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La Buona Scuola

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tratto. Al docente va offertal’opportunità di: continuare ariflettere in maniera sistematicasulle pratiche didattiche;di intraprendere ricerche; divalutare l’efficacia delle praticheeducative e se necessariomodificarle; di valutare le proprieesigenze in materia di formazione;di lavorare in strettacollaborazione con i colleghi, igenitori, il territorio.Esiste infatti il rischio che lenuove funzioni legate all’autonomiaabbiano distolto l’attenzionedal compito specificodella professionalità che è, esempre resterà, la relazione conlo studente. Dobbiamo per questo,prima di ogni altra cosa, valorizzarei docenti che ritengonoprioritario il miglioramentodella qualità dell’insegnamento/apprendimentoattraverso illavoro in aula.Per fare questo, bisogna rendererealmente obbligatoriala formazione, e disegnareun sistema di Crediti Formativi(CF) da raggiungere ogni annoper l’aggiornamento e da legarealle possibilità di carriera ealla possibilità di conferimentodi incarichi aggiuntivi (vediCapitolo 3). Questa formazioneobbligatoria non potrà esserecalata dall'alto, ma dovrà esseredefinita a livello di Istituto.Inoltre, la nuova formazionepermanente dovrà fondarsi sulsuperamento di approcci formativia base teorica, e dovràessere mutata invece in un modelloincentrato sulla formazioneesperienziale tra colleghi,attraverso la creazione diuna rete di formazione permanentedei docenti.<strong>La</strong> nuova formazione farà levasu quattro elementi fondamentali.Anzitutto il ruolo centrale deidocenti nel coordinamento, perchéun docente è il formatore piùcredibile per un altro docente.Secondo, la valorizzazionedelle associazioni professionalidei docenti.Terzo, la centralità di reti discuole per raggiungere ogni docentee l’identificazione di polia livello regionale, su cui concentrarepartenariati di ricercaper l’innovazione continua.Quarto, il ruolo cruciale riconosciuto,all’interno della singolascuola, agli “innovatori naturali”,che dovranno avere lapossibilità di concentrarsi sullaformazione, e che saranno premiaticon una quota dei fondiper il miglioramento dell’offertaformativa che verrebbe vincolataall’innovazione didattica ealla capacità di miglioramento,valutata annualmente.Questa nuova impostazionepermetterà anche di agevolarealcuni dei momenti organizzativi– dal controllo qualità e certificazionedegli enti che oggierogano la formazione, all’individuazionedei momenti piùopportuni per organizzare i momentidi formazione in funzionedelle esigenze della didattica.Le reti di scuole, poi, in partegià esistenti, devono essereorganizzate in modo che sianoinclusive (tutte le scuole appartengonoad una rete) e trasversali(al suo interno la retecomprende scuole di ogni ciclo).Infine, un’attenzione particolare,ma coerente con la nuovaimpostazione prevista qui sopra,merita la formazione deidocenti al digitale. L’attuazionedi una didattica integrata,moderna e per competenze sibasa sulla necessità di offrire aidocenti gli strumenti necessariper sostenerli nelle loro attivitàdidattiche e progettuali. Occorreorganizzare, riconoscere e valorizzarei molti progetti e le reti didocenti già coinvolte sul tema.Queste reti hanno bisogno di sostegnocontinuo e di punti di riferimento,anche e soprattutto alivello regionale e nazionale, persostenere e dare continuità allepratiche di innovazione didattica.Le reti di scuole individuerannoun docente di riferimento perogni rete: tale docente catalizzatoresarà referente per i propri colleghie loro sostegno per le pratichedi innovazione didattica.47

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