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26-29 Novembre 2008 Chieti- Pescara - Salute per tutti

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XVIII Congresso Nazionale Società Italiana di Urologia Oncologicaza di muscolo nel campione di TUR era 57% nel 2002, 69% nel2003 88% in 2004 e 79% nel 2005. Complicazioni: <strong>per</strong>forazione= 0.5%, importante sanguinamento =2 %.Conclusioni: Un programma di insegnamento meticoloso ededicato <strong>per</strong> il trattamento endoscopico dei NMIBT può determinareuna riduzione significativa della 3-RR (dal 8-28% al 3-16%), un aumento della <strong>per</strong>centuale di muscolo nel campionedi TUR (dal 50 al 80%) e riduce le complicanze. Noi incoraggiamoi Teaching Hospitals ad adottare questi programmi<strong>per</strong> migliorare i loro risultati.Abstract n. 55 POSTER (sessione del 27/11/<strong>2008</strong>,Presentazione poster Miscellanea)LA PROSTATECTOMIA RADICALE (PR) NEL TRATTAMEN-TO DEL CA PROSTATICO STADIO CLINICO T3: RISULTATIDELLA SOCIETA EUROPEA DI UROLOGIA ONCOLOGICA(ESOU)Brausi M., Heidenreich A., Van Poppel H., Martinez-Pineiro L., Ravery V., Turkery L.ESOUIntroduzione: Il Ca prostatico, stadio clinico T3 (cT3) rappresentacirca il 5-10% dei nuovi casi diagnosticati. La radioterapiaesterna associata alla terapia ormonale neo-adiuvante oadiuvante è considerata il trattamento di scelta. Il ruolo dellaPR è ancora controverso. Abbiamo valutato i risultati oncologicidi una serie di pazienti con Ca prostatico cT3 provenienti da6 Istituti Urologici Europei che sono stati trattati con PR.Metodi: è stato eseguito uno studio retrospettivo su 288 pazienticon Ca prostatico trattati chirurgicamente <strong>per</strong> cT3 N0 M0. Lostadio patologico e la sopravvivenza senza progressione biochimicasono state valutate statisticamente. 74 pazienti (25.7%)hanno ricevuto la terapia ormonale adiuvante, 28 pazienti(10%) hanno ricevuto la radioterapia adiuvante. 186 pazientisono stati trattati con la sola prostatectomia radicale. Il followupmedio è stato di 44 mesi.Risultati: L'età media è stata 63 anni (37 - 75) ed il PSA medio èstato 21.4 (1.1 - 97.8) ng/ml. 47/288 pazienti (16.3%) avevanoun tumore organo-confinato mentre l'8.7 % dei pazienti ha presentatoun Ca prostatico pT4. In 162/288 pazienti (56%) sonostati riscontrati margini positivi. 113 pazienti (39.2%) hannoavuto linfonodi positivi. A 44 mesi il 79.2% dei pazienti nonaveva presentato recidiva biochimica. Il tempo mediano di recidivabiochimica è stato di 3.4 anni. La sopravvivenza cancro specificae la sopravvivenza globale sono state 94% e 85% rispettivamente.L'analisi multivariata <strong>per</strong> identificare i fattori prognosticidi rischio associati a prognosi sfavorevole ha dimostrato chel'invasione delle vescichette seminali, i linfonodi positivi ed ilPSA > 15 ng/ml erano fattori prognostici indipendenti.Conclusioni: La PR è indicata nei pazienti con Ca prostatico stadioclinico cT3. La sopravvivenza cancro specifica è elevata(94%).La PR è sicuramente una buona opzione terapeutica specialmentenegli uomini con lunga spettanza di vita dopo averescluso fattori di rischio come PSA > 15 ng/ml, linfonodi positivie l'invasione delle vescichette seminali.Abstract n. 56 POSTER (sessione del <strong>29</strong>/11/<strong>2008</strong>,Presentazione poster Miscellanea)INIBIZIONE DELLA PROGRESSIONE DEL CARCINOMAPROSTATICO (CAP) NELL UOMO MEDIANTE SOMMINI-STRAZIONE DI CATECHINE DEL TE VERDE, FOLLOW-UPA DUE ANNIBrausi M. 2 , Bettuzzi S. 1 , Rizzi F. 1 , Peracchia G. 2 , Corti A. 31Università degli Studi di Parma, Dipartimento di MedicinaS<strong>per</strong>imentale; 2 AUSL Modena, U.O. di Urologia; 3 Università degliStudi di Modena e Reggio, Dipartimento di Scienze BiochimicheIntroduzione e Obiettivi: L'incidenza del carcinoma prostatico(CaP) è in costante aumento nei