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26-29 Novembre 2008 Chieti- Pescara - Salute per tutti

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XVIII Congresso Nazionale Società Italiana di Urologia Oncologica<strong>per</strong> ridurre il dolore ed eventuali successive crisi vaso-vagalisecondarie, a tal fine fondamentale è anche un’adeguata preparazionepsicologica: un paziente correttamente informato sullametodica bioptica e sulla sua utilità è la garanzia <strong>per</strong> ridurre lostato d’ansia e <strong>per</strong> una migliore compliance all’esame.Per quanto concerne la preparazione del paziente è necessarioeseguire profilassi antibiotica e, in assenza di studi adeguati, lascelta degli antibiotici attualmente di maggior utilizzo sono ifluorchinolonici ed il co-trimossazolo.Non vi è evidenza clinica circa l’indicazione al clisma evacuativo<strong>per</strong> l’accesso trans<strong>per</strong>ineale e sembra di dubbia utilità nellavia transrettale.Pertanto la biopsia prostatica rappresenta una metodica sicurae ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti e può essere eseguitain regime ambulatoriale.Bibliografia1. Raaijmakers R. et al. Complication rates and risk factors of 5802 transrectalultrasound-guided sextant biopsies of the prostate within a population-basedscreening program Urology 60 (5):8<strong>26</strong>-830, 20022. Webb J.A.W. et al. Complication of ultrasound-guided trans<strong>per</strong>inealprostatebiopsy, BJU 72:775-777, 19933. Naughton CK et al. Pain and morbidity of transrectal ultrasound guidedprostate biopsy: a prospective randomized trial of 6 versus 12 core. J Urol163(1):168-171, 2000DIAGNOSI DI NEOPLASIA PROSTATICA DI PICCOLO VOLU-ME E ALTO RISCHIO: STRATEGIA NELLA RE-BIOPSIA IN UNCASO CLINICOGalosi Andrea B., Tiroli MarcoClinica Urologica, Azienda Ospedaliero-Universitaria OspedaliRiuniti, AnconaCaso clinico: Uomo di 69 anni, seguito dal 2002 <strong>per</strong> i<strong>per</strong>plasiaprostatica benigna con sintomi del basso apparato urinario dellafase di riempimento e in particolare della fase di svuotamento,PSA iniziale 1,8 ng/ml. Il paziente ha un ottimo livello culturale,non ha familiarità <strong>per</strong> patologia prostatica, ha una BMI 27,5, èi<strong>per</strong>teso in terapia medica, ernia inguinale sin. paucisintomatica,patologia emorroidaria. Nel 2005 l’uroflussimetria (Q max9ml/sec) e il residuo post-minzione (60ml) deponevano <strong>per</strong> unapatologia ostruttiva (IPSS 14, QoL 3/6, IIEF 23), la DRE era negativa,mentre la TRUS rilevava un volume di 60ml e un’area dubbiain sede basale destro, PSA 5,3 ng/ml, f/t 15%. In terapia contamsulosina e fitoterapici, si sottoponeva nel 2005 a biopsia prostaticadi mapping <strong>per</strong> via transrettale (8 prelievi) in anestesialocale. La biopsia deponeva <strong>per</strong> lieve flogosi di tipo cronico insede <strong>per</strong>ighiandolare/stromale e focale atrofia epiteliale, in alcunebiopsie era presente discreta flogosi di tipo acuto, in sede intraeptelialee intraluminale (Prostatite tipo IV). Eseguiva terapia antibiotica,tamsulosina <strong>per</strong> 12 mesi. Successivamente veniva aggiuntofinasteride anche <strong>per</strong> il peggiormaneto della sintomatologia urinariae della qualità di vita. Nell’Ottobre 2007, il paziente chiedevadi essere rivalutato ai fini di un intervento disostruttivo. Il PSAè sceso progressivamente a 1,9 ng/ml, f/t 10%, PSA-Density 0,03ng/ml/cc, PSA-DTz 0,07, con esame obiettivo negativo <strong>per</strong> noduli,volume ghiandolare 53cc e zona di transizione di 27cc. La precedentebiopsia aveva causato ansia e un fastidio a tal punto cheil paziente preferiva non rivivere la precedente es<strong>per</strong>ienza. Primadi procedere a resezione della prostata, veniva proposto di eseguireun mapping bioptico ecoguidato in sedazione e anestesialocale. Nell’ottobre ’07 venivano eseguiti 18 prelievi bioptici, 1biopsia su 18 (basale sinistra, a livello parauretrale) risulta infiltrata<strong>per</strong> 4 mm (36%) da adenocarcinoma acinare, Gleason score3+3, lunghezza media dei frustoli 13mm (range 11-16), assenzadi infiltrazione <strong>per</strong>ineurale, stadio clinico cT1 cN0M0. Dopo colloquiocon radioterapista, oncologo e urologo, venivano discussele varie opzioni terapeutiche <strong>per</strong>corribili (chirurgia, radioterapiaIGRT, vigile attesa, crioablazione). L’aspettativa di vita calcolatasu<strong>per</strong>ava i 15 anni. Si concordava <strong>per</strong> eseguire prostatectomiaradicale nerve-sparing con linfadenectomia, che veniva eseguitanel gennaio ‘08. Decorso regolare posto<strong>per</strong>atorio senza trasfusionieterologhe, rimuove catetere dopo 18 gg, temporaneo peggioramentodella patologia emorroidaria. Esame istologico: prostatadi 48 gr con adenocarcinoma prostatico di tipo acinare unifocale,estensione extraprostatica di tipo esteso (non focale), Gleasonscore 3+4=7, volume totale della neoplasia 0,28cc, diametro massimodella neoplasia 7mm, 5% di neoplasia con componente dialto grado. I margini chirurgici, le vescicole seminali e 7 linfonodisono negativi. PSA non dosabile a 40 gg dall’intervento. Stadiopatologico pT3a (non focale, m1) pN0(i-) R0V0L0M0 (TNM2002). Vengono discusse le possibili opzioni <strong>per</strong> trattamenti adiuvanti,si decideva <strong>per</strong> vigile attesa e monitoraggio PSA. Al controllodopo 10 mesi dopo la chirurgia, PSA non dosabile, non usaPAD, discreto deficit erettile in terapia riabilitativa.Commenti: Focolai neoplastici di volume 6),sono prevalenti nella zona <strong>per</strong>ifrica (80%), sono plurifocali e bilateralinel 37% (1). La strategia bioptica deve tenere in considerazionetali aspetti. Sulle sezioni istologiche di prostatectomia radicaleè stato calcolato il volume totale della neoplasia e il diametrodel focolaio dominante. È stato dimostrato che il volume tumoralesi correla al diametro del focolaio principale (2). Per neoplasiecon volume < 0,5cc, tra 0,5 e 1,0cc e tra 1,0 e 3,0cc rispettivamenteil diametro della neoplasia era in media di 0,73mm (range0,1-1,4), 1,24mm (range 0,6-1,9), 1,65mm (0,9-2,7). Il possibilirisvolto clinico è che l’imaging deve studiare le lesioni che hannoun diametro > 5 mm. Sebbene la geometria tumorale può esserevariabile, si può dedurre che le neoplasie con volume tumorale>0,5cc, hanno un diametro max almeno su<strong>per</strong>iore a 5mm. Nelcaso in esame la lesione aveva un diametro massimo di 7mm. Larisoluzione delle tecniche d’imaging deve essere testata <strong>per</strong> piccolelesioni con almeno 1 diametro ≥5mm.Un ulteriore messaggio è che <strong>per</strong>siono tumori di piccolo volume

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