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26-29 Novembre 2008 Chieti- Pescara - Salute per tutti

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XVIII Congresso Nazionale Società Italiana di Urologia OncologicaTabella 1.Prima della correzione (mm)Residuo dopo la correzione (mm)Min Max Media d.s. Min Max Media d.s.LAT -14 16 -0,24 4,33 -2 3 -0,35 1,23LONG -12 13 1,13 3,96 -4 1 -0,69 1,18VERT -30 17 -1,24 6,27 -2 5 0,09 1,81Tabella 2.Grado Urinaria % Rettale %0 6 27.3 18 81.81 12 54.5 4 18.22 4 18.2 0 03 0 0 0 04 0 0 0 0tot 22 100 22 100di 2,5 Gy (BED3 = 128,3 Gy3); tecnica 3D conformazionale +IGRT. Nei pazienti a rischio intermedio il CTV1 è rappresentatodalla prostata. Il CTV2 dalle vescicole seminali. CTV1 = 70 Gy in28 frazioni di 2,5 Gy (BED3 = 128,3 Gy3). CTV2 = 60 (59,92) Gyin 28 frazioni di 2,14 Gy (BED3 = 102,7 Gy3). Trattamento condottocon tecnica IMRT + IGRT. 24 pazienti hanno iniziato il trattamento(8 in attesa), 22 di questi lo hanno terminato (2 in corso).Sul campione di pazienti che hanno concluso la radioterapia èstata effettuata una valutazione delle correzioni 2D del set-up sullabase dell’algoritmo automatico di sovrapposizione dei marker. Gliscostamenti prima e dopo la correzione del set up sono stati valutatisu tre assi: sinistra-destra (LAT); cranio-caudale (LONG); antero-posteriore(VERT) in concordanza con gli spostamenti del lettinodi trattamento (Tabella 1).La tossicità acuta è stata valutata con la scala RTOG modificata inTabella 2.Conclusioni: L’impiego di re<strong>per</strong>i fiduciali associati a moderne tecnichedi IGRT consentono di contenere le dosi alla vescica ed alretto entro limiti tali da garantire un’ottima tolleranza acuta anchein trattamenti ipofrazionati. Benché le sequele tardive rimanganoda verificare esistono le premesse, confortate dalla letteratura, <strong>per</strong>una buona tolleranza tardiva. Ipofrazionamenti più aggressividovrebbero essere sottoposti al vaglio di una s<strong>per</strong>imentazione. Unmoderato ipofrazionamento può essere impiegato nella praticaquotidiana, se associato a moderne tecniche IGRT.Abstract n. 98 POSTER (sessione del 27/11/<strong>2008</strong>,Presentazione poster Miscellanea)BRACHITERAPIA REAL-TIME NEL CARCINOMA PROSTA-TICO (CAP): CONFRONTO DELLA NUOVA TECNICAQUICK-LINK CON QUELLA TRADIZIONALE CON SEMILIBERI (VIDEO)Gastaldi E.,Chiono L., Gallo F., Schenone M., Ninotta G.,Giberti C.Osp. San Paolo Savona, Dipartimento di Chirurgia, U.O. UrologiaIntroduzione: La brachiterapia con tecnica real-time <strong>per</strong>mettel’infissione <strong>per</strong> via trans<strong>per</strong>ineale, sotto controllo ecografico, disemi di I125 nella prostata e la dosimetria intrao<strong>per</strong>atoriamediante computer. Dopo 160 pazienti eseguiti con tecnicareal-time e semi liberi presentiamo una variante in 15 pazientitrattati con tecnica real-time e semi legati utilizzando il sistemaQuicklink (Bard, Inc. Covington, Georgia, USA).Materiali e Metodi: I criteri di inclusione sono rappresentati daCaP in stadio clinico T1-T2, PSA 61603; 10 ng/mL, Gleasonscore 61603; 3+3=6, volume prostatico 61603; 50 gr., flussominzionale massimo > 13-15 mL/sec. E I-PSS score < 10.Metodica: In scansione ecografica transrettale ( ecografo BK ProFocus 