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sentenza - Linkiesta

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La contestazione concernente l'apprezzamento da parte del giudicabile degli aspetti più<br />

arcaici e tradizionali della 'ndrangheta (cfr pago 656 dell'ordinanza cautelare) non può<br />

certo costituire fattore accusatorio decisivo, nel momento in cui era espresso con il çantare<br />

un motivetto mentre era in attesa di ricevere una risposta telefonica da tale Mattia<br />

CURIONI (cfr conversazione intercettata in atti).<br />

In buona sostanza, l'imputato deve essere mandato assolto dal reato di cui al capo 1) per<br />

non avere commesso il fatto, dovendosi rilevare anche la sua estraneità all'episodio<br />

relativo alle armi di cui al capo 46), già ampiamente trattato.<br />

Diverso argomentare s'impone, invece, per gli episodi aventi a oggetto l'illecita detenzione<br />

a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.<br />

Il primo, quello di cui al capo 135), è stato affrontato in precedenza poiché vedeva<br />

coinvolti anche Pasquale VARCA e Maurizio BASILE.<br />

Il secondo e ultimo è quello contestato al capo 136), in concorso con MARTINO Renato<br />

nei cui riguardi si è proceduto separatamente.<br />

In breve, ecco la ricostruzione del fatto di reato, come fedelmente ricostruito in seno<br />

all'ordinanza cautelare di data 6 luglio 2010, emessa nell'ambito del procedimento di cui al<br />

n. 8265/2010, riunito al presente.<br />

"Nella tarda serata del 2 marzo 2010 COMO Edmond prelevava dello stupefacente da<br />

MARTINO Renato, che lo custodiva a casa, e lo consegnava a tale VALERIO, il quale era<br />

stato delegato all'acquisto da MAURO di Milano.<br />

Alle ore 20.22, COMO Edmond telefonava a MAURO che lo aveva chiamato poco prima.<br />

MAURO riferiva di essere in compagnia di un ragazzino che voleva far incontrare con lui<br />

"per fare due chiacchere"; COMO si mostrava disponibile ad incontrare il ragazzo<br />

immediatamente, tant'è che MAURO diceva che gli avrebbe inviato il ragazzo che si<br />

chiamava VALERIa. Utilizzando una terminologia criptica, MAURO riferiva<br />

all'interlocutore che avrebbe dovuto consegnare a VALERIa "le spiegazioni" di cui<br />

avevano già parlato dicendo testualmente: "tu devi dargli tutte le spiegazioni che ci siamo<br />

già detti al telefono..... e gli dai tutte le spiegazioni ... tutte quelle che ci siamo detti a<br />

voce...".<br />

(vds trascrizione della conversazione nr. 2402 del 02.03.2010 sull'utenza +393473256804 in<br />

uso a COMO.<br />

Poco dopo, VALERIa telefonava a COMO per conoscere l'indirizzo del luogo in cui<br />

doveva raggiungerlo e questi gli forniva le indicazioni per incontrarlo presso il proprio<br />

domicilio.<br />

(vds trascrizione della conversazione nr. 2403 del 02.03.2010 sull'utenza 393891211992 in<br />

uso a COMO.<br />

Dopo aver concluso la telefonata con VALERIa, COMO telefonava a MARTINO Renato,<br />

che si trovava presso la propria abitazione, al quale diceva che era stato contattato da un<br />

amico di Milano che lo stava raggiungendo e che, pertanto, si sarebbe recato presso il suo<br />

domicilio entro un'ora circa. MARTINO non chiedeva la motivazione di tale incontro non<br />

preventivato, avendo già intuito che COMO aveva bisogno dello stupefacente che lui<br />

custodiva.<br />

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