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Sport - Moto.it

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formula uno, per il cambio gomme<br />

o il pieno. Qualcuno userà di<br />

certo una sua “strategia”. Prima<br />

della gara c’era chi diceva<br />

di voler fare tutta la gara con<br />

un solo propulsore, e tra questi<br />

anche Helder Rodrigues. il portoghese,<br />

che di sol<strong>it</strong>o è piuttosto<br />

irruento, quest’anno è stato<br />

particolarmente occulato, sin<br />

qui. La tesi quindi è plausibile.<br />

Detto anche che attualmente<br />

si trova in terza posizione nella<br />

generale, ma a una manciata<br />

di minuti dall’insegu<strong>it</strong>ore, se<br />

questi cambiasse il propulsore<br />

e lui no, Helder si troverebbe<br />

con un vantaggio accessorio di<br />

altri 15 minuti. Ma, certamente,<br />

andrebbe incontro a maggiori<br />

rischi (che poi non è detto: è già<br />

successo che un motore appena<br />

cambiato durasse appena<br />

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Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PRoVE nEWS <strong>Moto</strong>GP DAKAR SPoRt<br />

un giorno). Anche Coma potrebbe decidere di tenere il proprio<br />

“vecchio” motore, sperando che Despres lo cambi, e la part<strong>it</strong>a<br />

sarebbe matematicamente riaperta. Ma qui c’è da pensare che il<br />

cambio sia già stato deciso, a tavolino, da KtM prima della partenza.<br />

Per ora è impossibile dire come andranno le cose. Lo sapremo<br />

alla partenza della ottava tappa, tra Copiapo ed Antofagasta, con<br />

la Speciale più lunga), poichè per decidere c’è tempo sino al pomeriggio<br />

avanzato della giornata di riposo, poiché il controllo di<br />

arrivo della settima taopa chiude alle 18:00.<br />

“operazione Guillaumet”<br />

nell’edizione dell’anno 2000, la Dakar venne sospesa per cinque<br />

giorni, poichè si temeva che la Corsa potesse subire un attacco di<br />

matrice terroristica. Fermata a namey, in niger, l’azione riprese<br />

da Sabha, in Libia, e per trasportare tutti i mezzi, e gli uomini, venne<br />

allest<strong>it</strong>o un gigantesco ponte aereo che per cinque giorni, utilizzando<br />

i giganteschi cargo russi Antonov An-124, collegò via aerea<br />

le due local<strong>it</strong>à trasportando mezzi e uomini (compresi gli elicotteri).<br />

La Dakar si concluse felicemente alle piramidi di Giza, al Cairo,<br />

e vinse Richard Sainct, ma i media si scatenarono sull’”esodo”,<br />

che divenne la principale cassa di risonanza del Rally, quell’anno.<br />

Annunciata all’improvviso, al briefing serale da Hubert Auriol, in<br />

realtà l’operazione era stata preparata sin dall’inizio, non appena<br />

individuati gli estremi del pericolo potenziale, e la sorpresa non<br />

fece altro che gonfiare l’effetto mediatico dell’evento straordinario,<br />

spargendone le notizie anche al di fuori dei canali specializzati<br />

convenzionalmente coinvolti. L’emergenza neve che ha portato<br />

all’annullamento della sesta tappa della Dakar di quest’anno non<br />

ha niente a che vedere, per portata, con l’episodio ricordato, ma<br />

agli organizzatori della Dakar è sempre piaciuto dare un tono di<br />

epic<strong>it</strong>à alle loro scelte, soprattutto a quelle legate ad un problema<br />

globale. Così è stato lo stesso Etienne Lavigne, direttore della Dakar<br />

sul campo, a denominare “operazione Guillaumet” il convoglio<br />

che ha consent<strong>it</strong>o di trasferire, via strada, la carovana della corsa<br />

dall’Argentina al Cile attraverso il Passo San Francisco bloccato<br />

da una tempesta di neve dei giorni scorsi. Henri Guillaumet, un<br />

pioniere dell’aeropostale degli anni trenta, fu costretto ad un atterraggio<br />

di emergenza sulle Ande, e rimase disperso per cinque<br />

giorni e quattro notti, tanti gli furono necessari per raggiungere,<br />

vest<strong>it</strong>o del solo giubbotto da pilota e semiassiderato, il centro ab<strong>it</strong>ato<br />

della salvezza. L’operazione ha preso l’avvio alle sei di mattina<br />

da Fiambala, con il convoglio aperto da un camion 6x6 dell’organizzazione<br />

con a bordo medici e ossigeno, e due aerei che sorvolavano<br />

il Passo per garantire i collegamenti radio, e si è conclusa<br />

attorno alla mezzanotte a Copiapo, con l’arrivo dell’ultimo dei 750<br />

mezzi coinvolti.<br />

23 Gennaio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

numero<br />

45<br />

<strong>Sport</strong><br />

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />

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