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sentenza - Linkiesta

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acchiappano a te...ma acchiappano a me il primo...(incompr.)...e poi ci si dice...nel<br />

mirino c'è tizio...caio e sempronio..."<br />

- auspicavano un incontro chiarificatore per evitare che la situazione di attrito potesse<br />

degenerare. A questo proposito Pasquale VARCA citava, come esempio da seguire, il<br />

comportamento dei suoi paesani (ndr. ARENA e NICOSCIA) che, dopo efferati<br />

omicidi reciproci, avevano messo fine ad una sanguinosa guerra ritornando ad essere<br />

alleati "...è vero?... siamo tutti (in c)... ci dobbiamo trovare a questo tavolo.. e<br />

guardarci negli occhi come si sono guardati i paesani miei (inteso di Isola di Capo<br />

Rizzuto ndr)...che fino a due mesi prima.... si ammazzavano e si scannavano.. e poi si<br />

sono messi tutti ad un tavolo... ed hanno parlato tutti insieme... che si sono seduti ad<br />

un tavolo tu pensa che venti giorni prima hanno ammazzato ad uno e dopo... dopo<br />

due mesi quando invece hanno parlato... perché... due sono le cose... se non muoiono<br />

questi.. questi.. discorsi li possiamo fare/"<br />

Pasquale VARCA effettuava ulteriori viaggi in Calabria, sempre alla ricerca di una<br />

soluzione.<br />

Il 14 dicembre 2009 il rientro a Erba di Pasquale VARCA e Aurelio PETROCCA era<br />

caratterizzato da un'importante acquisizione ambientale, registrata all'interno dei locali<br />

del maneggio.<br />

Pasquale VARCA, infatti, convocava Michele OPPEDISANO cl..'69 per renderlo edotto<br />

dell'esito negativo degli incontri avuti nei giorni precedenti in Calabria, ed in particolare<br />

della situazione d'attrito con il cugino di quest'ultimo - Michele OPPEDISANO cl.'70.<br />

La conversazione, avvenuta alla presenza di Aurelio PETROCCA e Francesco RULLO,<br />

sostanzialmente aggiungeva nuovi particolari a quanto già acquisito nei dialoghi<br />

intercettati all'interno dell'autovettura del PETROCCA nelle fasi immediatamente<br />

successive agli incontri e duran.te il viaggio di ritorno, contestualizzando, ancora una volta,<br />

la comune appartenenza dei soggetti coinvolti nella vicenda alla 'ndrangheta.<br />

In conclusione, alla stregua delle predette, inequivocabili emergenze investigative,<br />

attestanti la piena intraneità di Michele OPPEDISANO cl.'69 anche al mondo<br />

,ndranghetitico lombardo, ed il suo ruolo all'interno della locale di Erba, per i cui specifici<br />

interessi - economici e non - si era attivamente prodigato, appare pienamente provata la<br />

sua partecipazione al sodalizio criminale di cui al capo 1) dell'imputazione.<br />

Le generiche argomentazioni svolte sul punto dalla difesa peraltro risultano del tutto<br />

inadeguate a bilanciare le risultanze investigative, fondate - come si è visto - su elementi<br />

ben più solidi della mera frequentazione legata al· vincolo di parentela ed ai rapporti di<br />

affari.<br />

VARCA Francesco<br />

Figlio del capo locale VARCA Pasquale, tenuto in grande considerazione dal padre con cui<br />

collaborava attivamente nelle principali attività condotte dal sodalizio, e in particolare:<br />

prendeva parte alla fase logistica ed operativa della latitanza dei catturandi Paolo<br />

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