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sentenza - Linkiesta

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eintegro di MALGERI Roberto, discuteva con LAVORATA Vincenzo della necessità di<br />

tenere tale banchetto in un luogo "sicuro", dove poter "parlare tranquillamente".<br />

In un primo momento i due ragionavano sull'eventualità di effettuare la cena al ristorante<br />

"OASI" di Settimo Milanese, i cui proprietari erano calabresi di Caulonia e dove avrebbero<br />

potuto disporre di una saletta a loro riservata.<br />

PANETTA esternava, però, le sue perplessità in merito, dicendo che all'interno del<br />

ristorante avrebbe potuto esserci qualcuno di altre zone; di fatti i due concordavano<br />

sull'opportunità di vedersi nel capannone di PANETTA.<br />

Quanto emerso da tale telefonata evidenza in maniera chiara il fatto che nell'organizzare<br />

queste c.d. "cene conviviali" gli affiliati fossero soliti adottare tutte quelle cautele<br />

necessarie ad evitare che persone estranee potessero in qualche modo venire a conoscenza<br />

dei contenuti delle loro riunioni.<br />

Altro dato fondamentale che. ha permesso di definire con certezza questi incontri come<br />

summit di 'ndrangheta è rinvenibile nel contenuto di alcune conversazioni registrate a<br />

bordo dell'autovettura in uso a MANDALARI Vincenzo, durante le quali era proprio lo<br />

stesso PANETTA Pietro Francesco che, in diverse occasioni, diceva espressamente che<br />

stava organizzando eventi per concedere doti ad alcuni suoi affiliati.<br />

A tal proposito si riporta qui di seguito un passo dell'ambientale di cui al progr. 1621 del<br />

giorno 29.10.2008:<br />

" ...omissis... PANETTA dice: "non posso venire per questo qua, che siamo la' siamo "alla rete" ho<br />

invitato pure a VINCENZO CAMMARERI, e ho pensato adesso glielo dico pure a enzo (ndr:<br />

inteso Mandalari Vincenzo)" Mandalari gli dice che sarebbe venuto. Panetta dice: "GLI<br />

DOBBIAMO DARE IL "QUARTINO" A MIO FRATELLO (ndr: PANETTA Giuseppe nato a<br />

Grotteria il 16.Dl.1958J A QUESTO DELLE ARANCE PASQUALE, E A PEPPE ALBANESE<br />

QUELLO DEL PULLMAN, ANCHE PERCHE' SONO TRE SETTIMANE CHE ABBIAMO<br />

ORGANIZZATO... omissis... "".<br />

In relazione a quanto sopra, nonché a seguito di quanto emerso nell'ambito delle fasi<br />

organizzative dell'incontro, il 31.10.2008 veniva eseguito un servizio di o.c.p. che<br />

permetteva di documentare che i partecipanti si riunivano in un primo momento presso<br />

l'officina Co.Ve.AI. di Milano via Novara, riconducibile a PANETIA Giuseppe (fratello<br />

di Pietro Francesco), per poi proseguire la serata in via Novara 205 nel vicino ristorante<br />

"La Rete".<br />

Nella conversazione ambientale di cui al prog. 3165 intercettata a bordo dell'autovettura in<br />

uso a MANDALARI Vincenzo (RIT 865/08) era sempre PANETIA a dire che avrebbe<br />

dovuto concedere la dote del "Vangelo" a PELAGI Vincenzo e che avrebbero organizzato<br />

l'incontro presso la sua pizzeria di Ceriano Laghetto.<br />

Significativa è anche la telefonata di cui al progr. n. 500, intercettata sull'utenza n.<br />

339.6629420 (RIT. 851/08) in uso a PANETIA Pietro Francesco, durante la quale FOCA'<br />

Domenico, che utilizzava sempre il classico linguaggio "in codice", chiedeva tra l'altro a<br />

PANETIA se "ha fatto gli Spezzò (soprannome dei FUDA)", intendendo chiaramente dire se<br />

avesse concesso"doti" ai fratelli FUDA.<br />

Nell'occasione PANETTA rispondeva che "... non lo ha ancora fatto ma che lo farà a breve" ,<br />

facendo chiaramente intendere che a breve avrebbe organizzato un incontro per<br />

l'investitura.<br />

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