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sentenza - Linkiesta

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Il giorno dopo BROlIS Martino aveva, quindi, incontrato Antonio il quale gli riferiva che<br />

per sistemare l'assegno in scadenza avrebbe dovuto emettere altri due assegni post datati<br />

da 4.700,00 euro cadauno, con scadenza 30 gennaio e 28 febbraio 2009, riservandosi di<br />

restituire l'assegno di 7.200,00 euro in un secondo tempo. Queste condizioni venivano<br />

accettate dal BROlIS, il quale aveva consegnato gli assegni richiesti, successivamente<br />

rinvenuti e sequestrati il 30.12.2008, senza peraltro riavere l'assegno sostituito perché<br />

Cosimo accampava la scusa che era a casa chiuso in cassaforte.<br />

Alcun dubbio può sussistere, in considerazione del tasso in concreto applicato, circa la<br />

natura usuraria dei rapporti di dare e avere instaurato dal prevenuto con la propria<br />

vittima 22.<br />

Usura ai danni ai danni di Mondello Francesco<br />

Dalle dichiarazioni rese da MONDEllO Francesco in merito all'assegno di 4.200 euro da<br />

lui emesso post datato al 30.12.2008, è emerso che lo stesso, se pur privo del beneficiario, è<br />

stato consegnato a SQUIllACIOTI Antonio per saldare un prestito in denaro di 5.000<br />

euro, che lo stesso Antonio gli aveva erogato nel novembre 2008 con un assegno circolare<br />

di tale importo. Una volta incassato il titolo, MONDEllO Francesco aveva restituito<br />

immediatamente 800 euro e la restante differenza con l'assegno in questione. Una volta<br />

arrestato SQUIllACIOTI Cosimo, MONDEllO Francesco era stato chiamato da Andrea,<br />

ragioniere della SCV Termoidraulica, il quale dopo avergli raccontato dell'arresto, gli<br />

aveva detto che i carabinieri avevano sequestrato il suo assegno e quindi pergiustificare<br />

l'emissione gli avrebbero inviato una fattura di pari importo, così avrebbe potuto dire ai<br />

carabinieri che si trattava di una prestazione d'opera, anche se si trattava di un assegno di<br />

un conto corrente privato e non dell'azienda che rappresentava, la quale aveva avuto<br />

rapporti di lavoro con la SCV Termoidraulica.<br />

la versione dell'uomo non è conforme alla realtà dei fatti poiché si tratta di un prestito ad<br />

usura da parte degli SQUIllACIOTI, come dimostrato ampiamente dalle conversazioni<br />

intercettate: in una prima telefonata del 18.12.2008, infatti, MONDEllO si lamenta con<br />

TARANTINO Luigi del comportamento di SQUIllACIOTI Antonio in merito ad una<br />

vicenda relativa a delle somme di denaro.<br />

la questione diventa più chiara nella successiva telefonata tra i due del 19.12.2008: nel<br />

corso di tale conversazione, MONDEllO si raccomanda con TARANTINO Luigi di<br />

riferire a "Tito" (BElNOME Antonio) che, nonostante i 40.000 euro che lui era riuscito a<br />

far guadagnare allo zio SQUIllACIOTI Cosimo, questi per un piccolo prestito di 3.000<br />

euro gli aveva chiesto 1.200 euro in più.<br />

Nel corso di questa conversazione emergono chiaramente le difficoltà economiche di<br />

MONDEllO Francesco.<br />

Infine, nella telefonata registrata il 20.12.2008, MONDEllO dice apertamente di essersi<br />

fatto prestare dei soldi e che "l'amico" gli aveva fatto pagare il 30% di mora.<br />

22 Cfr. anche Rich. PM, p. 3241-3243 ed atti ivi indicati.<br />

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