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sentenza - Linkiesta

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Ne consegue, pertanto, declaratoria di penale responsabilità dell'imputato relativamente al<br />

capo 1) della rubrica.<br />

STAGNO, inoltre, è chiamato a rispondere dei reati di cui ai capi 8), 9) e lO), trattasi della<br />

vicenda di armi che aveva portato all'arresto di Romano Vincenzo.<br />

La colpevolezza dell'odierno imputato risalta da molteplici elementi.<br />

In sintesi:<br />

In data 27/3/09 erano rinvenuti in Milano, nel garage di Viale Sarca 77 armi,<br />

munizioni e veicoli di provenienza furtiva all'evidenza pronti per un impiego<br />

immediato. Nell'occasione veniva arrestato il materiale detentore, ROMANO<br />

Vincenzo, intestatario del box in questione.<br />

Orbene, che la refurtiva e le armi siano quelle in dotazione al clan di Stagno<br />

Antonio era già chiaro nel mese di dicembre 2008, quando STAGNO Antonio dava<br />

indicazioni chiarissime a Romano Vincenzo sullo spostamento della moto Yamaha<br />

- oggetto di sequestro poiché provento di furto, cosÌ come un'altra vettura - da un<br />

garage sito in Giussano in quello sito in Milano in viale Sarca ove verrà<br />

sequestrata-; il fatto che in quello stesso box accanto alla moto sia stato rinvenuto<br />

un vero arsenale è fatto che non era ignoto al capo Antonio STAGNO.<br />

Quest'ultimo infatti dapprima dà indicazioni a ROMANO circa le modalità con<br />

cui effettuare lo spostamento, dettando anche regole di prudenza (" ... non voglio<br />

che cammini tu con luì..."); quindi interloquiscono ROMANO e SANNINO il<br />

quale si allarma poiché - essendogli stato detto da ROMANO che per ordine di<br />

STAGNO la "moto grossa" dovevano prenderla "adesso" - non ha neanche i<br />

guanti, e viene rassicurato dal ROMANO che i guanti li avrebbe trovati nel box.<br />

La mattina del 09.12.2008 il trasferimento dello scooter avviene nei termini<br />

programmati sotto gli occhi del Carabinieri di Seregno, impegnati in un servizio<br />

di opc: ROMANO Vincenzo dopo aver prelevato Sannino si reca con lui a<br />

Giussano presso il suo (di ROMANO) box, da cui i militari vedono quindi uscire<br />

un soggetto (verosimilmente Sannino) a bordo dello scooter di colore grigio tg.<br />

CXl1669, che verrà appunto rinvenuto all'interno del box di Viale Sarca nr. 77 di<br />

Milano unitamente alle armi di cui si tratta in occasione dell'arresto di ROMANO.<br />

Ma la piena conoscenza da parte dell'imputato della presenza delle armi non è<br />

dato ritenuto probabile solo in via induttiva, e, infatti:<br />

in un'altra conversazione intercettata STAGNO fa esplicito riferimento a delle<br />

armi «...omissis STAGNO Antonio: quell'altro che di notte, cazzo... c'hai le<br />

armì...quest'altro perchè apri, ti alzi, (inc.) il frigorifero, poi ti accendi la<br />

televisione alle 4 del mattino,puttana troia, oh...omissis... »;<br />

lo stesso SANNINO, che aveva provveduto al materiale spostamento della moto,<br />

si occupa della custodia delle armi per la cosca, come emerge da una<br />

conversazione "captata" nel corso di un tentativo di chiamata dal telefono di<br />

SANNINO « ...omissis...SINTESI: nessuna risposta. In ambientale si sente Sannino<br />

Sergio che parla con un uomo e la conversazione assume il seguente tenore:<br />

Uomo: Duecento euro ci....(lNC)... SANNINO Sergio: ...(lNC)... Uomo: e niente,<br />

però dobbiamo mettere tutte le pistole prima ....(squillo) ..(lNC)...a livelli di<br />

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