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26-29 Novembre 2008 Chieti- Pescara - Salute per tutti

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XVIII Congresso Nazionale Società Italiana di Urologia Oncologicadittori indipendenti di linfocele sintomatico con una odds ratiodi 1.1181 e di 1.0873 rispettivamente. L’età cut off <strong>per</strong> avere unincremento di incidenza significativo di linfocele sintomatico, dal2.7% al 7.8%, è 65 (p 0.05), il numero di linfonodi, d al 3.6 al11%, è 17 (p 0.02). Ci vogliono almeno 9 linfonodi rimossi <strong>per</strong>raggiungere una differenza statisticamente significativa nelnumero di linfonodi positivi dal 3% al 12.4% (p 0.02) .Conclusioni: L’incremento di linfonodi rimossi aumenta l’incidenzadi linfocele sintomatico, contemporaneamente aumenta ilnumero di pz pN+. Dato l’indubbio beneficio della linfadenectomia,specialmente nei pz a rischio intermedio alto, <strong>per</strong> ridurrel’incidenza di linfocele sintomatico è in fase di studio nel nostrocentro una tecnica di linfadenectomia, eseguita dopo la prostatectomiaradicale, <strong>per</strong> via trans<strong>per</strong>itoneale (finestra di <strong>per</strong>itoneo)(Tabelle 1 e 2).Abstract n. 116 COMUNICAZIONE (sessionedel <strong>26</strong>/11/<strong>2008</strong>, Comunicazioni Vescica)APPLICAZIONE CLINICA DI UN PREDITTORE MULTIGENI-CO PER LA RECIDIVA IN PAZIENTI CON NEOPLASIAVESCICALE SUPERFICILE DI ALTRO GRADOIntroini C., Naselli A., Pfeffer U., Spina B., Puppo P.Istituto Nazionale <strong>per</strong> la Ricerca sul Cancro, IST, GenovaIntroduzione: Le neoplasie su<strong>per</strong>ficiali di alto grado sono altamentemaligne, indifferentemente dall’invasione della laminapropria (Ta o T1). La sopravvivenza cancro specifica a lungo termineè del 40%. Al momento attuale non esiste alcun marcatoreclinico, patologico o molecolare in gradi di predire in modo soddisfacentequali di queste neoplasie recidiveranno dopo un ciclodi induzione e mantenimento con BCG. Considerando che lasopravvivenza dopo cistectomia radicale è significativamentemaggiore quando eseguita in stadio clinico T1 piuttosto chequando si attende la progressione a neoplasia mioinvasiva, anchea parità di stadio patologico, è evidente che sa<strong>per</strong>e quali pazientirisponderanno alla terapia conservativa sarebbe di grande utilità<strong>per</strong> selezionare pazienti, specialmente i più giovani, da candidarea cistectomia radicale precoce. La tecnologia degli arraynegli ultimi anni, <strong>per</strong>mettendo di analizzare contemporaneamenteanche centinaia di geni, ha consentito di sviluppare nuovimarcatori prognostici che hanno spesso avuto <strong>per</strong>formancesu<strong>per</strong>iore ai classici modelli basati su parametri clinici e patologiciin diversi campi dell’oncologia umana. Il gruppo danese diDryskjot ha sviluppato un array in grado di predire la progressionedi stadio in una popolazione di circa 400 pazienti con neoplasiavescicale prevalentemente di basso grado. Considerandoche la recidiva è un elemento indispensabile alla progressione,abbiamo utilizzato questo array <strong>per</strong> predire la recidiva nelle neoplasievescicale esclusivamente di alto grado.Materiali e Metodi: Lo studio è stato condotto dopo approvazionedalla commissione etica locale e dopo aver ottenuto un consensoinformato scritto da ciascun partecipante. Sono stati selezioninel bienno 2005 – 2006 pazienti con primo episodio dineoplasia vescicale resecabili completamente.Il patologo in sala o<strong>per</strong>atoria ha prelevato da ciascun pazienteuna quantità di materiale sufficiente <strong>per</strong> l’analisi ma non tale dacompromettere il successivo esame patologico. I pazienti conneoplasie risultate poi in stadio cTa o 1 e di altro grado sonostati sottoposti a rebiopsia profonda nella sede/i della pregressaresezione e biopsie random di mucosa apparentemente sana.Solo i casi in cui non era presente neoplasia residua e in cui dalmateriale conservato è stato possibile estrarre il DNA con successo,sono stati inclusi nello studio e sottoposti a un trattamentodi induzione con BCG seguito da mantenimento con 1instillazione mensile <strong>per</strong> 12 mesi. I pazienti sono stati seguiticon cistoscopia, citologia urinaria ogni 3 mesi e TAC con MdCe riscostruzione della alte vie urinarie ogni anno. La sopravvivenzalibera da recidiva è stata registrata in un apposito database.Risultati: 101 pazienti sono stati sottoposti a resezione transuretrale,macroscopicamente completa, <strong>per</strong> neoplasia primariapapillare della vescica nel 2005 – 2006. 