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sentenza - Linkiesta

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MANDALARI Vincenzo raccontava a LAMARMORE Antonino di un colloquio che aveva<br />

avuto con CHIARELLA Leonardo Antonio; in particolare, gli aveva chiesto alcune<br />

informazioni sulla "locale" di Milano ed in quali rapporti fosse con BARRANCA Cosimo.<br />

MANDALARI Vincenzo enunciava che BARRANCA era stato il responsabile de "La<br />

Lombardia" nel periodo in cui NOVELLA era stato detenuto ma che, una volta che questi<br />

era tornato in libertà, sarebbe dovuto andare da lui per comunicargli le "novità", cosa che<br />

non aveva fatto.<br />

MANDALARI stigmatizzava tale condotta nel colloquio con CHIARELLA Leonardo<br />

Antonio e diceva testualmente: "...noi della Lombardia non lo chiamiamo più a Cosimo! ve lo<br />

dico chiaro e tondo!..non lo chiamiamo più! perchè Cosimo tutto si è portato, per un<br />

responsabile..per un responsabile della Lombardia, si! lo riconosciamo o non lo riconosciamo a<br />

Nunzio Novella come responsabile della Lombardia, ai tempi che c'eri tu Cosimo? Si! quando tornò<br />

Nunzio NOVELLA vuoi andargli a dire quello che hai fatto o che non haifatto?...", Dal contenuto<br />

della conversazione emergeva chiaramente che MANDALARI Vincenzo aveva cercato di<br />

convincere CHIARELLA Leonardo Antonio a lasciare BARRANCA al quale rimproverava<br />

il grave torto di non volersi sottomettere a NOVELLA e lo aveva invitato a stare dalla"<br />

parte giusta", ma senza riuscirei.<br />

Anche il giorno seguente MANDALARI parlava, questa volta a PANETIA, del discorso<br />

fatto con CHIARELLA (progr. 1254): ribadiva di aver detto a CHIARELLA che "La<br />

Lombardia" non avrebbe più passato "'mbasciate" a BARRANCA e, a sottolineare la slealtà<br />

di quest' ultimo, precisava che era stato proprio NOVELLA a concedere a BARRANCA<br />

Cosimo le "doti" che gli avevano permesso di essere conosciuto all'interno de "La<br />

Lombardia".<br />

Anche nella conversazione di cui al prog. n. 1273 del 06.06.2008 il tema delle discussione<br />

tra MANDALARI Vincenzo e PANETIA Pietro Francesco era ancora una volta la<br />

situazione venutasi a creare all'interno de "La Lombardia" e della "locale" di Milano.<br />

I due parlavano, altreSÌ, di alcuni dei personaggi che vi facevano parte; in merito alla<br />

situazione de "La Lombardia", esponevano che BARRANCA avrebbe dovrebbe "lasciarla".<br />

Nel proseguimento della conversazione, i due interlocutori commentavano che questi si<br />

lamentava perché non veniva invitato in occasioni di summit ma, di fatto, tale scelta non<br />

era da addebitarsi a NOVELLA Carmelo, ma all'intera organizzazione, "La Lombardia".<br />

In realtà NOVELLA, in una conversazione dello stesso periodo con MINASI Saverio (prog.<br />

2119 del 09.06.2008), così affermava: "vedete che con Cosimo BARRANCA non ho niente...e non<br />

ho neanche detto ai cristiani di non salutarlo o non rispettarlo a COSIMO...ora, poi non gli dico<br />

niente, il discorso che voi dite io non mi posso implicare con i SIDERNESlo vota e giro...ma voi vi<br />

risulta che io ho qualcosa con i SIDERNESI...".<br />

In sostanza, sosteneva di non avere messo in disparte BARRANCA Cosimo, attestando,<br />

altresì, il legame tra quest'ultimo con "i Sidernesi", cioè con la famiglia COMMISSO.<br />

Nella stessa conversazione NOVELLA faceva un'altra affermazione importante: "...Qua<br />

stanno impostando un discorso compare SARO, secondo che io magari ce l'ho con il MASTRO<br />

eh....ma io non ho niente con il MASTRO!..." e proseguiva parlando del mancato invito al<br />

matrimonio della figlia di Rocco AQUINO, a cui, invece, erano stati invitati coloro che gli<br />

si contrapponevano nella Lombardia, cioè BARRANCA Cosimo e PANETIA Pietro<br />

Francesco.<br />

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