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La Buona Scuola

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Abbiamo iniziato occupandoci in dettaglio dei docenti, perché sappiamobene che gran parte delle azioni contenute in questo Pianoresterebbero lettera morta senza meccanismi nuovi di, formazione,reclutamento e valorizzazione professionale in grado di assicurareche in classe vadano i migliori formatori che il Paese è in grado di offrire.Questo cambiamento puòrealizzarsi solo a una condizione:che la scuola rivedaradicalmente il modo incui funziona. In altre parole:dobbiamo realizzarepienamente l’autonomiascolastica.Per attuarla disponiamoformalmente già di (quasi)tutte le norme necessarie.Ma non siamo stati capaci,negli anni, di attuarle,dotando le scuole (e ilsistema scolastico nellasua interezza) di strumentiappropriati di gestione,valutazione, governance ecircolazione delle informazioninecessarie per darealle scuole gambe propriesu cui camminare. Anzi,abbiamo fatto spesso l’esattocontrario.Un esempio? Per un liceoè già possibile, in teoria,cambiare fino al 30% delpiano di studi dell’annoscolastico. <strong>La</strong> norma richiedeche questa quota orariasia gestita utilizzandol’organico di cui l’istituto èdotato oppure attraversodocenti non nell’organicodella scuola, retribuiti conrisorse accessorie. Nellagran parte dei casi, tuttavia,le scuole non hanno ifondi per remunerare docentiesterni alla scuola,mentre quelli interni hannoorari rigidi e competenzenon riconvertibili. <strong>La</strong>norma dunque esiste, macome spesso accade, nonla si può attuare.62

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