sentenza - Linkiesta

doti e arriva addirittura a creare nuove locali, senza il benestare della locale di
provenienza e senza il nulla osta della Provincia in Calabria.
Nel progr. N. 806 del 6 maggio 2008, Mandalari ed Ascone commentano che parecchi capi
locale sono scontenti e che se questa situazione dovesse andare avanti si arriverebbe alla
formazione di DUE LOMBARDIE, una che non risponde già alla casa madre e una, invece,
costantemente in contatto con la Calabria (cfr. stralcio in richiesta PM pago 301).
Ancora, sui problemi creati da Novella sulla Lombardia assume significato la
conversazione di cui al progr. N. 1240 del 04.06.2008 avvenuta tra il MANDALARI e
Antonino LAMARMORE in cui i due commentano che la conseguenza sarà quella di
creare un completo distacco con i vertici della 'ndrangheta in Calabria: MANDALARI,
infatti, riferisce a LAMARMORE le considerazioni a lui espresse da CHIARELLA Leonardo
Antonio, esponente anziano della locale di Milano, allorquando questi, manifestando a
NOVELLA la sua volontà di concedere delle doti ad affiliati alla locale di Milano non riesce
ad avere alcuna risposta e lo stesso CHIARELLA avrebbe riferito a MANDALARI che in
questo modo si stava creando "un nord ed un sud", intendendo che si arriverà al completo
distacco della "LOMBARDIA" dalla originaria struttura di vertice calabrese.
A quel punto MANDALARI riflette che a creare la "LOMBARDIA" e a riconosceme come
capo lo stesso NOVELLA Carmelo erano stati, a suo tempo, "SAN LUCA, PLATì,
SINOPOLI ed altri paesi", riferendosi al fatto che tale investitura era arrivata dai massimi
esponenti della 'ndrangheta calabrese, motivo per il quale solo tali referenti avrebbero
potuto intervenire per fermare o correggere l'operato di NOVELLA.
In assenza di indicazioni che arrivino da "giù", MANDALARI, definendosi come uomo
della "LOMBARDIA", non può che seguire NOVELLA riconoscendone il ruolo di
"responsabile".
Le conversazioni di cui ai progressivi nn. 215, 253, 254, 255, 256, 257 e 322 del 26.06.2008 e
ss. danno conto del ruolo di intermediario assunto da MANDALARI nel difficile rapporto
tra NOVELLA e PANETTA che, seguendo le direttive del cognato FOCA' Domenico si era
distaccato dalla LOMBARDIA.
Anche nelle conversazioni ambientali intercettate nell'indagine "Patriarca", si coglie la
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