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La Buona Scuola

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interazione con la piattaformaitalia.code.orgcompletare"one hour of code"completare percorso20 lezioni2014/20152015/20162016/201730% 35% 40%15% 20% 25%2% 5% 9%Serve quindi un piano nazionaleche consenta di introdurreil coding (la programmazione)nella scuola italiana.A partire dalla primaria:vogliamo che nei prossimi treanni in ogni classe gli alunniimparino a risolvere problemicomplessi applicando lalogica del paradigma informaticoanche attraverso modalitàludiche (gamification).A partire dall’autunno, dopoStati Uniti e Inghilterra, lanceremoin Italia l’iniziativa Code.org, aggregando associazioni,università e imprese, in unagrande mobilitazione per portarel’esperienza nel maggiornumero di scuole possibili.Come sollecitiamo i ragazziad essere “produttori digitali”nella scuola secondaria?Il punto di arrivo sarà promuoverel’informatica per ogni indirizzoscolastico. Fin dal prossimoanno, vogliamo attivare unprogramma per “Digital Makers”,sostenuto dal Ministeroe anche da accordi dedicati conla società civile, le imprese, l’editoriadigitale innovativa. Concretamente,ogni studente avràl’opportunità di vivere un’esperienzadi creatività e di acquisireconsapevolezza digitale,anche attraverso l’educazioneall’uso positivo e critico dei socialmedia e degli altri strumentidella rete. E imparando ad utilizzarei dati aperti per raccontareuna storia o creare un’inchiesta,oppure imparando a gestire almeglio le dimensioni della riservatezzae della sicurezza in rete,o ancora praticando tecnichedi stampa 3D. Questo servirà arafforzare le ore di Tecnologia edi Cittadinanza e Costituzionenella scuola secondaria di primogrado, quelle di Informaticanei licei scientifici e negli istitutitecnici e professionali, promuovendoinoltre la contaminazionecon ogni altra disciplina.Non sarà un’iniziativa calatadall’alto. Sosterremo un’azionedi coinvolgimento territoriale,attraverso cui porteremole migliori esperienzegià sperimentate nella scuoladove ancora non ci sono. Perchégli innovatori in Italia, nellascuola e vicino alla scuola,sono tanti. Vogliamo incoraggiareanche tutte le principaliamministrazioni pubbliche acollaborare, ad esempio attraversoi loro dati e le loro attività,nel costruire percorsi pertemi chiave per i nostri ragazzi.C’è poi un’altra lingua che conosciamomale e di cui parliamoancora meno.I dati di un’indagine Ocse, chenel 2012 ha coperto quasi 20 paesie un campione di quasi trentamila quindicenni, ci raccontanoche l’analfabetismo finanziariodei nostri ragazzi tocca livellipreoccupanti, con oltre la metàdegli studenti che si attestanosu un livello di comprensione deimeccanismi economici e finanziariben al di sotto della mediadei paesi europei monitorati.Nel sistema italiano oggi mancaun vero indirizzo di liceoeconomico: l’opzione economico-socialerappresenta un’articolazionenel percorso delliceo delle scienze umane, macorre il rischio di non essereadeguatamente valorizzata acausa di una non piena autonomia.È per questo necessarioprocedere da un lato ad unamodifica ordinamentale per lavalorizzazione delle disciplineeconomiche anche all’internodel percorso dei licei scientificoe classico. Dall’altro, a tenderel’economia deve essere unadisciplina accessibile aglistudenti di tutte le scuole disecondo grado.Anche in questo caso l’immissionein ruolo di docenti dalle GAEpuò aiutare a colmare questovuoto: la presenza negli organicifunzionali di docenti di classi diconcorso affini all’economia (e,allo stesso modo, al diritto) permetteràdi estendere la progettualitàsui temi economici.97

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