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26-29 Novembre 2008 Chieti- Pescara - Salute per tutti

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XVIII Congresso Nazionale Società Italiana di Urologia OncologicaObiettivi: Identificare la combinazione ottimale di numero esede dei prelievi bioptici <strong>per</strong> diagnosticare la presenza di uncarcinoma prostatico alla prima biopsia e nelle re-biopsie.Metodi: Dal gennaio 2007, 905 pazienti consecutivi sono statisottoposti ambulatorialmente, con ausilio di anestesia locale, auna biopsia prostatica trans-rettali ecoguidata con schema a 24prelievi (24PBx) (288 casi erano già stati sottoposti ad una precedentebiopsia risultata negativa <strong>per</strong> neoplasia). In <strong>tutti</strong> ipazienti sono stati eseguiti 20 prelievi bioptici in aree predefinitein 6 settori (apice, margine laterale e base, bilateralmente).Prima della fissazione, ogni singolo prelievo è stato individualmentecolorato con differenti colori corrispondenti alle variearee del settore campionato. Sono stati eseguiti 4 prelieviaggiuntivi nella zona di transizione e che sono stati marcati conun altro colore. Utilizzando un’analisi a partizioni multiple,abbiamo valutato la <strong>per</strong>centuale di positività della biopsia risultanteda ogni possibile combinazione delle aree di campionamento.Abbiamo quindi individuato la combinazione che, adun dato numero di prelievi bioptici, garantiva la più alta detectionrate. Assumendo come 100% la “cancer positive-rate”dello schema bioptico a 24 prelievi, abbiamo definito, comeschema bioptico ottimale, quella combinazione di aree di campionamentoche garantiva con, il minor numero di prelievibioptici, la detection rate del 95% di <strong>tutti</strong> i tumori.Risultati: Il valore medio di PSA e il volume medio prostatico èrisultato compreso tra 8.8 &#61617;0.9 e 9.8&#61617;1.3ng/ml (p=0.5) e compreso tra 66&#61617;1.6 cc e73.1&#61617;2.4 cc (p=0.01) rispettivamente nella primabiopsia e nella re-biopsia. Il carcinoma prostatico è stato individuatoin 286 (46%) e 84 (<strong>29</strong>%) pazienti ripettivamente allaprima biopsia ed alla re-biopsia. La localizzazione dei prelievi,nelle differenti combinazioni, ha influenzato la <strong>per</strong>centualedella detection del tumore mediamente <strong>per</strong> il 5% e 10 % rispettivamentenei due schemi. Alla prima biopsia, la detection èrisultata, nelle varie combinazioni (IC al 95%), il 81-85%, 88-93%, 91-95%, 94-97%, 96-99% e 100% di <strong>tutti</strong> i tumoririspettivamente con schema a 8, 10, 12, 14, 16, 18, >20 prelievi.Nella re-biopsia, la detection, nelle varie combinazioni, èstata del 58-66%, 62-76%, 66-82%, 74-88%, 78-94%, 86-96%, 90-98% e 100% rispettivamente con schema a 8, 10, 12,14, 16, 18, 20 e 24 prelievi. L’analis i statistica ha dimostratoche uno schema bioptico iniziale a 14 prelievi e una re-biopsiacon schema a 18 prelievi garantivano la detection di circa il95% di <strong>tutti</strong> i tumori con il minor numero di prelievi.Conclusioni: Proponiamo, come campionamento bioptico ottimale,uno schema a 14 prelievi alla prima biopsia ed uno schemaa 18 prelievi nella re-biopsia. La sede dei prelievi, ad undeterminato numero di biopsie, può far variare la detection ratemediamente del 5% e 10% rispettivamente alla prima biopsia ealla re-biopsia.Abstract n. 51 POSTER (sessione del 27/11/<strong>2008</strong>,Presentazione poster Miscellanea)SATURATION PROSTATIC BIOPSY (SPBX) VS BIOPSIAESTESA (EPBX) (10 PRELIEVI) COME STRATEGIA INI-ZIALE: RISULTATI DI UNO STUDIO PROSPETTICO RAN-DOMIZZATO DI COMPARAZIONEBrausi M., Castagnetti G. 1 , Giliberto G.L., Viola M.,Simonini GL., Gavioli M., La Vecchia S. 1 , Olmi R. 1U.O. Urologia, AUSL Modena-Carpi; 1 U.O. Urologia, Modena-SassuoloIntroduzione e obiettivi: SPBx è già stata suggerita come strategiabioptica iniziale in pazienti con PSA elevato senza dimostrareun’aumento della diagnosi di carcinoma prostatico (caP).Tuttavia non esistono studi randomizzati a supporto di questatesi. Gli obiettivi del nostro studio sono stati valutare, prospetticamente,in maniera randomizzata, se SPBx rispetto a EPBxpossa aumentare la diagnosi di caP e di osservare e paragonarela <strong>per</strong>centuale di complicanze ed i costi delle due tecniche.Materiali e metodi: Nel 2006 sono state eseguite 1282 Biopsieprostatiche in due centri urologici della AUSL di Modena. 