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sentenza - Linkiesta

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che nell'aprile 2009 egli aveva incontrato il CROCI nei suoi uffici di Barzago e<br />

che in quell'occasione erano presenti due calabresi, Pasquale e Franco, che<br />

invitavano il MATIIOLI a fare un piano di rientro del debito;<br />

che dall'aprile 2009 Franco aveva cominciato a minacciarlo telefonicamente<br />

chiedendo la restituzione del debito nei confronti del CROCI;<br />

che, in particolare, Franco aveva minacciato di ucciderlo e che non avrebbe avuto alcuna<br />

remora a farlo anche se il MATIIOLI si fosse rivolto alle forze dell'ordine;<br />

che egli si era spaventato perché aveva appreso che Franco era una persona pericolosa che<br />

aveva avuto problemi con la giustizia in ambiti criminali di rilievo;<br />

che le minacce ricevute gli avevano creato gravi disagi in ambito familiare, perché sconosciuti<br />

si erano presentati in casa ed avevano chiesto di lui alla moglie; questa, spaventata, lo aveva<br />

invitato ad andarsene di casa, temendo che potesse essere fatto del male a lei e alla<br />

famiglia;<br />

che egli, da allora, era senza fissa dimora e dormiva in macchina, in stazione e, talvolta, in<br />

pensione se concludeva qualche affare;<br />

che nel settembre 2009 aveva incontrato il CROCI e Franco in un bar a Seregno in prossimità di<br />

una Stazione dei Carabinieri ed anche in quell'occasione Franco lo aveva minacciato<br />

dicendogli: "io ti ammazzo anche qui davanti";<br />

che dai dialoghi avuti con Franco egli aveva recepito che CROCI era debitore nei suoi<br />

confronti e che per far fronte a tale debito avesse necessità di incassare il suo debito;<br />

che nel maggio 2009 il CROCI lo aveva invitato a mettersi in contatto con Pasquale e<br />

Franco avvertendolo che si trattava di persone pericolose; .<br />

che, pur di non avere più a che fare con Franco (CRIVARO), gli aveva comunicato che<br />

sarebbe stato disposto a pagare una somma superiore ai 125.000.000 euro da lui<br />

effettivamente dovuti;<br />

che VARCA Pasquale e CRIVARO Franco gli avevano chiesto di entrare in società con lui<br />

in relazione ad affari di natura immobiliare e che poi egli aveva accettato di firmare delle<br />

cambiali postdatate per rientrare del debito;<br />

che il 23.12.2009 CRIVARO aveva minacciato di nuovo di ucciderlo anche se si fosse<br />

rivolto alla giustizia;<br />

che non sapeva spiegare perché il CROCI lo ritenesse debitore della somma di euro<br />

168.000,00 e non della somma di euro 125.000,00 per la quale egli si riconosceva responsabile in<br />

via solidale.<br />

La vicenda fin qui sinteticamente descritta è stata ricostruita tramite le intercettazioni delle<br />

utenze degli interessati, riportate per esteso nella richiesta del P.MP nonché grazie agli<br />

interrogatori testé ricordati.<br />

Le risultanze suffragano adeguatamente la sussistenza di un grave quadro probatorio a<br />

carico di VARCA e CROCI per il solo reato di estorsione, peraltro da riqualificare nella<br />

forma tentata, atteso che, come emerge con chiarezza dalla lettura degli atti, gli attuali<br />

accusati non erano riusciti a procurarsi l'ingiusto profitto.<br />

17 Vedo Pago 620 e segg.<br />

23<br />

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