2202 con sonda biplana da 5 MHz) si inseriscono, attraversoil template, gli aghi in prossimità della capsula prostatica.Si esegue una planimetria con sezioni a 5 mm e si individuanoal computer i contorni di prostata, retto, uretra e la posizionedegli aghi inseriti. Si stabilisce l’attività totale , il numero, laposizione delle sorgenti da inserire e calcolate le isodosi, si esegueuna stampa della corretta posizione dei semi e degli spaziatori.I semi legati vengono preparati, sulla base di tale schema,utilizzando il sistema Quicklink (4) e posizionati attraversogli aghi, sotto controllo ecografico, nel tessuto prostatico.Stessa procedura avviene <strong>per</strong> gli aghi interni.Risultati: Il sistema Quicklink ha determinato, dopo l’inizialecurva di apprendimento, una riduzione dei tempi o<strong>per</strong>atori (110min, range 95-125). La TC pelvica <strong>per</strong> la valutazione del postplanningha mostrato una più regolare distribuzione dei semi. Ilcut-off della D90 61619; 140 Gy è stato raggiunto in <strong>tutti</strong> ipazienti, con dosi all’uretra e al retto entro i limiti prescritti.Conclusioni: La brachiterapia real-time con semi legatiQuicklink combina la flessibilità della pianificazione intrao<strong>per</strong>atoriain tempo reale con una più rapida procedura e minoretendenza alla dislocazione dei semi.Abstract n. 99 COMUNICAZIONE SELEZIONATA(sessione del 28/11/<strong>2008</strong>, Comunicazioni selezionate -Terapia chirurgica, Radioterapia)TRATTAMENTO DEL CARCINOMA PROSTATICO CONBRACHITERAPIAChiono L., Gastaldi E., Gallo F., Schenone M., Ninotta G.,Giberti C.Osp. San Paolo Savona, Dipartimento di Chirurgia, U.O. Urologia.Introduzione e Obiettivi: Valutare i risultati a medio termine dellabrachiterapia real time con I 125 nel trattamento del carcinomaprostatico a basso rischio. Dal 05/1999 al 12/2003 sono statitrattati 100 pazienti con età media 65.6 anni, peso prostaticomedio 30.8 gr, PSA bioptico medio 7.5 ng/ml, Q max medio18.4 ml/sec , IPSS score e IIEF-5 medi rispettivamente di 5.3 e13.8. Tutti i pazienti avevano un gleason score uguale o inferiorea 3+3=6 e biopsia delle vescichette seminali negativa. Labrachiterapia è stata eseguita sotto controllo ecografico utilizzando<strong>per</strong> il planning e l’impianto il software Varian 6.7 e suemodifiche. La dose erogata al 90 % della prostata (D90) è statadi 160 Gy. Il ricovero del paziente è stato di 36 ore in mediacon rimozione del catetere a 24 ore dall’intervento. Dopo 30gg. dall’impianto fu eseguita una TAC pelvica <strong>per</strong> la valutazionedel post-planning. Il follow-up con visita, PSA, IPSS, IIEF-5, Q max era eseguito ogni tre mesi il primo anno, ogni sei ilsecondo e annualmente successivamente.Risultati: Il follow-up minimo di 53 mesi (range 53-108) ha evidenziatouna ER negativa in <strong>tutti</strong> i casi, un PSA di 0,1 nel 78%dei casi (range 0,1-3,7), una D90 > di 140 Gy nel 88,2% deipazienti. La morbilità acuta (entro il primo anno) ha evidenziato:ritenzione urinaria 5%, ematuria rilevante 2%, sintomi irritativi70%, espulsione semi 6%, incontinenza urinaria e migra-Archivio Italiano di Urologia e Andrologia <strong>2008</strong>, 80, 3, Supplemento 1 95

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