1 2DATI APERTIPrima di tutto, si tratta di aprirela scuola nel suo potenzialedi patrimonio informativopubblico: la scuola è la piùgrande rete pubblica del Paese,un patrimonio straordinario diconoscenza.Per capire quanto questa aperturasia importante, proviamoad immaginare un dibattitopubblico continuo sulla scuolache sia informato, basato suifatti che i dati raccontano, enon solo su opinioni, impressioni,speranze, paure. Sarebbemolto più di un dibattito. Sarebbela perfetta integrazionedel processo di miglioramentodi cui abbiamo parlato in precedenza.O ancora, immaginiamocome, a partire dalle informazioniche raccogliamo ognianno, questa creatività possasprigionarsi in diverse forme:una competizione di creativitàtra studenti, un momento in cuiamministrazione e comunitàdi pratica si incontrano per riprogettareinsieme un serviziopubblico. Il Ministero lavoreràper fare in modo che già entrola fine dell’anno sia pubblicatauna parte quantitativamentee qualitativamente molto rilevantedi dati raccolti per scopiamministrativi e gestionali.Questi saranno pubblicati informato aperto e con la maggioregranularità possibile. Nonè un lavoro semplice, perché lenostre banche dati non eranostate costruite, nel tempo, peressere pubbliche. Ma il tempodi aprire il Ministero è arrivato.IMPARARE A CAPIRE E ADUSARE I DATI DELLA SCUOLAPer aumentare l’impatto dell’apertura,lanceremo in autunnoil primo hackathonsui dati del Ministero, dallestanze del Ministero. Saràorganizzato in collaborazionecon tutte le comunità che costruisconoconsapevolezza econoscenza sul valore dei datiaperti. Dobbiamo aumentarela comprensione e l’utilizzo deinostri dati, perché non esistetrasparenza fine a se stessa,e non si realizzano efficienzesenza coinvolgere in manieracredibile studenti e mondo dellascuola, esperti, cittadini, imprese,giornalisti. Per l’hackathon,a partire dal rilascio didati del Ministero, in 24 ore silavorerà – e i nostri ragazzi sarannoprotagonisti – alla creazionedi applicazioni: una app,un nuovo servizio ai cittadini,una visualizzazione interattiva.80
Saranno inoltre coinvolte tantealtre amministrazioni, compresil’Istat e il Garante per la Privacy.Tutti hanno l’esigenza difare comprendere i propri dati,le sfide di bilancio, di amministrazione,di policy. Il MIURha il desiderio di coinvolgere iragazzi in quella che diventeràa regime una Data School nazionale.Perché lavorare con idati è una competenza chiavedel nostro tempo, e utilizzarliper produrre inchieste, storie,visualizzazioni i modi miglioriper applicarla.3DA PIATTAFORME A SERVIZIPER LA SCUOLA, CON ICITTADINI:<strong>Scuola</strong> in Chiaro 2.0I dati non parlano da soli. Apriree pubblicare dati o comunicareinformazioni sulla scuola portacon sé sfide legate al loro racconto,comprensione, confronto,e contestualizzazione: in pocheparole, al design dei servizipubblici stessi.Il MIUR metterà a disposizioneuna piccola parte delle proprierisorse per organizzare premilegati al design innovativo deiservizi, coinvolgendo creativi,studenti, docenti e il personaledella scuola. Utilizzare lemoderne soluzioni del designdi servizi sarà centrale nellosviluppo di piattaforme essenzialiper il rapporto con i cittadini,come <strong>Scuola</strong> in Chiaro,già utilizzata da ogni famigliaItaliana per l’iscrizione onlinedei propri figli. <strong>La</strong> nuova “<strong>Scuola</strong>in Chiaro 2.0” sarà la vetrinadi ogni scuola verso l’esterno,e allo stesso tempo supportoai processi gestionali da partedegli uffici amministratividi ogni scuola. Vogliamo chela nuova piattaforma restituiscala storia più completa, diagiustizia alle tante informazioniraccolte nel sistema gestionaledel Ministero e sia lamigliore esperienza possibileper chi voglia conoscere megliola scuola - genitori per iscriverei propri figli, professionistiper collaborare, ad esempio.81
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Progetto Grafico Lucia Catellani |