sentenza - Linkiesta

momenti salienti ed essenziali dell'intera vicenda.
Del resto, è lo stesso art. 546 lettera e) c.p.p. che impone al giudice "la concisa esposizione
dei motivi di fatto e di diritto su cui la decisione è fondata" e, vertendosi in ambito di rito
abbreviato, l'art. 442 comma 1 bis c.p.p. specifica che il giudice deve utilizzare gli atti
contenuti nel fascicolo di cui all'art. 416 comma 2, la documentazione di cui all'art. 419
comma 3 e le prove assunte nell'udienza.
Sulla medesima linea si è posta, peraltro, la giurisprudenza di legittimità che in più
occasioni ha ribadito che la sentenza di merito non è tenuta a compiere un'analisi
approfondita di tutte le deduzioni delle parti da prendere in esame dettagliatamente tutte
le risultanze processuali, essendo sufficiente che, anche attraverso una valutazione globale
di quelle deduzioni e risultanze, spieghi, in modo logico ed adeguato, le ragioni del
convincimento, dimostrando che ogni fatto decisivo è stato tenuto presente, sì da potersi
considerare implicitamente disattese le deduzioni difensive che, anche se non
espressamente confutate, siano logicamente incompatibili con la decisione adottata (in tali
termini, Casso Pen., sez. 4", sentenza n. 26660 del 13.05.2011, ma si vedano anche la n. 8411
del 1992 Rv. 191488, n. 8579 del 2003 Rv. 224170 e la n. 24241 del 2010 Rv. 247690).
Ne consegue che, per la ricostruzione del fatto storico, si opererà legittimamente
riferimento alle richieste avanzate dall'ufficio del pubblico ministero, alle ordinanze ed
altri provvedimenti assunti dal Giudice per le indagini preliminari, nonché ai
provvedimenti adottati dal Tribunale del Riesame, oltre che alle memorie difensive
ritualmente autorizzate.
La questione relativa alla incostituzionalità della norma prevista dall'art. 416 bis c.p.
Tale problematica è stata sollevata, in modo a dire il vero abbastanza confuso,
personalmente dall'imputato BARRANCA Cosimo che ha lamentato la incostituzionalità
degli artt. 84 e 416 bis c.p. in riferimento agli artt. lO e 117 Costituzione con riguardo
all'art. 7 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà
personali e 15 del "Patto internazionale", testualmente: "nella parte in cui non
costituiscono azioni e\ o omissioni i reati. Meglio dire, nella parte in cui consentono
condanne anche quando non ci sono azioni ed \ od omissioni, in concreto ossia in
specifico" (vds istanza del 6.11.2011 in atti).
Orbene, così posta la questione appare immediatamente inammissibile ed infondata.
000078