31 avevano neoplasiasu<strong>per</strong>ficiale di alto grado. 30 non avevano neoplasia residua allarebiopsia. I 24 casi su 30 (80%) in cui è stato possibile estrarre ilDNA hanno costituito il gruppo di studio. Si tratta di 20 uominie 4 donne di età mediana di 71 anni, range 49 – 87. A un followup mediano di 7 mesi, range 3 – 25, 11 pazienti sono recidivati(45%). Nessun caso di progressione è stato segnalato. Il clusteringgerarchico dei campioni basato sull’espressione dei 42 genidopo la normalizzazione sulla media aritmetica dei 3 geni housekeepingha <strong>per</strong>messo di costituire 3 gruppi che contenevanorispettivamente il 20% (2 di 10) il 70% (7/10) e il 50% (2 di 4)di casi con recidiva rispettivamente. La regressione di Cox multivariataè stata utilizzata <strong>per</strong> creare un modello contente x geni,ciascuno con un score specifico. La mediana dello score cumulativoè stata utilizzata <strong>per</strong> assegnare a ciascun paziente un basso oalto rischio di recidiva nell’ambito della popolazione di studio. Ipazienti nella classe ad alto rischio avevano un probabilità pari a19 volte quello della classe a basso rischio di sviluppare una recidiva(p .0003 Log rank test)Conclusioni: I risultati preliminari suggeriscono che il predittoremultigenico da noi studiato sia in grado di individuare qualipazienti con neoplasia su<strong>per</strong>ficiale di alto grado sottoposti a trattamentoconservativo con BCG recidiveranno.Abstract n. 117 POSTER (sessione del 28/11/<strong>2008</strong>,Presentazione poster Miscellanea 2)ESPERIENZA PRELIMINARE CON L’UTILIZZO ENDOVE-SCICALE DI GEMCITABINAIntroini C., Raggio M., Timossi L., Naselli A.Istituto Nazionale <strong>per</strong> la Ricerca sul Cancro, IST, GenovaIntroduzione: La gemcitabina è una promettente molecola antitumorale,con un ampio spettro di attività, che è stata s<strong>per</strong>imentatain diversi studi di fase I o II applicati a serie di pazienti conneoplasia vescicale su<strong>per</strong>ficiale. Riportiamo la nostra es<strong>per</strong>ienzainiziale con il farmaco.Materiali e Metodi: Alla fine del 2006 abbiamo iniziato a utilizzarela gemcitabina <strong>per</strong> la profilassi delle recidive di neoplasiavescicale su<strong>per</strong>ficiale. Per ogni instillazione, 2 g di farmaco (2 flaconida 1 g) sono stati diluiti con fisiologica a costituire 50 mL disoluzione. Per l’induzione abbiamo previsto 6 instillazioni acadenza settimanale. Nei pazienti con neoplasia su<strong>per</strong>ficiale dialto grado (classificazione WHO 2004), al termine dell’induzioneè stato sistematicamente eseguito una cistoscopia in narcosicon resezione di lesioni recidive o, in assenza di recidive, conbiopsie random di mucosa apparentemente sana. Nei pazienticon neoplasia di basso grado (classificazione WHO 2004), al terminedell’induzione è stata eseguita sistematicamente una cistoscopiaambulatoriale. I pazienti senza evidenza macroscopica e/opatologica di neoplasia sono stati sottoposti a una terapia di mantenimentocon 6 instillazioni a cadenza mensile. Dopo la cistoscopiail follow up è stato eseguito secondo i l rischio di progressione.Le indicazioni alla terapia con gemcitabina sono state 1) pazienticon neoplasia di alto grado dopo fallimento con BCG e intenzionatia preservare la vescica (indicazione A) 2) pazienti con neoplasiadi alto grado in di età maggiore di 75 anni e/o con indice dicomorbidità di Charlson maggiore o uguale a 3 (indicazione B) 3)pazienti con primo episodio o recidiva di neoplasia vescicale, naif<strong>per</strong> ogni tipo di terapia, di basso grado (indicazione C).Abbiamo valutato la sopravvivenza libera da recidiva stimata a 1anno con le curve di Kaplan Meyer <strong>per</strong> l’intero gruppo di studioe <strong>per</strong> ciascun tipo di indicazione.Archivio Italiano di Urologia e Andrologia <strong>2008</strong>, 80, 3, Supplemento 1 103

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