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26-29 Novembre 2008 Chieti- Pescara - Salute per tutti

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XVIII Congresso Nazionale Società Italiana di Urologia OncologicaDal marzo 2000 a dicembre 2004, 514 prostatectomie radicalisono state eseguite da un solo chirurgo. 74/514 paz. (14.4%)sono stati stadiati come T3 clinici. Dopo chirurgia 40/74 paz.Era pT3b (31) o T4 (9) . L'età media era 68.9 ( range 53-75),la media del pre-op PSA era <strong>29</strong>.1 ng/ml(range 5.2-130 ng/ml).Tutti i pazienti erano M0 (CT e scintigrafia ossea T.B. negativa).Chirurgia: è stata sempre eseguita una EPLND bilaterale. Ilnumero di linfonodi rimossi variava da 20 a 45 ( media 32.5).è stato sempre eseguito un approccio retrogrado extraponeuroticocon rimozione della fascia di Denonviller . Non è mai stataeseguita la tecnica nerve sparing. Sono sempre stati analizzatidopo RP i margini chirurgici aggiuntivi e della loggia prostatica(collo vescicale, laterali, base ed uretra) <strong>per</strong> una più completastadiazione.Risultati: P Stadio: p T3b = 31, p T4 = 9. Grado: Gleason score< 6 = 2 (5%), Gleason score 7 = 7 (17.5%), Gleason score 8-10= 28 (70%). Grado indeterminato = 3pts. 30/40 paz. (92.5%)avevano margini positivi mentre <strong>26</strong>/40 paz. (65%) avevano linfonodipositivi: 20/31(64.5%) pT3b e 6/9 (66.6%) pT4. Il follow-upmedio è stato 62.3 mesi (range 37-90 mesi). 2 pazientisono stati <strong>per</strong>si al follow-up ed un 1 paziente morì a 15 giornidall'intervento <strong>per</strong> embolia polmonare. 37 pazienti sono statiseguiti regolarmente. Di questi 25 (67.6%) ricevettero terapiaOrmonale adiuvante immediata (HT) dopo RP. 2 paz.Ricevettero Radio (RT)-Chemotherapia + HT e 2 pts RT+ HT.La sopravvivenza complessiva è stata 75% (30/40 paz.). Lasopravvivenza malattia specifica (DSS) è stata del 82.5% (33/40paz.). 8/37 paz. Sono stati trattati con solo RP+EPLND: 4/8 paz.Aveva PSA indosabile (0.001-0.01ng/ml), 3 pazienti avevanoPSA di 0.8,2.7 e 3.6 ng/ml, in 1 paziente il PSA non era disponibile.15/25 pazienti (60%) trattati con HT immediata avevanoPSA non dosabile (0.001-0.01ng/ml), 5/25 paz (20%) avevanoPSA in aumento (ng/ml di 0.8-17.8) mentre 5 paz. ConPSA in progressione sono morti a causa della malattia.Complicazioni:mortalità 1/40 (2.5%), Linfocele = 35%. Dannirettali = 5% con riparazione intrao<strong>per</strong>atoria.Conclusioni: La RP+ EPLND risulta una scelta terapeutica valida<strong>per</strong> pazienti di stadio pT3b-T4 Pca. La DSS a 5 anni è stata82.5%. Il 10% e 37.5% dei pazienti sottoposti a sola chirurgiae chirurgia + HT immediata hanno PSA indosabile dopo 5 anni.Studi con casistiche più grandi e follow-up più lunghi sononecessari <strong>per</strong> convalidare questi risultati.Abstract n. 58 POSTER (sessione del 27/11/<strong>2008</strong>,Presentazione poster Miscellanea)CHIRURGIA NEPHRON-SPARING E LINFADENECTOMIANEI PAZIENTI T1BAltieri V. Iannucci M. Tenaglia R.Clinica Urologica, <strong>Chieti</strong>Introduzione: Per tumori renali minori di 4 cm il tasso disopravvivenza a 10 anni dalla nefrectomia parziale è simileall’intervento radicale. Sempre più autori tendono a su<strong>per</strong>are illimite di 4 cm e confrontano i risultati alla chirurgia radicale.Abbiamo analizzato retrospettivamente i pazienti in stadio T1b(4-7 cm) sottoposti a trattamento conservativo.Materiali e Metodi: Dei 185 pazienti sottoposti a chirurgia nephronsparing e linfadenectomia tra l’87 ed il 2003, 15 presentavanoneoplasia maggiore di 4 cm. L’indicazione alla nefrectomiaparziale nel sottogruppo T1b è stata la sede favorevole dellaneoplasia in 12 pz, la presenza di rene unico funzionale in 1 pze la presenza di insufficienza renale in 2 pazienti.Risultati: La dimensione media delle neoplasie è stata di 3,2 cm(2-5,5) e del gruppo T1b 4.7 cm (range 4.2-5.5).La positivitàlinfonodale totale è stata del 4% (7 pazienti), la <strong>per</strong>centuale N+del gruppo pT1b è stata del 13% (2 pazienti su 7). La sopravvivenzacomplessiva media è stata del 93% (172 pz) con un followup medio di 10 anni (5-15 anni), la