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!!!!MITI,!S&GNI!E!MISTE*I
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spirituali che si possono 4iusta@ente considerare universal@ente validi, non piZ Xor@ule
provinciali, creaVioni di un solo Xra@@ento della storia, @a atte44ia@enti che osere@@o
deXinire ecu@enici.
Motre@@o tuttavia do@andarci8 se il dialo4o con le spiritualitY eitraeuropee conduce alla
se@plice riscoperta di alcune Xonti di@enticate o trascurate della nostra spiritualitY, perché
cercare cos_ lontano, perché interro4are 4li indZ, 4li SXricani, 4li .ceaniani^ 1ispondia@o
ripetendo che il nostro @o@ento storico ci oGGli4a a co@prendere le culture non europee e a
@antenere il dialo4o con i loro rappresentanti autentici. S44iun4ia@o che il @uta@ento della
prospettiva spirituale sXocia in una inconsueta e conXortante ri4eneraVione proXonda del
nostro essere inti@o. Vo4lia@o concludere la nostra esposiVione con una storia chassidica che
illustra @iraGil@ente il @istero dell'incontro. (' la storia del raGGino (isir di Cracovia, che
l'indianista geinrich hi@@er ha riesu@ato dai jlhassidische Htcherj di Martin HuGer. Il pio
raGGino (isir di Cracovia eGGe un so4no che 4li in4iun4eva di andare a Mra4a dove, sotto il
4rande ponte che conduce al castello reale, avreGGe scoperto un tesoro nascosto. Il so4no si
ripeté per tre volte e il raGGino si decise a partire. Srrivato a Mra4a, trovb il ponte, @a
4uardato 4iorno e notte da sentinelle, sicché (isir non osb scavare. Moiché continuava ad
a44irarsi nei dintorni, attirb l'attenVione del capitano delle 4uardie che 4li do@andb
a@aGil@ente se avesse s@arrito [ualcosa. Con se@plicitY il raGGino 4li raccontb il suo so4no.
L'uXXiciale scoppib a ridere8 9.hx, poverettoxB, 4li disse, 9tu hai consu@ato le suole a
percorrere tutto [uesto ca@@ino se@plice@ente per un so4no^ ]uale persona ra4ionevole
credereGGe a un so4no^B. Snche l'uXXiciale aveva sentito una voce in so4no8 9Mi parlava di
Cracovia e @i ordinava di andare la44iZ e di cercare un 4rande tesoro nella casa di un
raGGino di no@e (isir, (isir Xi4lio di serel. Svrei dovuto scoprire il tesoro in un an4olo
polveroso dov'era sepolto, dietro la stuXaB. Ma l'uXXiciale non aveva prestato Xede alle voci
intese in so4no8 era una persona ra4ionevole. Il raGGino s'inchinb proXonda@ente, lo rin4raVib
e si aXXrettb a ritornare a Cracovia. -cavb nell'an4olo aGGandonato della casa e scopr_ il tesoro
che pose Xine alla sua @iseria.
9Cos_ dun[ueB, co@@enta geinrich hi@@er, 9il vero tesoro, [uello che pone Xine alla nostra
@iseria e alle nostre prove, non A @ai @olto lontano, non A necessario cercarlo in un paese
straniero, @a 4iace sepolto ne4li an4oli piZ riposti della nostra casa, cioA del nostro essere. n
dietro la stuXa, dietro il centro che dY vita e calore e che 4uida la nostra esistenVa, dietro il
cuore del nostro cuoree purché sappia@o scavare. Ma, per un Xatto strano e costante,
scoprire@o il si4niXicato della voce interiore che 4uida la nostra ricerca soltanto dopo un pio
via44io in una re4ione lontana, in un paese straniero, in una terra nuova. S [uesto Xatto
strano e costante se ne a44iun4e un altro8 colui che ci rivela il senso del nostro @isterioso
via44io interiore deve anch'e4li essere uno straniero, di un'altra Xede e di un'altra raVVaB.
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