66pazienti con PSA elevato furono randomizzati a ricevere SPBx oEPBx come procedura diagnostica iniziale. 32 pazienti furonosottoposti a SPBx (gruppo A) e 34 pazienti a EPBx (gruppo B).In entrambi i gruppi fu utilizzata l’ecografia con approcciotransrettale. Furono sempre prescritti fluorchinolonici da assumereun giorno prima e 3/5 giorni dopo la procedura. La SPBxfu eseguita, in regime di Day Surgery (ricovero di 8 ore) (DS)in anestesia locale (<strong>per</strong>iprostatica) o in sedazione, secondo latecnica standard mentre la EPBx fu eseguita ambulatorialmente,senza anestesia, secondo la tecnica descritta da Gore et al. Ilnumero di cores ottenuti nel gruppo A variava da 20 a 30 (inmedia 25.3) mentre nel gruppo B era 10. L’età media deipazienti fu di 64.4 nel gruppo A rispetto a 63.1 nel gruppo B.Il valore medio di PSA fu 7.8 (range 4.6-10.6 ng/ml) nel gruppoA rispetto a 7. 3 (range 4-10 ng/ml) nel gruppo B. Il volumeprostatico medio (ottenuto tramite ecovolumetria transrettale)fu 39.6 cc nel gruppo A (range 14-66 cc) rispetto a 37.2cc nel gruppo B (range <strong>26</strong>-52 cc).Risultati: Nel gruppo A 9/32 pazienti (28.2%) avevano neoplasiavs 10/34 pazienti (<strong>29</strong>.4%) del gruppo B. Il numero medio dibiopsie positive è stato di 3 (range 2-5) nel gruppo A e di 2.6(range 1-7) nel gruppo B. Grado: nel gruppo A, 8/9 pazienti avevanoun gleason score < a 6, 1=7(4+3); nel gruppo B 6/10pazienti avevano un gleason score < a 6, 3=7(3+4) e 1=8.Complicanze: In entrambi i gruppi un paziente ha sviluppato prostatiteacuta (con febbre elevata) che fu trattata con terapia antibioticaad alte dosi, <strong>per</strong> 1 paziente fu necessaria ospedalizzazione.La rettorragia che ha richiesto trattamento intensivo (tamponamentoendorettale) e breve ospedalizzione fu riscontrata in 2pazienti del gruppo A e 1 del gruppo B. Costi: la SPBx in regimedi DS è costata 1344.09 vs 806.<strong>29</strong> euro <strong>per</strong> EPBx. Con la EPBxambulatoriale è ottenuto un risparmio di 537.8 euro.Conclusioni: I risultati del nostro studio dimostrano che la SPBx(24/30 cores) non aumenta la diagnosi di Pca rispetto alla EPBx,non ha un costo conveniente (se eseguita in DS) e quindi nondovrebbe essere eseguita come strategia diagnostica iniziale.Abstract n. 52 COMUNICAZIONE (sessionedel <strong>26</strong>/11/<strong>2008</strong>, Comunicazioni Vescica)FATTORI PROGNOSTICI NEI PAZIENTI CON CA VESCICA-LE A RISCHIO INTERMEDIO-ALTO, STADIO TA – T1 TRAT-TATI CON EPIRUBICINA (MANTENIMENTO) O BCG (MANTENIMENTO). RISULTATI DELLO STUDIO EORTC GUGROUP 30911Brausi M., Sylvester R., Oosterlinck W., Kirkels W J, CalaisDa Silva F., Gorlia T., Kirkali Z.EORTC GU GROUP 30911Introduzione e obiettivi: I fattori diagnostici nei pazienti contumori vescicali non muscolo invasivi trattati con TUR da solao TUR seguita da chemioterapia endovescicale nell’arco massimodi un anno sono ben conosciuti. Questi sono: pregresserecidive, numero di tumori, diametro del tumore, stadio,grado, presenza di CIS e recidiva alla prima cistoscopia. Nonsappiamo tuttavia se gli stessi fattori rivestono la stessa importanzaprognostica quando la terapia di mantenimento ( chemioo BCG) viene eseguita <strong>per</strong> tre anni. Gli obiettivi di questo studiosono stati quelli di determinare i fattori prognostici piùimportanti riguardo al tempo di recidiva e progressione ( > T1;o metastasi a distanza) in pazienti con carcinomi vescicali Ta–T1 a rischio intermedio-elevato trattati con la terapia di mantenimento( EPI o BCG <strong>per</strong> tre anni)74Archivio Italiano di Urologia e Andrologia <strong>2008</strong>, 80, 3, Supplemento 1

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