sopravvivenza del gruppopT1b è stata dell’ 86% essendo deceduti i 2 pazienti con positivitàlinfonodale, di cui uno non cancro-correlata. Conclusioni:Alcuni autori riportano ottimi risultati su tumorectomie eseguitetra 4 e 7 cm. Pur nel limite del campione trattato è da sottolineareil nostro ottimo risultato di sopravvivenza che eguaglia la sopravvivenzaglobale della chirurgia nephon sparing andando a consideraresolo i decessi cancro-correlati (1/15).Bibliografia1. Carini M, Minervini A, Lapini A, Masieri L., Serni S. Simple enucleationfor the treatment of renal cell carcinoma between 4 and 7 cm in greatestdimension: progression and long-term serviva. J Urol 2006; 175:2022-62. Mitchell RE, Gilbert SM, Murphy AM. Olsson CA, Benson MC, McKiernanJM. Partial nefrectomy and radical nefrectomy offer similar cancer outcomesin renal cortical tumors 4 cm or larger. Urology 2006; 67:<strong>26</strong>0-4Abstract n. 59 POSTER (sessione del <strong>26</strong>/11/<strong>2008</strong>,Presentazione poster Miscellanea)CHIRURGIA OPEN NEPHRON SPARING PER MASSERENALI: ESPERIENZA DI UN SINGOLO CENTROChristodoulakis K. 1 , Anghileri A. 1 , Jallous H. 1 , Rovereto B. 11Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo di PaviaIntroduzione e Obiettivi: La chirurgia renale conservativa e quellaradicale hanno uguale efficacia terapeutica nel trattamentodei tumori fino a 7 cm di diametro con netto vantaggio <strong>per</strong>òdella chirurgia conservativa sulla preservazione della funzionalitàrenale a lungo termine. L'obiettivo è presentare la nostraes<strong>per</strong>ienza sui risultati degli interventi ''nephron-sparing'' eseguitida un singolo o<strong>per</strong>atore.Metodi: Nel nostro studio sono stati inclusi 67 pazienti (51uomini - 16 donne) che sono stati o<strong>per</strong>ati con chirurgia ''nephron-sparing''presso l'U.O. di Urologia della FondazioneI.R.C.C.S Policlinico S. Matteo di Pavia nel <strong>per</strong>iodo Aprile2001-Aprile 2007. Di questi solo 5 presentavano indicazioniassolute al trattamento (1 paziente con neoplasia bilaterale e 4con Insufficienza Renale Cronica). L'età media era di 62 anni(range 25-82).La valutazione preo<strong>per</strong>atoria ha incluso Rx torace, esami ematochimici,esame urine completo, TC o RMN addome. La tecnicachirurgica è stata uguale <strong>per</strong> <strong>tutti</strong> i pazienti. Il follow-upposto<strong>per</strong>atorio ha incluso prove di funzionalità epatica e renale,una Rx torace e TC o ecografia addome.Sono stati studiati i risultati istologici, le complicanze, i risvoltioncologici.Risultati: Le neoplasie hanno presentato dimensione compresatra 1,3 e 12 cm (media 3,7 cm) così ripartite: 7 tumori benigni(3 oncocitomi, 3 angiomiolipomi, 1 cisti complessa) e 60 maligni,<strong>tutti</strong> a cellule renali (48 a cellule chiare, 6 papillare cromofilo,4 papillare eosinofilo, 2 cromofobo). Secondo la stadiazioneTNM 2002, 40 pazienti si presentavano in stadio pT1a, 9in stadio pT1b, 1 in stadio pT2, 8 in stadio pT3a e 2 in stadiopT4. Al termine del follow-up (tempo medio 46 mesi, range13-85), 53 pazienti (79,1%) sono vivi e liberi da malattia, 2(3%) hanno sviluppato recidiva locale di malattia (con necessitàdi nefrectomia radicale) mentre 12 (17,9%) sono deceduti (4<strong>per</strong> cause legate alla patologia neoplastica renale mentre 8 <strong>per</strong>altre patologie già presenti in anamnesi al momento dell’intervento).Solo in 9 pazienti si sono verificate complicanze: 5intrao<strong>per</strong>atorie (splenectomia, surrenectomia, ischemia miocardica)e 4 posto<strong>per</strong>atorie (fistola urinosa, laparocele).Conclusioni: Con i risultati ottenuti possiamo confermare che lachirurgia nephron-sparing è efficace nel trattamento dei tumoridi piccole dimensioni e di basso stadio. L'unica limitazioneconsiste nella necessità di lunghi <strong>per</strong>iodi di follow-up <strong>per</strong> lareale sco<strong>per</strong>ta clinica delle recidive locali e a distanza.Archivio Italiano di Urologia e Andrologia <strong>2008</strong>, 80, 3, Supplemento 1 77

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