Paesi Occidentali, occupandoil secondo posto come causa di morte cancro specifica nell'uomo.Fortunatamente il CaP è una malattia a lenta progressione:molto spesso la diagnosi viene fatta tardivamente ed in pazientianziani. Perciò, il CaP è un bersaglio ideale <strong>per</strong> le strategie dichemioprevenzione. Una crescente quantità di evidenze hasuggerito che i componenti biologicamente attivi del tè verde(catechine: le più comuni sono EGCG, EGC, ECG ed EC) possonoavere attività antitumorale. Recentemente il nostro gruppoha dimostrato che un estratto di catechine del tè verde(GTCs) è risultato molto efficace nell'inibire la crescita tumoralein vitro ed in modelli animali, determinando l' apoptosi dellecellule tumorali probabilmente attraverso l'induzione dellaforma nucleare della Clusterina. Nel 2006 abbiamo pubblicatoi risultati di uno studio clinico che dimostrava che si potevaottenere l'inibizione de llo sviluppo del CaP in circa il 90% deicasi mediante somministrazione orale di GTCs nell'uomo <strong>per</strong>un anno. Sebbene questo sia il primo studio che mostra che leGTCs sono sicure e molto efficaci <strong>per</strong> il trattamento delle lesionipre-cancerose del CaP, è evidente che tale importante risultatonecessiti di conferma con uno studio più vasto. Un altroimportante argomento rimane a<strong>per</strong>to: capire se l'insorgenza delCaP sia stata definitivamente prevenuta o semplicemente soloritardata dal trattamento.Materiali e Metodi: Nello studio del 2006, in 60 pazienti volontariportatori di HG-PIN, la principale lesione pre-cancerosa delCap, sono stati somministrati 600 mg/die di GTCs (30 paz) oplacebo (30 paz) <strong>per</strong> un anno. Al termine dello studio, nelgruppo trattato con GTCs era stato diagnosticato solo un carcinoma,mentre nel gruppo trattato con placebo erano stati diagnosticati9 carcinomi, con nessun effetto collaterale significativoriscontrato. Per verificare se l'insorgenza del CaP era stataprevenuta definitivamente o semplicemente ritardata dal trattamento,siamo riusciti a convincere circa il 50% dei pazienti daidue gruppi (<strong>tutti</strong> asintomatici) a sottoporsi ad un ulterioremapping prostatico 2 anni dopo la sospensione del trattamentocon GTCs.Risultati: Abbiamo trovato un altro carcinoma nel gruppo primatrattato con GTCs e 2 altri carcinomi nel gruppo prima trattatocon placebo. Quindi, 3 anni dopo l'inizio dello studio e 2 annidopo la sospensione del trattamento, il risultato finale è stato:11 carcinomi nei volontari non trattati versus 2 in quelli trattaticon GTCs <strong>per</strong> un anno.Conclusioni: Questi nuovi dati rafforzano ulteriormente i nostriprecedenti risultati suggerendo che lo sviluppo del CaP puòessere inibito definitivamente negli uomini portatori di HG-PIN mediante la somministrazione di 600 mg/die di GTCs <strong>per</strong>un anno.Abstract n. 57 POSTER (sessione del 28/11/<strong>2008</strong>,Presentazione poster Miscellanea 2)PROSTATECTOMIA RADICALE (RP) CON LINFOADENEC-TOMIA ESTESA (EPLND) NELLA NEOPLASIA PROSTATICASTADIO PT3B-T4 (PCA) FOLLOW-UP A LUNGO TERMINEDe Luca G., Gavioli M., Peracchia G., Verrini G., Viola M.,Giliberto G.L., Simonini G.U.O. Urologia, AUSL ModenaIntroduzione e Obiettivi: La RP+EPLND è stata indicata da diversigruppi come una possibile opzione nel trattamento neipazienti con neoplasia prostatica stadio cT3a . Esistono pochidati di follow-up a lungo termine su pazienti con stadio pT3b-T4 affetti da Pca trattati con RP+ EPLND. L'obiettivo di questostudio è stato quello di valutare i risultati oncologici a lungotermine dei pazienti pT3b-T4 con Pca sottoposti a chirurgiaradicale ed osservarne gli effetti collaterali. Materiali & Metodi:76Archivio Italiano di Urologia e Andrologia <strong>2008</strong>, 80, 3, Supplemento 1

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