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La Buona Scuola

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Per rendere possibili questemisure, occorrono interventi adiversi livelli.Da un lato, servono risorse. Ilcosto minimo per rendere obbligatorial’alternanza negliIstituti Tecnici e Professionali èpari a circa 100 € a studente. Ciòsignifica che per far diventarel’alternanza immediatamenteaccessibile a tutti gli studentidegli Istituti Tecnici in tuttaItalia occorre passare dagli 11milioni di € stanziati nel 2014 a75 milioni. Una somma aggiuntivadovrebbe essere previstaper estendere l’obbligo nei Professionali,arrivando a circa 100milioni di € all’anno.Le risorse non sono di per sésufficienti. Serve coinvolgerepiù attivamente le aziende, affinchési sentano fin dall’inizioparte integrante della filieraistruzione-orientamento-lavoro.Non si parlerà più di alternanza,ma di “formazione congiunta”tra la classe e il luogodi lavoro, tra la scuola e l’impresa.Le imprese e la scuolaco-progettano, in coerenzacon lo sviluppo delle filiereproduttive, percorsi pensatiper durare nel tempo.Offrire percorsi di formazionecongiunta deve diventare piùsemplice per le imprese cheaprono le porte ai ragazzi, eliminandoil più possibile vincoli burocraticiche pesano da un latosulla scuola e dall’altro sull’impresarendendo molto spessooggi lento e farraginoso il dialogo.Inoltre, questi saranno accreditatiper il loro investimento,e a questo riconoscimentopotranno essere collegati anchedegli incentivi economici (siveda al Capitolo 6).A questi interventi il Governointende anche associare unaforte rete di accordi bilateralicon associazioni professionalie organizzazioni datoriali, conpubbliche amministrazionied enti del terzo settore, maanche con istituzioni culturali– un accordo concluso con ilMinistero per i Beni Culturaliha già posto le basi per questastrada – con centri di ricercae incubatori, con associazionie fondazioni, per allargare lepossibilità di esperienze di alternanzanel campo della culturae dell’innovazione.Da ultimo, dobbiamo allargarei nostri orizzonti. I nostri giovanisi sono ritrovati a crescerein un continente senza doganené frontiere, e il loro orizzontenon può che essere l’Europa.Hanno attribuito a Jean Monnetla frase “se avessi dovutoricominciare daccapo [l’integrazioneeuropea], sarei partitodall’istruzione”. Non importache la citazione sia aprocrifa omeno. Certamente vale ancoraoggi, e forse vale più oggi di cinquant’annifa.È quindi necessario puntaresulla diffusione dello strumentoErasmus+, anche esoprattutto per l’alternanzascuola–lavoro. Grazie aquesta opportunità di mobilitàinternazionale, anche gli studentihanno l’occasione di miglioraresignificativamente leabilità comunicative, praticandolesul lavoro: la pratica dellalingua straniera in un contestolavorativo e di studio è il modopiù efficace per arrivare a padroneggiarla.109

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