizzatore.<br />
Però la storia di Despres mi lascia almeno perplesso, e quella di<br />
Peter-Ciotti riesce anche a farmi sorridere. Ma siccome tra piloti in<br />
corsa l’istinto può correre più veloce della razional<strong>it</strong>à, e correndo<br />
forte può anche sbagliare strada di tanto in tanto, tutto sommato<br />
tenderei a smorzare i toni. Sarei più intransigente, invece, con<br />
l’organizzazione, che pur con mezzi, esperienza e tempo ha gest<strong>it</strong>o<br />
la faccenda dei paperi nel fango con essenziale superficial<strong>it</strong>à,<br />
stravolgendo il concetto di base della corsa e prendendosi gioco<br />
dell’impegno di Coma che, passato indenne oltre la trappola e scatenato<br />
il suo inferno di tappa, ha infine visto vanificato il risultato<br />
dei propri sforzi, ered<strong>it</strong>andone il carico di tensioni. Gli organizzatori<br />
hanno strombazzato ai quattro venti la loro emozione il giorno<br />
che il brasiliano Guilherme Spinelli, le lacrime agli occhi, è andato<br />
dai commissari ed ha cofessato: “Scusate io mi r<strong>it</strong>iro. Ho usufru<strong>it</strong>o<br />
dell’assistenza illegale di uno spettatore, è vietato. non posso concepire<br />
di concludere la Dakar avendo imbrogliato, l’onestà è la mia<br />
prior<strong>it</strong>à e la mia motivazione!” E giù con lo spir<strong>it</strong>o della Dakar, della<br />
prima volta nella v<strong>it</strong>a di quel commissario, dei valori umani che la<br />
Dakar rappresenta in esclusiva. Via così. A quegli stessi commissari,<br />
ancora con la pelle d’oca per l’emozione di aver visto in faccia<br />
lo Spir<strong>it</strong>o della Dakar, dovevano prudere le d<strong>it</strong>a nell’impazienza di<br />
prendere per le orecchie Despres. Poi, preso in considerazione<br />
l’aspetto regolamentare, avrebbero potuto “graziarlo” per il fango<br />
in cui si è impastato e “punirlo” rigettandolo nel fango di cui si è<br />
macchiato. Avrebbero fatto giustizia e un figurone con il Mondo.<br />
Perchè Despres, tra tutte le cose che poteva fare si è dimenticato<br />
dell’unica che gli sarebbe costata zero: alzare una mano in segno<br />
di grat<strong>it</strong>udine ed una spalla per fare capire a Gonçalves che era<br />
meglio se ripartiva il più in fretta possibile. Anche se la sia testa,<br />
verisimilmente, si è immediatamente riemp<strong>it</strong>a dell’immagine<br />
dell’avversario in fuga. Così, invece, gli organizzatori hanno, in un<br />
colpo solo, rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o a Despres i termini quantificabili della sua<br />
sfortuna, preso a calci il talento di Coma, e perso un’occasione.<br />
il figurone l’ha fatto Paulo Gonçalves. Ha detto che sono cose che<br />
succedono a causa dell’adrenalina della gara, che per lui era tutto<br />
a posto e che sperava che lo fosse anche per tutti gli altri, inv<strong>it</strong>ando<br />
se stesso e gli altri a pensare ad altro e ad andare avanti. Per la<br />
ver<strong>it</strong>à, credo che Paulo abbia ragione, e capisco che, lim<strong>it</strong>atamente<br />
alle circostanze, il frangente era di quelli da far perdere la testa a<br />
23 Gennaio<br />
2012<br />
»»<br />
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Anno<br />
02<br />
numero<br />
45<br />
<strong>Sport</strong><br />
chiunque. La questione di<br />
Peterhansel, che ha mezzo<br />
“affogato” Filippo Ciotti, secondo<br />
me non è neanche paragonabile.<br />
Anche in questo<br />
caso “Peter” avrebbe potuto<br />
aprire uno sportello e tirare<br />
fuori una mano, ma per come<br />
ho visto che sono andate le<br />
cose la faccenda è molto meno<br />
drammatica e, come detto, è<br />
l’istantanea di un momento<br />
sfortunato, privo di qualsiasi<br />
“premed<strong>it</strong>azione”, non ce n’era<br />
il tempo, evoluzione indesiderata<br />
di un momento della<br />
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