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sentenza - Linkiesta

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Così inquadrati i partecipanti alla riunione tenutasi nella dimora del Pelle, si può passare<br />

alla discussione circa il valore probatorio della lunga conversazione il cui contenuto è stato<br />

sopra riportato.<br />

Gli occupanti della Kia Carnival rievocavano con disappunto il perentorio invito rivolto<br />

nel corso della riunione dallo Strangio al Varca di non intrattenere rapporti con la Perego,<br />

rapporti di sua personale ed esclusiva competenza, posizione non contestata<br />

dall'autorevole ospite, nell'interesse della cosca del quale, e, più in generale delle cosche<br />

della Jonia, Strangio emergeva quale plenipotenziario in Lombardia; la discussione<br />

all'interno della Kia evidenzia anzi come il Pelle avesse cercato di far comprendere al<br />

Varca come fossero da evitare ad ogni costo incomprensioni e contrapposizioni che<br />

avrebbero senz'altro nuociuto all'andamento degli affari delle 'ndrine al Nord. Del tutto<br />

insoddisfatti della presa di posizione di Pelle, il Varca e gli Oppedisano si riservavano di<br />

coinvolgere addirittura nella contesa con Strangio e con un uomo di fiducia del medesimo,<br />

Pavone Andrea, sulla posizione del quale si tornerà e sul quale pure gli occupanti della<br />

Kia non risparmiavano critiche feroci, uno degli esponenti di maggior livello della cosca<br />

dei Pesce, Pesce Vincenzo.<br />

Un dato di fatto è comunque immediatamente ricavabile dalla fondamentale<br />

conversazione testé commentata: Strangio rappresentava al Nord gli interessi della sua<br />

'ndrina e di quella dei Pelle soprattutto presso la società Perego, sulla quale merita ora di<br />

brevemente soffermarsi.<br />

Ebbene, la Perego Costruzioni è certamente stata una delle maggiori imprese edili della<br />

regione: nel gruppo omonimo si sono succedute, a far tempo dal 1991, numerose società, la<br />

Perego Strade s.a.s. di Perego Luigi e fratelli, poi Perego strade s.r.l, la Perego Strade s.r.l.<br />

in liquidazione, la Perego Holding s.p.a. in liquidazione, la Perego Group s.n.c. di Perego<br />

Ivano & C. e, soprattutto, la Perego GeneraI Contractor s.r.l., divenuta la società di punta<br />

del gruppo, titolare di ben sessantaquattro cantieri aperti, oltre che di numerosi contratti<br />

di leasing per autovetture di lusso.<br />

L'informativa del ROS del 31 ottobre 2009 ha dimostrato come la Perego Group di Perego<br />

Ivano & C. detenesse il 51% del capitale, ma come Strangio Salvatore e Pavone Andrea<br />

controllassero, attraverso la Carini società fiduciaria, il 39% delle quote!<br />

Il dato emerso testè è dunque davvero eclatante: la più importante società del gruppo<br />

Perego, leader nel campo dell'edilizia in Lombardia, era una società nella quale la mafia<br />

partecipava direttamente al capitale sociale con una minoranza qualificata, peraltro<br />

suscettibile di espansione, a scapito del 10% detenuto da Brusadelli Fabrizio inizialmente<br />

per conto di altro soggetto di prima grandezza nella 'ndrangheta operante in Lombardia,<br />

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