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"Le caverne dei diamanti" di Emilio Salgari - Altervista

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ischiarando la grande pianura come in pieno giorno, quandoalcuni messi reali vennero a prenderci per condurci alla festadella strega Gagoul.Il recinto delle capanne reali, come la prima volta, eraoccupato da un numero enorme <strong>di</strong> guerrieri in assetto <strong>di</strong>combattimento. <strong>Le</strong> loro armi scintillavano vivamente sotto ipalli<strong>di</strong> raggi della luna e le loro lunghe piume ondeggiavano allafresca brezza notturna.Noi attraversammo i loro lunghi ranghi silenziosi e<strong>di</strong>mmobili, ed andammo a sederci al posto assegnatoci, il quale sitrovava <strong>di</strong>nanzi alla capanna reale.Il re non si fece attendere a lungo. Egli indossava come noiuna cotta d'acciaio scintillante, e portava sul capo un cerchiod'oro adorno <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> piume <strong>di</strong> struzzo; in mano poi teneva unbastone forcuto.Seragga, il principe ere<strong>di</strong>tario, e la strega Gagoul, loseguivano.– Sono contento che voi siate venuti, o uomini bianchi – ci<strong>di</strong>ss'egli con voce giuliva. – Io vi mostrerò uno spettacolo chemai avrete veduto nei vostri paesi. M'affretto a dare il segnale,poiché le ore saranno troppo brevi per la grande festa notturna.– Troppo brevi! Troppo brevi! – <strong>di</strong>sse la vecchia strega convoce gutturale.Si alzò tenendo in mano una forca simile a quella cheimpugnava il re e mandò un lungo grido stridente.Tosto una cinquantina <strong>di</strong> vecchie negre, le più orribili chesi possano immaginare, sorsero come per incanto fra i ranghi <strong>dei</strong>guerrieri e formato <strong>di</strong>nanzi al re un grande cerchio si misero adanzare vertiginosamente, al suono d'un istrumento formato daparecchie pietre sonore, e <strong>di</strong> certi tamburi fatti con tronchid'albero vuoti e ricoperti <strong>di</strong> pelle.Saltavano come furie infernali, eseguendo delle pantomime126

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